Sono una ragazza abilitata alla professione di biologo e lavoro come nutrizionista con partita IVA nel mio studio privato. Sto seguendo due corsi riguardo ai Disturbi del Comportamento Alimentare (uno universitario e uno privato) e mi sto per iscrivere alla triennale di scienze e tecniche psicologiche per comprendere meglio determinati discorsi.
Se per caso riuscissi a finire il percorso di psicologia (facendo quindi anche la magistrale e l'esame di stato) avrebbe senso secondo voi iscrivermi all'albo? Il mio desiderio è solo quello di ampliare le mie conoscenze per aiutare meglio i miei pazienti, non farei mai quindi attività di psicoterapia o attività realmente da psicologo.
Mi domando quindi se abbia senso iscriversi all'albo degli psicologi e pagare quindi albo, enpap e assicurazione per poi non fatturare in quell'ambito (anche perché come biologa pago già albo dei biologi, enpab e assicurazione). Altrimenti, ci si può iscrivere all'albo senza però iscriversi ad enpap e senza fare un'assicurazione professionale come psicologa?
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30 NOV 2020
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Gentile Ginevra,
poichè lei non ha l'intenzione di esercitare in futuro la professione di psicologa, credo anch'io che gli studi della triennale in scienze e tecniche psicologiche siano più che sufficienti per integrare le conoscenze psicologiche utili alla sua professione di nutrizionista.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
30 NOV 2020
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Gentile Ginevra,
da quello che scrive mi sembra davvero una professionista determinata nell'aiutare i suoi pazienti, complimenti!
Io collaboro anche con nutrizionisti del territorio in cui vivo e integrare le conoscenze è davvero importante per comprendere meglio l'analisi della domanda dei propri pazienti e collaborare con professionisti che utilizzano linguaggi diversi.
Purtroppo però, per rispondere bene alla sua domanda bisognerebbe capire in che modo lei pensa di aiutare i suoi pazienti una volta finito percorso universitario. Nell'attività privata i confini sono veramente difficili da comprendere e il rischio di cadere nell'abuso della professione è molto alto.
Io credo che in una professione sanitaria, per aiutare meglio i pazienti, ci sia la necessità di utilizzare tecniche e strumenti specifici della professione, solo con la conoscenza teorica non si aiuta nessuno.
L’articolo 2229 c.c. affida ai singoli ordini la funzione di regolamentare su eventuali incompatibilità professionali. E credo che forse le due professioni siano incompatibili. Le consiglio di chiamare l'Ordine degli Psicologi della sua regione per richiedere una consulenza specifica.
Ipotizziamo due possibili percorsi:
1) Lei ottiene una laurea magistrale in psicologia: solo con la laurea lei non potrà utilizzare strumenti e tecniche che hanno il loro fondamento in teorie, costrutti e modelli psicologici condivisi dalla comunità scientifica. Quindi anche sapendo a livello teorico, non può fare. Per esempio anche il counseling è riconosciuto fra le tecniche, fra gli atti tipici della professione di psicologo e NON può essere utilizzato da altri professionisti. Fare counseling senza essere iscritti all’Ordine è fare ABUSO della professione.
2) Lei finisce il percorso (5 anni di studi universitari + 1000 ore di tirocinio svolte in un anno + esame di stato) e si iscrive all'albo: potrà aiutare i suoi pazienti con le tecniche e le conoscenze apprese specifici della professione, ma se le utilizza dovrà fatturare come psicologa e non come nutrizionista, quindi dovrà pagare l'albo e iscriversi all'enpap ed avere un'assicurazione specifica per psicologi.
In sintesi la mia risposta è che non può fare la psicologa e fatturare come nutrizionista, come non può fare la nutrizionista e fatturare come psicologa.
30 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno cara, se lei vuole acquisire competenze di base per integrare la sua formazione come nutrizionista, la triennale è più che sufficiente. Non conviene fare la magistrale, tanto meno esame di stato e iscrizione all'albo e enpap se il suo desiderio non è fare la psicologa. Piuttosto potrebbe creare delle ottime collaborazioni con psicologici che lavorano a stretto contatto con i nutrizionisti come nei casi di disturbi alimentari per approfondire anche praticamente le sue conoscenze. Io spesso mi rivolgo a nutrizionisti quando prendo in carico pazienti con disturbi alimentari e devo dire che le collaborazioni sono molto proficue professionalmente sia per me che per i colleghi.
Spero di essere stata di aiuto.
Un caro saluto.
Dr.ssa Elisa Bertilorenzi