Le devianze sessuali si superano con la terapia psicologica?

Inviata da silvia sass · 8 ago 2012 Problemi sessuali

Buongiorno,
sono una donna di 35 anni e da qualche mese ho una relazione con un uomo di 42 anni. Il nostro rapporto funziona bene: parliamo molto, condividiamo interessi, c'è rispetto dello spazio dell'altro e voglia di fare cose insieme. Lui è stato ed è tuttora in terapia. Abbiamo parlato molto anche di questo e ritengo questa intimità mentale estremamente positiva. Il problema è l'intimità fisica. Non posso dire che sia assente, in quanto facciamo praticamente tutto, tranne la penetrazione. Quando ci prova non riesce a mantenere l'erezione. E ho notato, con dolore, che anche quando si dedica al mio piacere la maggior parte delle volte non è eccitato. Abbiamo,ovviamente, parlato anche di questo. Oltre a rivelarmi il suo feticismo (che ho cercato di assecondare) alla fine si è deciso a confessarmi fantasie che definirei di masochismo sessuale. Mi ha detto di eccitarsi al pensiero di essere umiliato fisicamente e psicologicamente, di guardare filmati che rappresentano queste situazioni e di essere stato, in passato, da "professioniste" specializzate in questa pratica. Dice di non volere questo da me, che nella realtà non vuole provare dolore. E in effetti nei preliminari manifesta molta dolcezza e sensualità. Io so bene che se mi chiedesse di fargli male non ci riuscirei e dovrei porre fine a questo rapporto. Sarebbe più facile per me, perchè questa mancanza di intimità mi fa soffrire: sta di fatto che fare l'amore come lo intendo io, in uno scambio in cui il piacere è simultaneo e reciproco, è impossibile. E il desiderio del corpo dell'altro in lui è assente. Mi ha parlato una volta di abusi nell'infanzia, credo di natura più psicologica che fisica, ma non è più tornato sull'argomento e io non ho insistito. Dalla terapia è emerso un rapporto diciamo difficile con una madre anaffettiva e un padre succube della moglie. Lui dice che parla del suo lato sessuale in terapia ma sono anni che ci va e non mi sembra che i risultati siano incoraggianti. Mi ha anche detto che da giovane aveva una sessualità "normale" pur avendo avuto fin da piccolo fantasie di questo tipo. Il problema si è acuito negli ultimi anni, soprattutto con l'ultima fidanzata che pare avesse dolore durante la penetrazione, fino a diventare il suo principale sistema per eccitarsi. Nelle sue fantasie non esiste la penetrazione della donna. Posso sperare di vivere una sessualità giocosa e sana con lui? Non mi spaventa dovermi mettere i tacchi alti, mi spaventa pensare che non esista desiderio senza quelli. Mi spaventa che non esista desiderio in lui.Dovrebbe cambiare terapeuta? Dovremmo andare insieme da un sessuologo? O devo prendere atto che scegliere di stare con questa persona significhi rinunciare al sesso? Grazie a chi vorrà rispondermi. E' la prima volta che scrivo su un sito ma l'argomento è imbarazzante e non me la sento di parlarne con un'amica. Dovrei andare da un terapeuta anch'io?

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Miglior risposta 8 AGO 2012

Buongiorno gentile Silvia,
dal suo scritto emerge tutto il suo spaesamento difronte alla breve conoscenza del suo partner. Partirei da questo per suggerirle senz'altro di richiedere un sostegno psicologico per lei stessa. Conosce quest'uomo da poco tempo e prima che lei si affezioni profondamente a lui si chieda come mai accetterebbe un compagno che non la soddisfi pienamente. "Se" lui volesse si potrebbero affrontare tante cose... E per di più lui è già in terapia... Ma con i "se e i ma" si costruiscono tanti castelli in aria. Dia la possibilità a se stessa di elaborare la sua delusione, lo faccia con uno specialista Psicologo Psicoterapeuta di persona, non aspetti troppo tempo, merita molto di più da un rapporto di coppia.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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14 MAG 2014

Gentile Silvia,
La prima cosa che mi sento di consigliarLe dopo aver letto la sua mail è sicuramente di contattare un terapeuta della sua zona che la possa aiutare a capire se stessa e le motivazioni che la spingono a restare in questa relazione poco appagante per Lei e molto lontana dalle sue esigenze e dalle sue aspettative. Una volta fatta chiarezza su quelle che sono le sue esigenze, se dovesse decidere che vuole restare con quest'uomo, allora sarebbe utile rivolgersi ad un sessuologo clinico o ad un terapeuta di coppia per cercare di trovare un punto di incontro che risulti appagante per entrambi.
Non sprechi tempo prezioso.
Cordialmente
Dott.ssa Simona Casciaro, Mirano (VE)

Dott.ssa Simona Casciaro Psicologo a Mirano

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14 AGO 2012

Gent.ma, è stata coraggiosa nel chiedere aiuto per lei e per il suo compagno su un tema così delicato quale il comportamento e le fantasie sessuali! Non mi esprimo sulla terapia del suo compagno, intanto suggerirei: manifesti con lo stesso coraggio la volontà di trovare una soluzione e parli chiaramente con il suo compagno per capire le sue intenzioni e i suoi sentimenti verso di lei, dopodichè consultate insieme uno psicoterapeuta con specializzazione in sessuologia che saprà orientarvi su quale percorso seguire se terapia individuale o di coppia.

