Vorrei una vita piu stabile. Ho quasi 24 anni.
Frequentavo una facoltà, andavo molto bene, poi ho deciso che non faceva per me, ed ora frequento un'altra facoltà, sempre con ottimi risultati. Ho splendidi amici, ho un lavoretto. Ma all'incirca ogni 2-3 arrivano dei grossi periodi di inquietitudine in cui non sono sereno, devo rivoluzionare le cose.
Le mie storie d'amore, durano 3-4 mesi, sempre con ragazze poco stabili che puntualmente mi lasciano, lasciando tantissimi strascichi in me. L'ultima storia è finita 3 mesi fa, inutile dire che io ci pensi ancora tantissimo nonostante sia uscito con diverse altre ragazze. Vivo dei periodi in cui mi chiudo molto, bevo un po di piu, anche se da fuori in pochi se ne accorgono in quanto riesco comunque a portare avanti alcuni impegni.
Cambio molte idee, ci metto molto per prendere delle decisioni.
Ma sono ora in uno dei miei periodi di inquietitudine, da quando è finita la mia ultima storia. Devo farcela, non devo abbandonare anche questa facoltà, ho un'ottima media, tanti progetti, tanto rispetto dai colleghi, devo farcela. Ho molta paura di crollare nuovamente e dover ricominciare tutto da zero.
Trovo che esistano due me, una figura da bravo ragazzo, tranquillo, con pochi turbamenti. L'altra figura che arriva in questi periodi (e che fortunatamente arrivano raramente, ma che mi distruggono dentro), in cui mi viene voglia di scappare, vestire in maniera diversa, cambiare, fare tatuaggi, sentirmi inadeguato ovunque.
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1 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Ernesto,
leggendo la tua storia ho pensato che dietro la tua inquietudine deve esserci qualcos'altro che le indecisioni tipiche della tua età. Accorgersi di aver sbagliato il percorso di studi e aver deciso di cambiare facoltà mi sembra segno di coraggio e di una maturità crescente. Anche avere relazioni non stabili e vivere momenti di irrequietezza potrebbero essere normali a 20 anni. Tuttavia, ho la sensazione che tutto questo nascondi altro: per es., avverto in te la paura di raggiungere un traguardo (come la laurea o una relazione seria) e, da qui, metti in atto tentativi di "auto-boicottamento" attraverso questi momenti di inquietudine - come tu li chiami - che ti portano a sospendere o trascurare gli impegni. E magari questo può essere anche il motivo per cui le ragazze non riescono a stare con te più di tanto: in fondo, se tu non comprendi te stesso e ciò che realmente vuoi, come possono riuscirci gli altri? La Tua inquietudine ti richiama alla Tua realtà: quando sembra che le cose vadano per il verso giusto (ma poi giusto secondo chi?!) essa semplicemente ti ricorda che forse vuoi coltivare solo un'apparenza che non ti appartiene nel profondo. Ovviamente, essendo un meccanismo inconscio, tutto ciò non può avvenire in modo razionale e si manifesta ciclicamente con questi momenti rivoluzionari. Allora il mio consiglio è quello di rivolgerti ad uno psicoterapeuta che possa aiutarti a capire Te stesso, chi sei e dove vuoi andare.
Non arrenderti e..in bocca al lupo!
Cordiali saluti
31 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
caro Ernesto,
comprendo la tua sofferenza e penso che sarebbe molto utile che tu ti rivolgessi ad uno psicoterapeuta della tua zona, per poter iniziare ad esplorare quali possono essere le motivazioni che ti portano a interropere i percorsi iniziati, di studio e affettivi. Forse le motivazioni hanno radici lontane o forse riguardano la tua vita attuale, o molto probabilmente si intrecciano contenuti del passato e del presente. Sei in una fase importante della tua vita, dove stai provando a metterti in gioco costruendoti come giovene adulto nelle relazioni affettive. Anche la scelta universitaria contribuisce a formare una parte della tua identità, quella professionale. Penso sia importante che ti faccia aiutare a conoscerti meglio per poter sostenere un percorso costruttivo.
Ti auguro ogni bene.
dott.ssa Alessandra Moranzoni, Varese
31 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Ernesto,
dalle sue parole traspare un senso di paura per ciò che potrebbe succedere qualora prendesse piede la sua figura più "inquieta", come da lei definita. Cosa significherebbe per lei? Quale sarebbe la cosa peggiore che potrebbe succedere? E cosa potrebbe realisticamente accadere?
Le consiglio di porsi questi interrogativi e di intraprendere un percorso di sostegno psicologico che possa aiutarla a migliorare la sua qualità di vita.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, le porgo cordiali saluti,
Dott.ssa Annalisa Settanni
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Triggiano (BARI)
30 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Ernesto,
momenti di inquietudine in cui si vorrebbe mollare tutto e vivere una vita diversa, rivoluzionando tutto, capitano a tutti. Quando ció accade, vale la pena peró di fermarsi un attimo a pensare e chiedersi: vale la pena davvero abbandonare quanto ho costruito finora, ció che mi piace e ció che mi fa stare bene? Un primo impulso potrebbe far rispondere che sí, è meglio abbandonare tutto per imbarcarsi in qualcosa di nuovo. Ma è necessario resistere a quell'impulso, non mollare nonostante le difficoltá, contemplare la possibilitá che nella vita ci possono essere anche i fallimenti e i momenti no. Puó essere utile dirsi: "Ok, le cose non stanno andando come mi aspettavo e sto incontrando difficoltá che non avevo messo in conto, ma ciononostante come potrei far funzionare ugualmente le cose senza abbadonarle?".
Inoltre quando sente l'impulso di mollare quello che sta facendo, si prenda una pausa e si dedichi a qualcosa di piacevole e rilassante: le gioverá e contribuirá a farle riprendere le consuete attivitá con maggior serenitá.
Riguardo alle relazioni, anche in questo caso si potrebbe fare una riflessione sulle difficoltá e su come affrontarle: quando le cose con una ragazza non vanno, non necessariamente la via migliore è troncare con loro, puó essere utile cercare di impegnarsi per capire quali sono le aspettative dell'altra persona sulla relazione e impegnarci per far star meglio l'altro e cercare di stare bene anche noi stessi in una relazione. Consideri comunque che le relazioni non vanno sempre bene, quindi puó capitare a volte di lasciarsi, peró prima di lasciarsi credo che vale almeno la pena di capire come migliorare la situazione con l'altra persona, come poter cambiare per far sí che la relazione funzioni.
Cerchi quindi di riflettere e di lavorare su questi aspetti. Se le dovesse risultare difficile farlo da solo, ne parli con uno/a psicologo/a della sua zona, che potrá sicuramente esserle di aiuto nella gestione delle difficoltá, del fallimento, nell'imparare a resistere nonostante le difficoltá e nel cambiare quando necessario per mantenere le relazioni e le consuete attivitá.
Le auguro tutto il meglio.
Cordiali saluti,
dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Sustinente (MN) e Padova
30 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Ernesto,
credo che in questo momento tu abbia una grande forza dalla tua parte che è la voglio di non crollare e di non ricominciare tutto da capo. Sarebbe buono per te appoggiarti ad un professionista che sappia aiutarti e sorreggerti per affrontare al meglio questo momento, infatti non sempre è facile farcela da soli. Potresti inoltre fare chiarezza su alcuni aspetti di te e comprendere a cosa sono legati questi momenti di inquietudine.
Non mollare.
Dott.ssa Monia Crimaldi
Palermo
