Lasciare una facoltà

Ciao Maya, come tu stessa hai scritto,sei fuori corso perché una serie di dinamiche personali e famigliari,probabilmente in questo momento della tua vita non ti stanno permettendo di focalizzarti sui tuoi studi . Questo può accadere ed e’molto importante ascoltare i segnali che il tuo corpo ti sta trasmettendo, invitandoti a prenderti cura di te ed ad esplorare le ragioni di tale stanchezza e disagio .chiedere aiuto e’ già un primo grande passo. Sarebbe una grande opportunità per te affidarti ad un professionista che sarà in grado di guidarti nel tuo obiettivo di ritrovare passione e motivazione
Io sono disponibile per consulenze on Line se tu volessi
Intanto ti saluto affettuosamente
dott Rosanna Mininni

Gentile Maya,
è probabile che lei abbia scelto gli studi di medicina non per un suo personale interesse ma perchè condizionata, sia pure indirettamente, dal contesto familiare specialmente se all'epoca non aveva altri progetti per il suo futuro.
Poi dice di essere fuori corso da due anni (il che dovrebbe significare che ha già speso sei anni in questi studi) ma non è chiaro quanti esami ha in arretrato.
In ogni caso potrebbe rivelarsi un errore abbandonare adesso in una fase abbastanza avanzata di questo percorso per cui più che non voler deludere i suoi familiari forse lei dovrebbe chiedersi se ha un progetto alternativo altrettanto valido da poter prendere in considerazione.
Personalmente ritengo che lei stia atraversando una fase di scoraggiamento e che un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla a tenere a bada l'ansia e farle recuperare autostima in modo da poter riprendere lo studio con motivazione e profitto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Gentile Maya, mi sembra che sia molto concentrata nel cercare di non deludere le aspettative delle persone intorno a lei, ma molto poco su sé stessa. Credo proprio che il problema sia questo. Di solito si sceglie una facoltà che ci piace e non una facoltà che crediamo possa rendere felici i nostri genitori ; purtroppo ciò si verifica ancora frequentemente. Le suggerirei un percorso psicoterapico che la possa aiutare ad ascoltarsi e a decidere in maniera autonoma, svincolandosi dal suo sistema familiare e mettendosi al centro della propria vita, così come è giusto che sia. Dott.ssa Daniela Noccioli.

Gentile utente,
non chiederti cosa fare nella misura in cui è già il tuo corpo a comunicarti un disagio e una sofferenza profonda legata, come dici alla scelta universitaria. Sarebbe interessante allargare il nostro punto di osservazione anche ad altro, abbandonando una prospettiva lineare di causa effetto.
In questo momento di impasse in cui mi sembra di capire tu ti senta completamente paralizzata e bloccata è il tuo corpo a parlare e a fare per te, comunicandoti che è arrivato il momento di fermarti e lavorare su ciò che ti porti dentro, suoi tuoi vissuti e le tue emozioni e non di inserire il pilota automatico e continuare a "a fare" pur di no fermarti.
Cordialmente,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara Dott.ssa Sonia Simeoli

Cara M.,

Lei parla di essere fuoricorso da circa 2 anni e di quanto ora il solo pensiero dello studio le faccia venire ansia e panico, ma da quanto racconta, sembra che questa scelta le sia costata cara sin dall'inizio. L'idea di ricominciare a vivere solo una volta finito il percorso (e non di vivere nel frattempo) e il modo in cui racconta i sacrifici per prepararsi al test, non fanno trapelare la difficoltà mista all'entusiasmo, ma sì sbilanciano verso la prima dimensione. Bisognerebbe capire quanto questa scelta sia stata effettivamente fatta secondo i suoi bisogni e i suoi desideri o, magari, per rispettare delle aspettative che indirettamente ha sentito posate su di sé (questo emerge un po' quando sottolinea che l'unica cosa che vorrebbe fare è non deludere genitori e fidanzato). Sarebbe interessante scoprire cosa veramente desidera ora e in futuro, prendendo in considerazione magari anche altre alternative, perché un blocco, come quello negli studi, arriva sempre per comunicarci qualcosa che va ascoltato.
Se le interessa sono disponibile ad approfondire tramite un colloquio.

Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Ciao Maya,
come dici tu stessa “sono fuoricorso per una serie di dinamiche familiari e personali”. Sarebbe da approfondire questo aspetto, così come la tua motivazione a intraprendere questo percorso.
Da quel che dici sembra che ti sei iscritta a medicina perché “doveva andare così”, perché sei cresciuta in un determinato contesto.
I sintomi del malessere che provi probabilmente ti stanno comunicando che devi fermarti a riflettere su te stessa e su ciò che vuoi fare realmente. La psiche se non è “ascoltata” può lanciare dei messaggi di questo tipo.
Io sono disponibile online,
Un saluto
Dott.ssa Valentina Ciavarra

Cara Maya,
la scelta del percorso universitario più adatto a noi non è sempre facile, può capitare che durante gli anni di studio ci si trovi in un momento di stallo in cui ci fermiamo a riflettere per capire se quello che abbiamo scelto faccia al caso nostro.
E' difficile ritrovare la passione e la motivazione per qualcosa, se questo qualcosa non lo sentiamo adatto a noi.
Comprendo il suo non voler deludere i genitori e le persone per lei care che l'hanno sempre aiutata, ha provato a parlare con loro di questo momento e di come si sente? Magari si riveleranno comprensivi e le daranno il loro sostegno nell'eventuale cambio di facoltà.
Resto a disposizione,

Un caro saluto,
Dott.ssa Sara Manzoni

Cara,
le pressioni delle aspettative altrui possono influenzare tantissimo scelte, emozioni e comportamenti, ma è necessario vivere una vita autentica per essere sereni. L’ansia e il panico sono campanelli d’allarme che segnalano che qualcosa non è al suo posto.
Ti consiglio di intraprendere un percorso mirato con un professionista in modo da lavorare su quanto alimenta il tuo sentirti così, quindi anche sul nucleo che muove tutto ciò, ma soprattutto su come agire oggi per vivere la tua vita in modo appagante e in linea con i tuoi bisogni e aspirazioni. Nel percorso potrai fare anche orientamento per comprenderti meglio e sarai aiutata a trovare le tue soluzione e le strategie adeguate per fronteggiare il tutto.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Augurandoti il meglio, ti invio un caro saluto!
Dr.ssa ASIGNORELLI (sedute anche online)

Buongiorno M. Il disagio che racconti potrebbe essere legato alle aspettative degli altri, che stanno pesando. L'ansia e gli attacchi di panico sono il segnale che questa situazione di malessere non può andare più avanti. Al di là del non deludere gli altri, le scelte per la tua vita e la tua professione sono personali, farle per accontentare o non deludere gli altri ci mette solo profondamente a disagio, come infatti stai vivendo tu. Proverei a rivolgermi ad uno psicoterapeuta per aiutarti ad attivare le risorse per seguire la tua strada e superare questa situazione di profonda crisi. Resto a disposizione, un caro saluto.

Buongiorno,

Lei descrive con molta lucidità il momento in cui inizia la sua sofferenza: quando credeva di non essere rientrata in facoltà e invece entra con riserva. La paura di deludere l'altro ha avuto un ruolo nella sua scelta universitaria? Ha mai considerato di fare altro, ha altre passioni? Altri percorsi la incuriosiscono?
In psicoanalisi si dice che cedere sul proprio desiderio faccia ammalare...

Spero che riesca a trovare degli spunti di riflessione, non scarti comunque l'idea di una consulenza, in modo che questo suo discorso possa aprirsi e chiarificarsi.

Un caro saluto
Dottoressa Angela Ciervo