Salve , mi chiamo martina e sono una ragazza di 26 anni. Sono 5 anni che sto insieme al mio fidanzato che ne ha 34 .lavoriamo entrambi nella stessa attività , in questi anni abbiamo costruito la nostra vita, comprando una casa e grazie all attività nonostante i problemi di tutti i giorni ci garantisce una stabilità economica. L unico problema è che lui non vuole avere figli... ogni volta che provo a parlane costruisce un muro intorno a se dicendo che non vuole avere figli! Il sio problema risale dalla sua situazione famigliare poiché mi ripete sempre che non vuole diventare come suo padre.. cosa posso fare? Come devo comportarmi per fargli passare queste paure? Non ho nessuna intenzione di rinunciare ad un figlio
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27 DIC 2019
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Gentile Martina,
immagino cosa voglia dire per Lei trovarsi in questa situazione. Da una parte aver costruito un percorso insieme, fatto di coppia e obiettivi condivisi, dall'altra trovarsi davanti ad esigenze e bisogni diversi, che possono senza dubbio metterla in crisi come persona e come donna. Gli elementi che fornisce in questa sede non sono molti per capire i suoi desideri, quelli del suo compagno e quale margine c'è di mediazione tra posizioni così diverse. Provi comunque ad avvicinarsi ai suoi bisogni personali come ad un qualcosa di molto importante, da difendere e da monitorare per vedere se e come evolvono nel tempo. Si dia però anche il tempo di "costruire" nella coppia dei nuovi obiettivi comuni, che in questo momento potrebbero non esserci. E ancora, si conceda tempo per capire se c'è quel margine per "costruire" insieme. Inoltre, provi ad avvicinarsi alla posizione e al punto di vista del suo compagno non solo come se fossero dettati esclusivamente da paure, ma da bisogni. Comprendere nel profondo la posizione dell'altro potrebbe essere un buon modo per trovare una comunicazione efficace e condivisa. Impegnarsi molto nel "cercar di far passare le paure" potrebbe di contro essere un atteggiamento che le richiede molto sforzo e che potrebbe addirittura inasprire l'altro sulle sue posizioni.
A sua disposizione.
Dottoressa Daniela Laricchiuta
23 DIC 2019
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Gentile Martina, la differente progettualità entro la coppia, soprattutto su temi particolarmente cari a uno o entrambi i partner, non è sostenibile sul lungo periodo a meno che uno dei due non rinunci alla propria - cosa che, in caso di progetti significativi, risulta disidentitario e inautentico, e comporta spesso problematiche notevoli sia a livello personale che di relazione. Non avete mai parlato di avere figli prima di comprare casa e convivere? Le posizioni sono cambiate nel corso del tempo? E' particolare che dopo 5 anni emerga il problema. Ogni progettualità è ugualmente valida e da rispettare (compresa quella che non contempla figli), ma laddove il problema non risulti essere la disidentitarietà del progetto ma una paura sottostante ("non voglio essere come mio padre") il Suo ragazzo potrebbe eventualmente valutare la possibilità di approfondire il discorso con un terapeuta, che individualmente gli permetta di indagare quanto questo progetto sia proprio o, viceversa, frutto di paure e di ansie che ne impediscono la realizzazione. In questo secondo caso vi è margine di lavoro per il Suo compagno - e di conseguenza, per la coppia - viceversa, il rapporto non è destinato ai migliori auspici, a meno di una rinuncia di uno dei due con conseguenze spiacevoli sul lungo termine. Se il Suo compagno vive questa situazione come problematica, anche colloqui di coppia possono aiutare a focalizzare meglio il problema; viceversa, se è Lei e Lei soltanto a vivere questa situazione come fonte di sofferenza, sarà Lei a beneficiare di un consulto che Le consenta di comprendere la scelta da percorrere in funzione di quale progetto (il Suo partner o il figlio) Le è maggiormente consono. In bocca al lupo, cordialità. DMP