Buongiorno,
mio marito soffre da qualche anno, e ne ha 44, di problemi alla prostata, ingrossamento, difficile minzione, problemi ad eiaculare, che potrebbero portare alla sterilità. Per me tutti questi non sono problemi, in quanto non è mia priorità avere dei figli, però sono convinta che lui ne soffra tantissimo ed è per questo che vorrei aiutarlo. Ci siamo sposati da poco e io sono ancora nell'età giusta per una maternità. Inoltre anche la sua sorella è sterile. I miei suoceri sono persone straordinarie, però sono convinta che all'interno della loro famiglia si sia "inceppato" qualcosa a livello inconscio sull'educazione sessuale, mia suocera è molto credente... Credo che ci sia attinenza. O è familiarità? Attendo con piacere una risposta, ho bisogno di aiutare a star bene mio marito. Ringrazio anticipatamente a chi mi risponderà e saprà consigliarmi un buon professionista.
Federica
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30 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Salve, consideri che l'ipertrofia della prostata va ad alterare l'arco superbo, di cui i ragazzi si servono per gareggiare fra loro (più lontano arriva l'urina più lontano si va nella vita?) e quell'atteggiamento di forza (gambe divaricate, il flusso viene indirizzato offensivamente in avanti) che viene assunto dalla posizione degli uomini al momento di urinare. Se questa facoltà diminuisce si ci avvicina allora al modo e al polo femminile. Questo tendere al mondo femminile si manifesta troppo rapidamente e che il corpo è costretto a vivere quello che la psiche cerca di evitare. In sostanza il sintomo di suo marito lo invita a rinunciare alla grandi fantasie e ad avere un contatto con il concetto junghiano di Anima (la parte femminile nell'uomo). Consideri che il compito della prostata come quella del seme è di lubrificare in modo da avere un miglior rapporto sessuale. L'urologo infatti consiglia di avere rapporti sessuali costanti. Il sintomo, quindi, vuole dire anche a suo marito di abbandonarsi alla propria sessualità. Saluti
14 OTT 2016
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Gentile Federica,
in teoria la grande maggioranza delle malattie di medicina interna può risentire di fattori psicosomatici e la prostata si connette alla funzione procreativa per cui si può ipotizzare che ci siano problematiche relative.
Le consiglio di consultare uno psicologo psicoterapeuta per saperne di più, meglio sarebbe se venisse anche suo marito.
Se vuole approfondire occorre un rapporto professionale
cordiali saluti
4 OTT 2016
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Gentile Federica,
sarebbe importante conoscere alcuni dettagli in più riguardo al problema, così come anche i vostri tentativi per superarlo. Certo, nulla esclude che possa esserci un trasferimento a livello somatico delle difficoltà psichiche, soprattutto se si è indagato a fondo attraverso visite mediche, accertamenti clinici ecc. e non sono emerse cause organiche tali da spiegare il problema. Ad ogni modo, l'apprendimento di una tecnica di rilassamento psicofisico, unitamente ad un'analisi dei vissuti sia fisici che psichici, potrebbero sbloccare la situazione. Tale percorso può svolgersi anche on line, e non richiede molte video-sedute.
Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Giovanna Zocco - Specialista in tecniche autegene brevi
3 OTT 2016
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Gent.ma Federica,
da quello che racconta, mi sembra csia necessario distinguere due aspetti: da una parte le difficoltà alla prostata e le sue ricadute fisiche, dall'altra le paure e i desideri legati all'avere figli e alla sessualità in generale.
È chiaro che possono influenzarsi in modo circolare. Tuttavia per intervenire sull'aspetto fisico è necessario rivolgersi al proprio medico o ad un andrologo che poi sapranno indirizzarvi su cosa fare. Per gli aspetti psicologici potrebbe essere utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta per un breve percorso di coppia che faccia emergere quali sono i desideri e le paure legati alla sessualità e alla prospettiva di avere figli.
Cordialmente
29 SET 2016
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Gentile Federica,
non ritengo che ci sia molta attinenza tra disturbi psicologici e malattie della prostata.
D'altra parte non è detto che suo marito debba per questo avere problemi di infertilità.
Le suggerisco comunque di far sottoporre suo marito a tutti gli accertamenti clinici, biochimici (spermiogramma) e strumentali del caso tramite visita medica presso un urologo o andrologo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).