La mia ragazza non si fa lasciare

Inviata da Kevin360 · 26 ago 2020

Buonasera,
Sono fidanzato da più di 5 anni, ho 29 anni, con una ragazza di 24 anni, dolcissima che mi ama veramente, ma allo stesso tempo da anni ormai le cose, probabilmente più da parte mia, non vanno.
E' sempre stata una relazione complicata, ci sono stati parecchi problemi di fiducia da parte sua, e questo la porta a non lasciarmi mai libero di svagare, la sento ossessionata da me.
L'intimità va a periodi, ci sono stati periodi lunghi in cui non c'erano rapporti o comunque erano pochi, molto per colpa mia che non mi da più quel desiderio sessuale dei primi tempi.
Il nostro rapporto quando siamo soli non è male, ma quando siamo in compagnia, è come se mi dovesse sempre venire contro per qualcosa, qualsiasi cosa dico per lei è sbagliata.
Caratterialmente siamo gli opposti, quando litighiamo per esempio, lei vuole continuare fino a che non arriviamo a un punto, io preferisco magari sbollire e cercare di chiarire dopo con più tranquillità. Lei è completamente istintiva, io invece più razionale. Spesso questo suo modo di fare mi fa impazzire.
In questo momento sono in crisi, crisi che già avevo avuto un anno fa, e anche prima.
E' stato un anno molto complesso, per problemi miei e lei mi è stata molto vicina, poi c'è stato il lockdown e li nonostante qualche litigata per telefono, siamo stati bene, nonostante non ci vedessimo, e dopo il lockdown sembravamo rinati.
Ora da un mese a questa parte è rincominciata la crisi. Io mi vorrei lasciare, come mi sarei voluto lasciare altre volte. L'unico vero problema è che lei non me lo permette.
Ogni volta che provo e che ho provato a dirle che è un periodo difficile, che stiamo vivendo un rapporto malsano, lei non si fa lasciare, mi mette all'angolo e mi convince sempre che non è giusto lasciarsi, se poi prendo un un po' di coraggio lei poco dopo si presenta sotto casa mia e per sfinimento mi convince. Probabilmente ho paura a ferirla e li per li penso, va be' tanto le cose vanno male ci lasceremo fra poco. Ma poi la situazione si ripete.
Lei mi parla sempre di sentimenti e io non ho il coraggio di dirle che non l'amo più.
Il problema è che il tempo passa e la mia relazione continua così.
Sono davvero in difficoltà, perché sento che quel momento non arriverà mai e io sarò costretto a rimanere in questa situazione per sempre.

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Miglior risposta 27 AGO 2020

Buongiorno,
grazie innanzitutto per aver condiviso con noi qualcosa di lei.
Dal suo racconto mi sembra di percepire un chiaro stato di sofferenza ed impotenza verso questa condizione relazionale che pare non appagarla più. Resto tuttavia in particolar modo colpita sia dal fatto che, nonostante esprima di aver desiderio di lasciare la sua ragazza e dica di aver fatto diversi tentativi, non le abbia mai detto che non prova più per lei gli stessi sentimenti di una volta; sia dal fatto che afferma che sia lei a non “permettere di farsi lasciare” (come se non sentisse di avere potere in merito a tale decisione), mentre lei di contro si lascia convincere a procrastinare ulteriormente.
Da una parte, mi chiedo cosa sia ad impedirle di comunicare autenticamente alla sua ragazza di non provare più un sentimento di amore nei suoi confronti; dall’altra ho come la sensazione che stia aspettando che la vostra relazione termini per ragioni altre o esterne a lei. E tali condizioni ovviamente potrebbero anche non arrivare mai, come ha lei stesso precisato.
Potrei magari aver male interpretato le sue parole, ma ho come la sensazione che la sua aspettativa/desiderio sia di porre fine al vostro rapporto ma senza che la sua ragazza ne resti delusa, arrabbiata o ferita.
Purtroppo però non sempre ciò è possibile, in quanto non siamo noi i padroni dei sentimenti altrui. Non abbiamo il potere di controllare le emozioni, le reazioni e il comportamento dell’altro, ma quello di ascoltarci profondamente e seguire ciò che sentiamo sia meglio per noi.

Spero di esserle stata a mio modo utile,
le auguro di riuscire a fare la scelta che sia più vicina ai suoi bisogni.

Dott.ssa Caterina Berti

Dott.ssa Caterina Berti Psicologo a Torino

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28 AGO 2020

Buonasera Kevin
Da quanto scrive immagino il suo stato di sofferenza e frustrazione per questa storia. Una storia per lei già conclusa ma dalla quale tuttavia non riesce a prendere le distanze. Cosa teme? Capisco non voglia far soffrire la sua compagna tuttavia così facendo è se stesso che sta facendo soffrire. Se il suo bisogno è prendere le distanze da questa relazione le consiglio di essere autentico e chiaro con questa ragazza, dicendole espressamente che non è più innamorato di lei. Non può controllare i sentimenti dell'altra persona ma può ascoltare i suoi e ciò che sente realmente di fare. Le auguro una buona serata
La saluto

Dott.ssa Jessica Agnelli

Dott.ssa Jessica Agnelli Psicologo a Cepagatti

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28 AGO 2020

Buonasera Kevin,
dal suo racconto mi pare di capire che lei voglia terminare questa relazione, ma non riesce a trovare il modo, in quanto si lascia condizionare dalla sua compagna. Potrebbe non focalizzarsi solo sul volerla lasciare e invece provare a trovare un punto di incontro, per tornare a scambiare e a star bene entrambi. Se questo invece non è più possibile sarebbe importante prendere in modo fermo una decisione pensando in primis al suo benessere. È comprensibile che lei non voglia far soffrire la sua compagna ma facendo così continua a far del male a se stesso. Prenda una strada e cerchi di arrivare alla sua soddisfazione secondo la sua norma soggettiva.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto.
Dott. G. Gramaglia

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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27 AGO 2020

Gentile Kevin,
a volte la diversità è una risorsa, quando viene utilizzata per completarsi. Secondo il mio orientamento, si cerca nell'altro le nostre parti femminili, o maschili nel caso della donna, cioè quelle che ci mancano per sentirci "interi", è un po' il concetto della "mezza mela".
Altre volte la diversità si tramuta in una situazione conflittuale. Questo accade quando nella coppia, entrambi i partner, si atendono qualcosa che l'altro non è disposto, per varie ragioni, a concedere. Questo inasprisce la relazione, e la coppia anzichè essere generativa diventa abortiva, cioè produce solo malessere.
Da quanto dice, mi sembra che voi siate proprio in questa situazione, che rischia di protrarsi altri 5 anni e di privarvi della possibilità di avere altri legami. La difficoltà a farsi carico di "fare soffrire" una persona a cui si è, comunque, legati, può attenere al senso di responsabilità, che spesso genera senso di colpa. Queste complesse dinamiche fanno parte della propria storia, dei propri vissuti profondi a livello affettivo e familiare.
Se non vuole rimanere intrappolato in questo rapporto malsano, come lei lo ha definito, le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo che la aiuti a comprendere le motivazioni profonde che le impediscono di porre fine a questa relazione.
Un caro saluto.

Dott.ssa Annarita Lutzu - Psicologa psicodinamica - Bologna

Dott.ssa Annarita Lutzu Psicologo a Bologna

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27 AGO 2020

Caro Kevin, il problema sembra, piuttosto, che Lei non riesce a lasciare questa ragazza, piuttosto che lei a non farsi lasciare. I motivi per cui questo accade, siano legati a insicurezza o paura di ferire l'Altro, e le conseguenze che questo avrebbe sul Suo senso di identità personale e sui Suoi progetti, sono tutte da verificare e da indagare in uno spazio e in un tempo dedicati, ben più protetti di quanto consenta un messaggio online. Certamente sembra essersi ormai instaurata una modalità nella quale questa persona sa di poterLa "convincere" a cambiare idea, e Lei ogni volta viene trascinato in un circolo da cui è sempre più complesso uscire. La temporalità è un tema potente in questo: Lei sente i giorni che sfuggono, le occasioni che passano, bloccato in una relazione non soddisfacente che La lascia con una progettualità forzata e, evidentemente, in questo momento non identitaria. Da qui la sensazione di stallo, di blocco, di impossibilità di alternate future. Come uscirne? Mettendo a tema innanzitutto cosa non va nella relazione, quali dinamiche affettive e sessuali sono in atto, e quali sono i motivi per i quali Lei non riesce a prendere una posizione stabile, coerente, e definitiva nei confronti di questa ragazza. Certamente il modo in cui lei si comporta non l'aiuta affatto, ma la presa di responsabilità rispetto alla scelta e alle Sue conseguenze, in questo caso, deve essere la Sua. Valuti un sostegno professionale per mettere a tema qualche significato che Le sfugge in questo momento e per un aiuto di accompagnamento in passaggi certamente dolorosi, ma finalizzati al benessere personale nel prossimo futuro. Cordialità, in bocca al lupo. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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