Frequento un uomo da due anni, che ha lasciato per me, ma che frequenta ancora per via del figlio piccolo. Lui è andato via da lei che il loro bambino aveva un mese, adesso ha quasi due anni. Un gesto eclatante a cui però non ho dato il giusto valore, perché soffrivo il fatto che lui, forse per sensi di colpa, stesse alle regole a lei “se vuoi vedere tuo figlio, vieni a casa e lo vedi, non lo porti via”. Così il tempo è passato e nonostante il grande amore che ci lega, il tempo di qualità di una volta, si è trasformato in tempo trascorso a discutere, perché io non accettavo che lui cenasse dalla ex, pranzasse dalla ex, passasse domeniche intere dalla ex per vedere suo figlio. Oggi il nostro rapporto, o quel che ne resta, è completamente deteriorato. Lui ha creato distanza perché non sopporta più le mie ire. Ci vediamo una volta a settimana, a volte nemmeno. Domani partirà con la ex ed il figlio per qualche giorno al mare. Dice che devo essere in grado di accettare che lui sia padre e che questo comporta, almeno finché il bimbo non sarà un po’ più grande, che la ex moglie sia tanto presente nella sua vita.. Non riesco ad accettare, è colpa mia? Oppure, obiettivamente, c’è qualcosa che non va nella sua gestione?
Grazie,
Sara
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18 AGO 2019
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Gentile Sara,
una donna che accetta di frequentare un uomo separato con uno o più figli molto piccoli non può pensare che non ci debba essere alcun tipo di rapporto di lui con la ex per la gestione dei figli con minor danno possibile.
Per tale donna, solo se vi è sfiducia e insicurezza ( e sembra proprio questo il caso) ciò è insopportabile e, d'altra parte, lei ha solo ottenuto che la sua relazione si deteriorasse.
Pertanto, se lei vuole ancora salvare tale relazione, può affrontare la sfiducia e l'insicurezza in un percorso di psicoterapia altrimenti non le resta che chiudere il rapporto con quest'uomo che giustamente non intende rinunciare al suo ruolo di padre nonostante la separazione dalla ex.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
21 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Azzurra, lei si è scelta un partner con una situazione complicata. Deve pertanto avere la capacità di comprendere che un uomo, non può, né deve, dimenticarsi di essere sempre e comunque e, prima di tutto, un padre. Se lei non riesce a comprenderlo, probabilmente, perdoni la mia franchezza, non è sufficientemente matura per gestire questo tipo di situazione. Mi rendo conto che non sia semplice, ma credo che se lei continua a manifestare questo tipo di atteggiamento è probabile che il suo compagno, non sentendosi compreso, possa stancarsi. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione per ulteriori consigli.
20 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Azzurra,
comprendo il suo disagio e il desiderio di una relazione più semplice e meno ricattatoria.
Tuttavia il primo passo che deve fare, sia a livello razionale che emotivo, è l'accettazione che il suo compagno è un padre, che deve ottemperare questo ruolo per il benessere del suo bambino e questo implica un contatto con la ex moglie.
Lei ha la consapevolezza della crisi che il vostro rapporto sta attraversando. Consideri la possibilità di un percorso terapeutico che l'aiuti a comprendere i suoi sentimenti e le sue risorse per affrontare questa fase delicata. In un secondo momento, se il rapporto continua, potete valutare un percorso di coppia al fine di comprendere e modificare le dinamiche disfunzionali.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga
19 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Azzurra,
un padre separato con figli avrà sempre contatti con la madre del bimbo, la gestione dei tempi è piuttosto soggettiva. Spesso i genitori hanno sensi di colpa per la separazione e cercano quindi di essere correttamente presenti con i figli. Lei deve tollerare la gelosia se vuole ricucire la relazione, anche tramite l’aiuto di un professionista. Le consiglierei un percorso di counseling.
Cordialmente
Dr.ssa Donatella Costa