Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 25 anni e da diversi anni soffro di una ipocondria esagerata.
Qualche anno fa ho iniziato a soffrire di ansia e attacchi di panico ma pian piano grazie alla psicoterapia e alla cura farmacologica sono riuscita a uscirne, certamente non del tutto ma posso dire che il peggio è passato! Ciò che invece non è mai passata, è l'eccessiva ipocondria, il pensare troppo alla salute, alle malattie. Quando sto bene fisicamente riesco a controllarla ma quando ho anche un semplice raffreddore, la febbre, un mal di testa, il mondo sembra crollarmi addosso! Inizio a stare agitata, a piangere, ad avere paura che possa succedere qualcosa di grave, e ad avere anche un attacco di panico come è successo qualche mese fa per un semplice mal di testa!
Non so più come gestire questa cosa e più vado avanti più mi preoccupa perché penso al fatto che potrebbe condizionare la mia vita.
Grazie per l'attenzione dedicatami, spero possiate darmi qualche consiglio per imparare a controllarla.
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1 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Dory,
molto spesso l'ansia accompagnata da insicurezza e senso di fragilità si traduce in ipocondria focalizzandosi su diversi organi-bersaglio sicchè può innescarsi un circolo vizioso che si auto-rinforza portando al panico.
Credo sia opportuno riprendere il percorso di psicoterapia che probabilmente non ha avuto una durata adeguata ( che dovrebbe essere di almeno un anno con sedute a regolare cadenza settimanale).
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
1 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Dory,
sicuramente questa ipocondria si innesta sulla sua tendenza storica ad essere ansiosa. Come hanno detto i miei colleghi, di solito l'ipocondria richiede un'attenzione esclusiva e pervasiva al corpo e ai suoi segnali, per cui anche una sensazione diversa o particolare mette in allarme la persona, la quale in automatico immagina di avere gravi malattie.
Sicuramente un punto su cui riflettere è che non ci sono prove che possano dimostrare che un semplice mal di testa o qualsiasi altra sensazione corporea sia un sintomo di una malattia grave. Questa associazione la fa lei nella sua mente, ma la realtà funziona in altro modo e quindi questo pensiero non è per niente veritiero.
Detto ciò, un altro aspetto che reputo importante e utile da affrontare è che i momenti in cui questa paura si acuisce sono significativi e indicano che è accaduto qualcosa che l'ha fatta sentire vulnerabile o senza controllo, per cui poi lei ha spostato l'attenzione sul corpo, raffreddore o mal di testa che sia. Mi spiego meglio, io, contrariamente a quanto lei riporta, non credo che sia il raffreddore o il mal di testa a scatenarle l'ipocondria, ma qualcos'altro nella sua vita che le risulta spiacevole, gravoso o vincolante che la fa sentire "male" e che POI la spinge a direzionare l'attenzione al corpo e che facendo così le fa trovare il mal di testa o altro che la spaventa in modo ipocondriaco. In sintesi, mentre il suo racconto della sequenza di eventi è: MAL DI TESTA/RAFFREDDORE - IPOCONDRIA INTENSA, la rilettura che io farei è: SITUAZIONE CHE LA FA SENTIRE IN DIFFICOLTA', SENZA CONTROLLO, VULNERABILE, INCAPACE, ecc - SPOSTAMENTO DELL'ATTENZIONE DALLA SITUAZIONE AL CORPO - PERCEZIONE DEL MAL DI TESTA/RAFFREDDORE - IPOCONDRIA INTENSA.
Che ne pensa? Spero di averle dato qualche spunto di riflessione utile. Può davvero aiutarla confrontarsi con il suo terapeuta storico o con un altro su questo sintomo del suo malessere.
In bocca al lupo!!!!
