l'osservazione è la seguente sono un'uomo di 31 anni e mi sembrava ieri che avevo 20 anni come un battito di ciglia sono trascorsi dieci anni in cui ho avuto modo di conoscere molte persone e ragazze ma nessuna di queste poi si è rivelata la persona con cui pensare di avere una relazione tempo al tempo ma in questi dieci anni di cose ne sono successe tra studio università , impegni e dubbi personali e intanto in questi dieci anni non ho mai preso in considerazione il fatto di dover lavorare sulla mia autostima , ora è da piu di qualche anno che ci sto lavorando sull'autostima e sul miglioramento personale però non vorrei trovarmi a 4o , 5o 60 , 70 anni e continuare a pensare che il tempo scorre veramente veloce e io intanto non ho una ragazza con cui condividere tutto quello che vivo io e lei penserà lo stesso penso .
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28 FEB 2022
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Caro Stefano,
da queste poche parole mi arriva la sua preoccupazione rispetto al passare del tempo e il non raggiungere obiettivi (relazionali) ed equilibrio insieme.
È come se lei dicesse: per avere una relazione devo lavorare sulla mia autostima, per lavorare sulla mia autostima ci vuole tempo, nel frattempo non posso avere una relazione, quando sarò pronto a vivere una relazione poi sarà tardi. Dunque sembra un loop senza fine. In realtà sia l’ambito Relazionale che altri aspetti nucleari della persona, come l’autostima o il senso di autoefficacia (Relazionale in questo caso) sono aspetti della vita e dell’individuo su cui si può lavorare contemporaneamente. Inoltre andrebbero approfonditi i motivi più profondi per cui, in questi anni, non ha non ha preso in considerazione di avere una relazione stabile; è stato sempre un problema legato alle caratteristiche delle partner con cui si è relazionato (quindi il motivo cambiava di volta in volta) o in ogni relazione si è sentito allo stesso modo, con dinamiche che le sono sembrate ripetersi? Come si sentiva nelle relazioni? Come mai ha agito come descrive? Queste domande possono aiutarla a far luce su alcuni schemi comportamentali e relazionali che potrebbero aver influito sulle sue scelte.
Ad ogni modo è necessario, e sarebbe concretamente di aiuto, intraprendere un percorso mirato per lavorare su tutto ciò che ad oggi risulta essere disturbante per lei, per incrementare le sue risorse, esplorare e mettere in luce i suoi punti di forza e modificare le eventuali aree di miglioramento.
Resto a sua disposizione!
Le invio un caro saluto,
Dr.ssa A.Signorelli (sedute anche online)
28 FEB 2022
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Gentile Stefano, sarebbe da capire in che modo ci sta lavorando. L' unico modo che può portare a dei risultati efficaci e duraturi è
quello di intraprendere un percorso psicoterapico, con grande motivazione e determinazione, proprio per evitare che si verifichi
ciò che lei teme. Dunque proceda senza indugi! Dott.ssa Daniela Noccioli.
28 FEB 2022
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Gentile Stefano,
Sento molto il tema che porta, e mi sembra di capire che lo scorrere del tempo e la ricerca di una compagna siano per lei elementi importanti.
Molto spesso quello che può succedere è che nel concentrarci su un aspetto singolo della nostra realtà ne dimentichiamo altri, portandoci in contesti e situazioni ipotetiche che non sono il presente reale.
Un percorso ad orientamento gestaltico può sostenerla nel portare l’attenzione a ciò che sta avvenendo nel suo presente, mettendo a fuoco i suoi bisogni attuali e rintracciando le esperienze pregresse che non le permettono di prepararsi ad un movimento futuro più proficuo e buono per lei.
Resto a disposizione nel caso fosse di suo interesse iniziare un percorso.
28 FEB 2022
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Buongiorno Stefano,
effettivamente il tempo che passa come l'acqua tra le mani senza riuscire a trattenerla è una sensazione che dà vertigine.
Le consiglio di stare nel presente e di dare a quel momento tutta l'intensità di cui è capace, vivendo la realtà con tutti i suoi 5 sensi. Un percorso di Mindfulness potrebbe aiutarla.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
28 FEB 2022
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Salve Stefano, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL