La mia vita è ferma e non so cosa fare

Ciao Andrea, mi spiace molto per il periodo che stai attraversando. Credo che il nucleo della questione sia al secondo rigo: probabilmente hai fatto una scelta non convinta e l'ansia è arrivata a dirti che hai bisogno di prendere in mano la situazione e fare un cambiamento. L'ansia porta sempre con sé un segnale che non possiamo ignorare. Anche quella he tu chiami depressione (Andrebbe approfondito per capire se realmente lo sia), può essere una reazione a questa situazione di insoddisfazione mista a paura e stallo che vivi. Ti consiglio vivamente di intraprendere un percorso di psicoterapia, che possa darti gli strumenti giusti per innescare un cambiamento che ti porti a star bene con te stessa. Per qualsiasi cosa, resto a disposizione.

Gentile Andrea,
non si comprende bene se l'ansia e il blocco negli studi dopo due anni da un inizio comunque buono sono subentrati perchè si è gradualmente resa conto che tali studi non rispecchiano il lavoro che in futuro vorrebbe fare oppure sono subentrati per le paure e la destabilizzazione causata dalla pandemia.
Pertanto è consigliabile un approfondimento in psicoterapia per fare chiarezza sull 'origine del suo disagio e poterlo risolvere.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Salve,
sentirsi fermi, bloccati in una situazione che non ci rappresenta non è una bella sensazione e mi dispiace che lei si trovi in questa situazione. Da quello che scrive sembra che la scelta universitaria non l'abbia rispecchiata a pieno, e il lockdown non ha fatto altro che far venire a galla problematiche nascoste ma che erano lì, pronte a spuntare fuori prima o poi. Un percorso di supporto psicologico la aiuterebbe a riorientarsi, capire cosa vuole fare, quale alternativa può trovare, vista l'insofferenza che immagino lei provi sia per la scelta che non ha potuto fare per sé, sia per il clima familiare in cui vive. Oggi i giovani si sentono oppressi dal peso della fretta di trovare la giusta strada da percorrere e un lavoro da conquistare e fare scelte avendo carta bianca dai genitori può essere tanto bello quanto pericoloso se non si hanno gli strumenti per farlo e se non ci si conosce abbastanza. Un Professionista accoglie i suoi stati d'animo, le permette di fare propri gli strumenti per affrontare la quotidianità nel migliore dei modi sfruttando a pieno le risorse. Non faccia questo da sola.
Resto a disposizione, anche online.
Se avesse bisogno di approfondire non esiti a contattarmi e richiedere un appuntamento.
Dott.ssa Martina Pallottini

Buongiorno ,credo fermamente che i momenti di crisi in cui ci si può sentire bloccati in cui si vede solo annebbiato possono divenire un dono e una grande risorsa per poter esprimere come hai fatto con autenticità le emozioni che si provano e attraverso questo poter selezionare e focalizzare ciò che più senti congeniale in questo momento , come hai anche scritto attraverso la musica Già chiedere aiuto e sostegno per essere accompagnati in un percorso di amor proprio e un grande passo .

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Buongiorno Andrea,
può succedere di perdere il senso di orientamento mentre si vive. Tutto è recuperabile!
un buon percorso psicologico può aiutarla a scoprire le passioni e gli interessi personali che possono orientarla verso un progetto di vita.
Si lasci aiutare e vedrà che tornerà a mettere i piedi nella direzione giusta.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Cara Andrea,
comprendo la tua situazione e il vissuto emotivo che ne deriva. Deve essere difficile per te portare questo peso sulle spalle.
Le aspettative che nutriamo verso noi stessi e il continuo confronto che facciamo con i nostri pari, può talvolta metterci in una condizione di forte pressione e stress. I segnali di disagio che descrivi, e che verbalizzi in maniera consapevole, ti sono chiari e ti consiglio di parlarne con un professionista che possa guidarti in questo percorso importante della tua vita, per portare alla luce i tuoi punti di forza e sopratutto i tuoi bisogni.
Resto a disposizione per qualunque necessità o richiesta di informazioni.
Un caro saluto.
Dott.ssa Arianna Angeleri

Caro Andrea,
Le tue parole sono toccanti. Mi arriva un senso di malessere, dolore e disagio profondi e mi dispiace per ciò che stai vivendo. Gli attacchi di panico e l’umore depresso sono comprensibili alla luce di quello che racconti. Sembri vivere una vita non in linea con te stesso e con le tue aspirazioni profonde.
Dunque, sarebbe il caso di intraprendere un percorso mirato che ti aiuti a trovare una chiave, quindi per lavorare da una parte su auto-realizzazione e crescita personale ma anche su ciò che, ad oggi, alimenta il problema.
Probabilmente non stai guardando nella direzione giusta o con le “lenti” giuste, e le soluzioni che prima potevano funzionare, o sembravano le più adatte, oggi non si applicano più o in qualche modo non sono realmente “la soluzione” migliore.
Ti auguro di venirne presto a capo e vivere una vita serena, appagante e in linea con i tuoi bisogni.
Io resto a tua disposizione per aiutarti.
Un caro saluto,
Dr A. Signorelli, sedute anche online

Ciao Andrea,
come dici nel tuo racconto "ho scelto il corso durante l'ultimo anno di superiori perché sentivo la necessità di conformarmi ai miei coetanei". La scelta che hai fatto non è dunque stata dettata da una tua passione, interesse o attitudine ma per iscriversi per forza in qualche facoltà. E' possibile quindi che l'ansia e altri sintomi che manifesti ti stiano comunicando che devi cambiare qualcosa nella tua vita, per esempio partendo innanzitutto da capire cosa vorresti fare realmente senza dover rispondere a tutte le aspettative del mondo esterno.
Nel caso, sono disponibile online,
Un saluto,
Dott.ssa Valentina Ciavarra

Cara Andrea, mi dispiace per la situazione che descrive e comprendo il suo disagio, i vissuti che lei riporta sono molto intensi, e fanno capire come vadano ad influire negativamente sulla sua quotidianità.
Da quello che racconta mi sembra di capire come alle superiori era una delle studentesse migliori e che anche i primi due anni di università siano andati bene; si è "bloccata" all'ultimo anno di un corso che ha scelto più per il posto in cui è cresciuta che per la prospettiva di un carriera una volta laureata.
Mi dispiace che i suoi genitori non capiscano bene la situazione e che la feriscano, ma tenga presente che fare i genitori non è un lavoro facile, specie quando ci si trova davanti a una figlia che sta male, che vedono magari cambiata, lei stessa racconta di essere più stanca e depressa.
Credo che le potrebbe essere utile fare un lavoro su se stessa per comprendere questo suo cambiamento.
Se ne ha piacere resto a disposizione per un consulto, anche online.

Un caro saluto
Dott.ssa Sara Manzoni