Molti auguri,
dssa patrizia pezzella roma

Studio Medico In Trastevere Psicologo a Roma

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9 AGO 2012

Gentile signora Silvia,
sin dalle sue origini la psicoterapia comportamentale in ambito sessuale si è occupata delle cosidette "devianze sessuali" elaborando protocolli specifici con ottimo successo terapeutico e anche in tempi relativamente brevi. Penso che anche altri approcci considerino ora interventi terapeutici verso le "devianze sessuali". Senz'altro per vivere gli incontri sessuali felicemente ed in maniera appagante per entrambi è necessario accedere personalmente (magari prima lei , signora Silvia, poi insieme, se desidera) presso un sessuologo clinico (solitamente uno psicoterapeuta formatosi ulteriormente in sessuologia clinica).
Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo comportamentale a Udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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9 AGO 2012

gent.le Silvia,
l'area sessuale è, come è già stato detto, uno spazio importante ed intimo di condivisione reciproca, delicatissimo, in cui spesso si palesano aspetti della relazione attuale o rimandi di esperienze precedenti e parti di sè profonde, che non si esprimono in modo così netto ed evidente nel rapporto in generale.
Questi aspetti relativi al suo compagno saranno certamente affrontati nella sua terapia individuale, attraverso un progetto terapeutico stretto con il terapeuta. Anche in tempi lunghi, non tema.
Per quanto riguarda lei, mi sembra che questa modalità di esprimere e vivere la sessualità non la soddisfi, la spaventi e si senta limitata, attualmente e nei tempi a venire.
Se è questo quello che sperimenta e che mi pare di intendere, potrebbe confrontarsi con un terapeuta, per comprendere come funziona questo aggancio col suo partner, cosa la tiene legata a lui, a questa modalità di relazione, quali sono le aspettative, cosa la spaventa di più in profondità o cosa ipoteticamente protegge l'evitamento dei rapporti sessuali completi. Temi che potreste affrontare ancora meglio in un contesto di terapia di coppia.
Cordialmente ,un caro augurio

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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8 AGO 2012

Grazie a tutte voi che mi avete ascoltata. Ho capito che più che su di lui e sui suoi problemi, dovrei interrogarmi su me stessa e sulle mie scelte. Cercherò il coraggio di farlo. Grazie ancora.

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8 AGO 2012

Gentile signora,
una consulenza di coppia potrebbe giovare a chiarire le ragioni che mantengono il legame tra lei e il suo partner e come il lato sessuale si inserisca in questo quadro. Questo se anche il suo compagno fosse d'accordo. Viceversa, lei stessa potrebbe rivolgersi ad uno psicoterapeuta per un sostegno nel processo di comprensione delle dinamiche che la portano a restare in una relazione apparentemente piuttosto lontana dalle sue aspirazioni manifeste.
Auguri.
E. Carosso, psicologa - psicoterapeuta.

Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo a Torino

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8 AGO 2012

Cara Silvia, la risposta alla sua domanda e' si, le devianze sessuali si superano con un percorso di psicoterapia, ma non spetta a noi ne a lei decidere se il percorso che il suo fidanzato sta facendo vada bene o meno, ma solo a lui e alla sua terapeuta. Insieme hanno definito degli obiettivi e sanno il percorso che stanno facendo. Il focus invece va tenuto su di lei, su quello che prova, che sente, che vuole dal suo compagno. Quello che vuole dalla sua sessualità e quello a cui e' disposta a rinunciare. La terapia di coppia potrebbe probabilmente esservi di aiuto o comunque potreste cercare insieme ad una persona esperta un modo nuovo e diverso di comunicare. Un' ultima cosa, dice che l' argomento e' delicato e prova imbarazzo nel parlarne, non tema il giudizio dell' altro, ma si metta al centro della relazione e dia importanza a. Quello che lei sente e prova. La saluto, augurandole ritrovare la via. Dott.ssa Cecilia Cimetti, Verona

Dott.ssa Cecilia Cimetti Psicologo a Verona

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8 AGO 2012

Buongiorno Silvia,
certamente la sessualità rappresenta una fetta importante nella vita di coppia. Per rispondere alle sue domande, credo sia di grande utilità per il suo partner continuare la terapia: le cause profonde che ci inducono a mettere in atto certi comportamenti richiedono tempo per essere affrontate ed elaborate.
Per quanto riguarda sè stessa, forse potrebbe essere utile chiedersi come mai è stata attratta da un uomo sessualmente "innocuo" e forse sarebbe utile porsi tale domanda con qualcuno che sappia accompagnarla nella ricerca della risposta: magari nell'ambito di una terapia di coppia.
Nella speranza di esserle stata utile, le rivolgo un caro saluto
dr.ssa Alessia Serra

Dott.ssa Alessia Serra Psicologo a Santa Maria delle Mole

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