Buonasera, sono appena uscita da una seduta con la mia psicoterapeuta. Oggi le ho confessato di essere attratta fisicamente da lei. Mi ha risposto in modo professionale che ho fatto bene a portarlo in terapia, che se vorrò si potrà utilizzare come materiale utile per la mia terapia. Ha chiarito che non ci sarà mai nulla tra di noi. Ha aggiunto che se vedrà che questa condizione persisterà e mi creerà problemi a sentirmi libera di raccontarmi, potrà valutare di indirizzarmi a un altro collega. Cosa provo ora? Fa male aver ricevuto un rifiuto e ho paura di poterci stare male in futuro. Tendo ad allontanarmi dalle situazioni che mi fanno male in modo drastico. Come faccio a capire se la mia voglia di interrompere con lei sia data dal ripetersi di questo copione o se sia una decisione razionalmente sensata?
Qualche informazione per voi: ho 30 anni e sono per la prima volta in terapia da 2 mesi. Psicoterapeuta giovane della Gestalt. Problemi su cui lavorare: difficoltà ad elaborare e verbalizzare le emozioni, bullismo in adolescenza, bassa autostima, problemi a gestire la rabbia, fobie dei tuoni/palloncini/petardi. Lesbica dichiarata con tutti, compresa la psicoterapeuta. Grazie in anticipo per le risposte!
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8 MAG 2019
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Gentile Federica, quello che provi verso la Tua terapeuta è un buon segno che la relazione terapeutica con lei è profonda e positiva. E' una manifestazione del famoso transfert, ed è utilissima per il processo terapeutico. Non considerare la risposta della Tua terapeuta un rifiuto, piuttosto sii sincera e utilizza questa corrente affettiva come una risorsa energetica per approfondire il processo di auto consapevolezza che Ti porterà alla liberazione dai Tuoi disturbi e sofferenze.
E' estremamente utile analizzare questi sentimenti, ed è questo che in sintesi Ti ha detto la terapeuta. quindi non vergognartene e impegnati ancora di più in questo percorso, che ha proprio il fine di esplorare il proprio mondo emozionale interiore.
Con molti auguri per il Tuo lavoro.
Dr. Marco Tartari
8 MAG 2019
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Cara Federica, è stato ormai ampiamente stabilito dalla comunità scientifica che l'attrazione fisica è incompatibile con una buona terapia. O l'una, o l'altra. Inoltre pone la/il terapeuta in una posizione terribilmente scomoda, perché deve subire le visite di un/a paziente che non è più tale. Pertanto la sua terapeuta ha fatto molto bene, anzi apprezzerei molto che non l'ha veramente rifiutata, interrompendo subito il lavoro. Naturalmente una storia d'amore non sarebbe impossibile, ma interrompendo definitivamente la terapia. Se questo non interessa la/il terapeuta non c'è da fare altro che accettarlo.
Cordialmente
dr. Leopoldo Tacchini
8 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Federica,
in gestalt "si sta con quello che c'è", quindi ti suggerisco di permetterti di sentire questa attrazione, magari cercando di vedere la sua origine e dove ti vuol portare, e, soprattutto, cosa tu hai intenzione di farci. Avere una attrazione per il proprio terapeuta, o viceversa terapeuta verso paziente, non è a priori una cosa sbagliata e da sopprimere, al contrario ci può dire molto di noi e dei nostri meccanismi relazionali e, se saputa usare, può essere una grande risorsa terapeutica. L'averlo confidato alla tua terapeuta è una cosa molto buona che vi permetterà, se lo vorrai, di poter lavorare su questo aspetto.
Il mio invito è di stare a vedere cosa accade, se senti che questa cosa che intralcia la vostra relazione terapeutica e ti crea problemi puoi sempre interrompere la terapia e farti indirizzare da qualcun'altro.
8 MAG 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Ciao Federica, i rifiuti fanno male, ma come anticipato dalla terapeuta potresti lavorare su questo. Datti un po di tempo, continua a parlarne con lei, insieme capirete cosa fare.