lei è troppo distante?
Mi sono innamorato. Sono molto giovane, come immaginerete leggendo il mio testo. Lei è lontana. Troppo. Non mi era mai successo, non avevo mai sentito quella strana sensazione di euforia nel petto alla vicinanza di qualcuno. Non avevo mai provato quell'esperienza di entusiasmo nel guardare negli occhi la persona con cui si conversa. Quella complicità di sguardi, quel desiderio travolgente che mi costringeva ad abbassare gli occhi per paura di perdere il controllo del mio corpo. Per la paura che quel sentimento che si agita dentro di me quando siamo nella stessa stanza potesse spaventarla se se ne fosse accorta del tutto. Mi vengono le lacrime agli occhi quando siamo sdraiati l'uno vicino all'altra. Mi riempio di brividi e sto zitto come uno scemo perché qualunque parola sarebbe di troppo. Lei mangia i granelli di sale grosso dalla scatola mentre cucina la pasta. Se ci sono due biscotti li divora entrambi perché le dispiace lasciarne uno in solitudine. Fa le virgolette con le dita e poi se ne vergogna. Quando sfila la giacca la lascia cadere portando le braccia indietro ed il bacino in avanti. E' così buffa. A scuola distanzia il proprio banco 5cm da quello del compagno per evitare che le finiscano i rimasugli di gomma sul quaderno. Io sento di amarla, ma lei si è trasferita dall'altra parte del mondo. Non posso, non voglio pensare a nessun altro. Sono così legato a lei. Sto soffrendo molto. Non riesco ad accettare questo "lutto".