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari e Barletta
1 OTT 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Dory,
sicuramente questa ipocondria si innesta sulla sua tendenza storica ad essere ansiosa. Come hanno detto i miei colleghi, di solito l'ipocondria richiede un'attenzione esclusiva e pervasiva al corpo e ai suoi segnali, per cui anche una sensazione diversa o particolare mette in allarme la persona, la quale in automatico immagina di avere gravi malattie.
Sicuramente un punto su cui riflettere è che non ci sono prove che possano dimostrare che un semplice mal di testa o qualsiasi altra sensazione corporea sia un sintomo di una malattia grave. Questa associazione la fa lei nella sua mente, ma la realtà funziona in altro modo e quindi questo pensiero non è per niente veritiero.
Detto ciò, un altro aspetto che reputo importante e utile da affrontare è che i momenti in cui questa paura si acuisce sono significativi e indicano che è accaduto qualcosa che l'ha fatta sentire vulnerabile o senza controllo, per cui poi lei ha spostato l'attenzione sul corpo, raffreddore o mal di testa che sia. Mi spiego meglio, io, contrariamente a quanto lei riporta, non credo che sia il raffreddore o il mal di testa a scatenarle l'ipocondria, ma qualcos'altro nella sua vita che le risulta spiacevole, gravoso o vincolante che la fa sentire "male" e che POI la spinge a direzionare l'attenzione al corpo e che facendo così le fa trovare il mal di testa o altro che la spaventa in modo ipocondriaco. In sintesi, mentre il suo racconto della sequenza di eventi è: MAL DI TESTA/RAFFREDDORE - IPOCONDRIA INTENSA, la rilettura che io farei è: SITUAZIONE CHE LA FA SENTIRE IN DIFFICOLTA', SENZA CONTROLLO, VULNERABILE, INCAPACE, ecc - SPOSTAMENTO DELL'ATTENZIONE DALLA SITUAZIONE AL CORPO - PERCEZIONE DEL MAL DI TESTA/RAFFREDDORE - IPOCONDRIA INTENSA.
Che ne pensa? Spero di averle dato qualche spunto di riflessione utile. Può davvero aiutarla confrontarsi con il suo terapeuta storico o con un altro su questo sintomo del suo malessere.
In bocca al lupo!!!!
Dott.ssa Giovanna Susca - Bari e Barletta
1 OTT 2017
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Buongiorno Dory,
il percorso che ha fatto in passato l'ha aiutata ad affrontare l'ansia ma sembra che oggi quando si trova ad avere le difese abbassate, psicologiche e fisiologiche, l'ansia e il panico ritornino, sotto forma di ipocondria. Come lei scrive l'ipocondria aumenta quando non sta bene, questo può essere un punto da cui partire per fare un lavoro volto alla comprensione delle dinamiche, paure e aspettative sottostanti alla malattia fisiologica, per quanto semplice come un raffreddore. Prenda in considerazione un nuovo percorso terapeutico, anche con lo stesso professionista del percorso precedente, che già la conosce.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ambra Caselli (Brescia
1 OTT 2017
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Buongiorno Dory,
il percorso che ha fatto in passato l'ha aiutata ad affrontare l'ansia ma sembra che oggi quando si trova ad avere le difese abbassate, psicologiche e fisiologiche, l'ansia e il panico tironino, sotto forma di ipocondria. Come lei scrive l'ipocondria aumenta quando non sta bene, questo è un punto da cui partire pre fare un lavoro volto alla comprensione delle dinamiche, paure e aspettative sottostanti alla malattia fisiologica, pr quanto leggera come un raffreddore. Prenda in considerazione un nuovo percorso terapeutico, anche con lo stesso professionista del percorso precedente, che già la conosce.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ambra Caselli (Brescia)
30 SET 2017
