Io e mio marito non facciamo l'amore da mesi

Inviata da nunzia · 30 giu 2015 Terapia di coppia

Mio marito aveva il vizio del gioco ha giocato tantissimo, siamo stati al policlinico in terapia il primo anno percorso insieme, di coppia, il secondo anno separati.lui ha eseguito terapia sistemica, io terapia dinamica, stiamo bene , mio marito nn gioca più ormai da 2 anni.Il problema sorge ke nn facciamo l amore regolarmente, troppo impegnato a lavorare x recuperare tutto il perso del gioco , percorso terapeutico convenzionato finito stamane ma riprenderemo a settempre in privato, mi può spiegare nella psiche ke accade a mio marito????? E se riusciremoa sbloccarci da soli o e opportuno andare in terapia a settembre .grz confido in una vostra risposta

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Miglior risposta 12 FEB 2016

Cara Nunzia
intanto complimenti a lei e a suo marito per il difficile percorso svolto per risolvere la malattia di suo marito e che si è rivelato positivo.
Credo che dopo tutte queste vicende e periodi così di stress, anche la vita intima possa averne risentito molto.
Cerchi di guardare in positivo e di non "fissarsi" sul discorso di mancata intimità sessuale.
Suo marito è impegnato nel ricostruire quello che aveva prima distrutto e ha, momentaneamente, convogliato il suo sforzo in questo senso.
Cerchi di essere costruttiva e di sostenerlo molto.
Se lei sarà partecipe ed interessata all'attività di lui forse lui stesso tornerà a sentirsi interessato ed attratto da lei.
Lui ha bisogno di tornare a sentirsi uomo valido, il lavoro lo sta aiutando anche in questo.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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20 LUG 2015

Io per voi consiglierei una terapia cognitivo-comportamentale di coppia per cercare di recuperare la vostra intimità.Credo che in questo momento suo marito stia cercando di recuperare a poco a poco la sua vita, per poter essere pronto in futuro ad essere un buon marito

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7 LUG 2015

Forse fate fatica ad adattarvi alla routine, dopo avere attraversato periodi di instabilità. Una consultazione di coppia per capire meglio sarebbe opportuna. Cordiali saluti

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7 LUG 2015

Buongiorno, dalla vostra storia ho potuto constatare che la vostra coppia ha buone risorse dopo la vs difficile esperienza. Nella mia esperienza con le coppie ho notato che alcune, dopo aver condiviso momenti duri, non riescono ad adattarsi alla normale routine. E' una sorta di dipendenza dalle emozioni forti,. L'intimità è data da tanti momenti: ascolto, tenerezza, contatto... bisognerebbe vedere cosa intende per mancanza di "regolarità". Si sente trascurata? insomma io mi consulterei con un esperto, magari lo stesso da cui siete stati aiutati per una verifica. Cordiali saluti

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2 LUG 2015

Cara Nunzia, come tutte le dipendenze, anche quella da gioco nasconde un disagio interiore, un vuoto da riempire, un vuoto la cui origine va spesso ricercata nell'infanzia in cui si formano modelli disfunzionali di comportamenti, definiti anche "modelli del mondo" in PNL o "schemi di pensiero" in terapia cognitiva, che influenzano il modo successivo di "essere nel mondo" della persona. Evidentemente quella dipendenza da gioco nascondeva un disagio, un bisogno, un 'esigenza, un lato profondo di tuo marito che non è stato preso in considerazione e che ora si manifesta a livello relazionale. Credo proprio che lui abbia bisogno di un percorso personale che può anche essere alternato da incontri di coppia qualora lo psicologo lo ritenga opportuno. Dovrebbe essere lo psicologo a giudicare, non voi

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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1 LUG 2015

Mi sembra di comprendere che il vs matrimonio ha vissuto dei momenti non facili; non é facile affrontare un problema di dipendenza e per chi ne è convolto in prima persona e per chi gli stà accanto.Uscire definitivamente dal problema necessita di una riorganizzazione del proprio stile di vita unita ad una rielaborazione delle cause che ne hanno determinato l'insorgere.Penso che un sostegno di coppia possa essere un ottimo strumento per consolidare il percorso fatto e per costruire una progettualità di vita insieme soddisfacente ed appagante per entrambi,anche dal punto di vista sessuale.Buone cose Dottssa Rosanna Tartarelli

Dott.ssa Rosanna Tartarelli Psicologo a Lucca

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1 LUG 2015

Signora Nunzia buongiorno.
Lei, implicitamente, mette in relazione due fatti: il vizio del gioco e i rapporti sessuali.
E li mette in relazione in maniera coerente: niente vizio del gioco, niente rapporti sessuali.
Un "comun divisore" può essere rappresentato dal desiderio: la diminuzione del desiderio del gioco (forse) comporta anche la diminuzione del desiderio sessuale.
Un altro "comun divisore" può essere rappresentato dal senso di colpa: il gioco genera senso di colpa (nei confronti della moglie); i rapporti sessuali con la moglie attenuano i sensi di colpa (causati dal gioco).
Infine può esserci anche un bisogno di sfuggire al controllo (del cosiddetto Super Io, che spesso è evidenziato dalle richieste del partner): il gioco allora rappresenta un fuga; l'assenza di rapporti sessuali equivale ad una fuga.
Per sbloccarsi è sempre utile parlare (anche prima di andare da uno psicoterapeuta), partendo dalla premessa che non esiste un "obbligo sessuale": questo le consiglio di fare, anche raccontando a suo marito le considerazioni che le ho scritto.
dott. Pietro De Santis

Psicoanalisi Contro (IPRS) Psicologo a Roma

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1 LUG 2015

Gentile Nunzia,
la situazione che si trova a vivere è particolarmente complessa, i suoi vissuti, le sue emozioni e le sue preoccupazioni sono assolutamente legittime e comprensibili. Un paio aspetti del suo intervento hanno colpito la mia attenzione: da un lato l'investimento sul lavoro che connota la vita di suo marito e dall'altro le problematiche nella vita sessuale.
Per quanto riguarda il primo aspetto potrebbe da un lato sottendere un senso di colpa di suo marito e quindi il desiderio di porre riparo alle conseguenze economiche che la sua dipendenza ha innescato. Dall'altro il lavoro potrebbe essere diventata la sua nuova valvola di sfogo. Spesso le dipendenze servono per colmare un vuoto, per sfuggire a problemi, per soddisfare emozioni e bisogni...il lavoro potrebbe svolgere ora questa funzione.
Per quanto riguarda la sessualità, dalle sue parole emerge chiaramente che la dipendenza di suo marito ha pesantemente inciso sulla vostra vita di coppia. Inevitabilmente anche la sessualità ne risente. Potrebbe esservi innanzitutto utile ritrovare un nuovo equilibro, una vostra dimensione, ricostruire le vostre dinamiche di coppia...la sessualità ne gioverà indubbiamente. Un percorso di coppia vi potrebbe comunque essere utile per raggiungere questo obiettivo insieme.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa

Molto spesso la sessualità è molto sensibile agli eventi che investono la coppia. Ognuno poi la vive in maniera differente dandole un significato soggettivo, bisognerebbe capire cosa rappresenta oggi per lei e per suo marito. Da quello che ha scritto sembrerebbe che la vostra coppia abbia dovuto affrontare dei periodi intensi, può capitare che una volta che si stabilizzi il nuovo assetto raggiungerete un nuovo equilibrio anche nell'intimità, se non dovesse accadere potrebbe essere opportuno riprendere una terapia di coppia partendo dalla premessa che entrambi ne sentiate l'esigenza.

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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30 GIU 2015

Gentile Nunzia
Molto spesso la sessualità è molto sensibile agli eventi che investono la coppia. Ognuno poi la vive in maniera differente dandole un significato soggettivo, bisognerebbe capire cosa rappresenta oggi per lei e per suo marito. Da quello che ha scritto sembrerebbe che la vostra coppia abbia dovuto affrontare dei periodi intensi, può capitare che una volta che si stabilizzi il nuovo assetto raggiungerete un nuovo equilibrio anche nell'intimità, se non dovesse accadere potrebbe essere opportuno riprendere una terapia di coppia partendo dalla premessa che entrambi ne sentiate l'esigenza.
Auguri
dott. Roberto Fantone

Doppio Sogno Psicologo a Gravellona Toce

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30 GIU 2015

Cara Nunzia,
quando ci rifugiamo in una dipendenza non facciamo altro che colmare un vuoto che viene da qualche parte profonda di noi, solitamente legata al nostro passato. E' molto probabile che tuo marito adesso abbia sostituito il gioco con un eccesso di lavoro, utile a compensare come prima, anche se attraverso un canale diverso, Questo, naturalmente, lo porta ad essere stanco e non disponibile alla sessualità. Credo che sia opportuno andare ancora in terapia sia in coppia che separati, soprattutto lui.

Buona vita,
Dr.ssa Ilaria Terrone

Dott.ssa Ilaria Terrone Psicologo a Bari

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30 GIU 2015

Cara Nunzia, potrebbe accadere che suo marito si senta in colpa per quello che ha fatto; per aver avuto quella dipendenza e per aver sperperato tanti soldi. Ora probabilmente avverte l'esigenza di riscattarsi e gli uomini lo fanno attraverso la dedizione al lavoro.
Probabilmente la sera è molto stanco dai ritmi di lavoro e dall'ansia di ripagare il tempo perso, il denaro buttato.
Gli stia vicino.
Il sesso richiede intimità fisica e mentale; forse ora lui è preso dall'obiettivo di riparazione della sua autostima e si è allontanato per tutelarsi.
Le mie, ovviamente, sono tutte supposizioni, perché non vi conosco, non so quasi nulla di voi.
Posso consigliarle di proseguire la terapia per comprendere il quesito che ci ha posto e per evitare ricadute di dipendenza dal gioco. Ho paura che da soli ancora non siate forti abbastanza.

Tanti cari auguri.
Dott.ssa Annalisa Iovane

Dott.ssa Annalisa Iovane Psicologo a Roma

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