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L 'ipocondria è un segnale che indica al soggetto di fermarsi e comprendere i comportamenti e le relazioni con gli altri, oltre che il proprio corpo. La sofferenza determina comportamenti automatici negativi e si entra in un circolo che crea situazioni difficili. Può capitare di sentire uno o più dei seguenti sintomi: ansia, attacchi di panico, stress, depressione, instabilità emotiva, dolori psicosomatici, senso di inibizione, pensieri negativi, confusione, perdita dell’autostima, uso di sostanze tossiche. Tutti questi sintomi si possono trasformare imparando nuove strategie, elaborando nuovi pensieri simbolici e rivisitando gli eventi della propria storia. Le esperienze e l’emotività negativa condizionano le scelte presenti; è importante prendere la decisione di cambiare. Tutti vogliono uscire dalla sofferenza, ma è necessario intraprendere un percorso preciso: la psicoterapia o il potenziamento personale. Ognuno possiede una chiave di svolta per aprirsi a nuove possibilità. È necessario nel suo caso Dory, de-automatizzare i pensieri negativi legati al corpo. Come? Con tecniche specifiche come per esempio la Mindfulness, il rilassamento o tecniche ipnotiche. Grazie per la sua domanda. Cordiali Saluti
Dott.ssa Ornella Convertino
30 SET 2017
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Buongiorno Dory,
nell'ipocondria, il corpo prende il sopravvento e difficilmente si riesce a controllarlo. Quello che bisognerebbe fare è risalire alle cause psicologiche insite in questo disturbo.
Il corpo è la sua valvola di sfogo della sua psiche. Cerchi di lavorare su questo e piano piano riuscirà a diminuire la sintomatologia ipocondriaca.
30 SET 2017
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Gentile utente,
se si è già fatto un percorso di psicoterapia, interrotto per il miglioramento del paziente, in genere si riprende quello stesso percorso con il vecchio terapeuta che potrà aiutarla ad affrontare e integrare i cambiamenti attuali con il lavoro fatto a suo tempo.
Più che controllarli è bene che lei comprenda l’origine dell’amplificazione della preoccupazione per la sua salute che mi sembra già condizionino la sua vita,.
Dal momento che nella maggior parte dei casi sono attivazioni molto legate alle relazioni significative, è difficile riuscire a superarle da soli.
30 SET 2017
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buongiorno Dory. Il corpo ha preso il predominio, tutto é amplificato e troppo intenso. Quando qualsiasi segnale che dovrebbe passare sotto soglia diventa invece di estrema importanza questo destabilizza è non ti fa sentire bene. Quindi il lavoro é riportare a un intensità inferiore i segnali del corpo, dare importanza ad altri aspetti della tua vita che non ci si rende conto che hanno invece molta importanza. Toglierti da questo circolo vizioso, per romperlo il lavoro sulle emozioni sarà importante e continuo. Scoprirai di sentire delle cose che non pensavi nemmeno di sentire, di poter fare e vedere cose che non immaginavi che potessero riguardarti e che ti daranno serenità e coinvolgimento. Si può uscirne e diventare diversi in relazione alle tue caratteristiche e a chi vuoi diventare con il metodo idoneo e la relazione psicoterapeutico adeguata
30 SET 2017
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Gentilissima Dory,
come vede, lei riesce ad utilizzare il corpo come valvola di sfogo per una questione di ordine prettamente psicologica.
Quello di cui lei ha bisogno, suppongo, sia iniziare un percorso con un professionista che sicuramente saprà darle l'aiuto che cerca.
Cordialmente,
29 SET 2017
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Gentile Dory,
l'ipocondria comporta una continua attenzione sul corpo, lei ricerca la presenza di segnali di eventuali malattie che in realtà non sussistono.
Il problema di base non affrontato è il senso di fragilità personale.
Sul piano individuale potrebbe esserci dell'ansia o depressione che si ripresenta in modo subdolo, o ancora la tematica del rigido controllo non risolta per svariati motivi.
Lei non specifica se ha completato il percorso di psicoterapia oppure è ancora in corso.
A volte a distanza di anni, per tali tipi di difficoltà è necessario riprendere uno spazio personale per sbloccare questi meccanismi.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa