Salve. Sono un ragazzo di 19 anni e sono un molto introverso. Purtroppo da quando ero piccolo, non parlo molto con le persone e questo mi causa gravi disagi psico-fisici. Frequento il 5 anno di scuola superiore ed in classe parlo molto poco. E come se quello non fosse il mio ambiente adatto (sono l'unico maschio). I miei compagni dicono che studio troppo e per questo me la prendo con me stesso perché gli studi mi hanno portato ad isolarmi. Ora vorrei sapere se questo problema si può risolvere.... vorrei andare da uno psicologo o una persona competente....sto pensando anche al suicidio. Grazie mille per la vostra disponibilità.
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8 FEB 2013
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Ciao Apifo, il carattere (introverso o estroverso, allegro o malinconico, etc.) e' qualcosa che cresce assieme a noi; ci sarebbero tante cose da approfondire, per Es. Come è' stata la tua infanzia? Ci sono stati problemi particolari in famiglia? Che tipi sono i tuoi genitori, giovani o "vecchi"? Disponibili al dialogo o no? Ci puoi contare? Hai altre figure in famiglia su cui puoi far affidamento? Fratelli o sorelle a cui puoi chiedere un consiglio?
Se passi molto tempo a studiare immagino che ti piaccia e che tu abbia una buona intelligenza... Sei bravo a scuola? Tra le compagne (wow! Una classe di femmine tutte per te....) non hai stretto con nessuna una amicizia o qualcos'altro?
A parte la scuola non frequenti nessun altro ambiente dove puoi socializzare? Uno sport? Ti farebbe bene... Voglio dire che e' difficile risolvere introversione e timidezza se stai sempre a casa a studiare... Da solo. Dunque studia il giusto e poi esci, apriti al mondo, ci sono tantissime cose belle da fare, fatti guidare dai tuoi interessi o passioni, scegli uno sport e buttati!!
Non so di quale città sei, comunque troverai certamente un bravo psicologo dal quale andare per farti sostenere rispetto a dubbi e paure (assolutamente legittimi) e per farti aiutare in questo percorso di apertura ed esplorazione del mondo, penso che tu sia alla ricerca della tua strada... Dunque, vai! :-)
Buonissima vita!!
Dott.ssa R.M. Scuto
15 FEB 2013
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gentile Apifo,
nelle sue parole si coglie tanto dolore e sofferenza, non tutta attuale. L'accumlarsi di non detti, di paure, la paura al confronto e alla condivisione, sono come piccole ma profonde ferite che le possono aver creato un accentuazione di quello stato di chiusura e riservatezza che posssono esserle proprie.Credo chel'aiuto di un professionista preparato e competente, possano esserle di aiuto.In bocca al lupo!!!
11 FEB 2013
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Buongiorno,
leggere il desiderio di suicidio rimanda ad una disperazione e senso di solitudine profonda. Ho il dubbio che non vi sia solo una questione di introversione, ma forse anche di depressione. Entrambe comunque possono essere affrontate e curate.
Consiglio sicuramente una psicoterapia individuale
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8 FEB 2013
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Immagino quanto questa introversione ti porti solitudine ed isolamento. Perchè prendersela cn gli studi? Forse dedicarti allo studio ti ha solo distolto da qualche pensiero che ti dava sofferenza. La tua introversione e chiusura è di sicuro legata ad una grande insicurezza interiore e ad una bassa autostima. Sicuramente un percorso psicologico ti aiuterebbe a capire di più te stesso e ti darebbe la capacità di mettere in atto le tue risorse per affrontare e superare questo disagio. Ti invito a contattare un terapeuta della tua zona e ad intraprendere un percorso psicoterapico. Auguri. P. Grillo
8 FEB 2013
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Caro Apifo, ma certo che il tuo problema si può risolvere! Se ti metti in contatto con un professionista della tua città comincerai a vedere le cose da una prospettiva differente ed imparerai a saper reagire di fronte alle difficoltà. Puoi rivolgerti direttamente al tuo medico di base per avere qualche nominativo e dritta oppure utilizzare questo stesso portale per rintracciare i professionisti che operano nella tua zona. Hai fatto la cosa giusta a scriverci. Facci sapere quando inizierai il tuo percorso.... Un caro saluto. Dott.ssa S.Orlandini, Torino
8 FEB 2013
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L'introversione la si può mitigare e correggere con un'adeguato lavoro sull'autostima e sull'interrompere quei meccanismi difensivi che ti portano ad isolarti. Evita di scoraggiarti e fai bene ad andare presso uno psicologo che ti aiuti in ciò. Sappi che parecchi noti cantanti e artisti all'inizio della loro carriera erano timidi e introversi e dopo pian pianino sono diventati degli animali da palco! In bocca al lupo. Dr. Di Carlo Stefano psicologo-psicoterapeuta a Bolzano,Trento,Verona.
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8 FEB 2013
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Egregio signore Apifo,
vari sono gli approcci terapeutici comunque tutti orientati a dare maggior serenità alla persona sofferente. L'impostazione cognitivo comportamentale si occupa prevalentemnete di sopprimere comportamenti disfunzionali come ad esempio l'introversione, tramite strategie mirate, dopo ovviamente opportuna valutazione per capire il problema
dr paolo zucconi, sessuologo e psicoterapeuta comportamentale a udine
8 FEB 2013
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Gentile Apifo,
la situazione che vivi ora e che probabilmente si protrae da tempo dev'essere diventata davvero insostenibile per farti pensare di non avere via d'uscita. L'idea di rivolgerti ad uno psicologo credo sia la strada migliore, anche perchè sei giovane e hai tutte le possibilità per comprendere le ragioni profonde dei tuoi atteggiamenti e comportamenti, per poterli affrontare e modificare, e per raggiungere un equilibrio migliore e una maggiore serenità. Se lo desideri e se non sei troppo distante da Milano, sono a tua disposizione per incontrarti di persona e provare a capire insieme come aiutarti. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
8 FEB 2013
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caro Apifo
la timidezza è un tratto temperamentale ma con una matrice fortemente relazionale. In pratica una persona molto timida, come potrebbe essere il tuo caso, si sente fortemente in imbarazzo nel comunicare e/o interagire con gli altri e alla base di questo potrebbero esserci problemi di autostima, che riguardano le aspettative dello stare in relazione con l'altro, magari facendo fantasie di essere criticato, preso in giro, non compreso, rifiutato e così via dicendo. Detto questo sarebbe importante che tu intraprendessi una psicoterapia, per comprendere cosa c'è alla base e all'origine della tua introversione e per riuscire a gestirla e a conviverci senza esserne sopraffatto come invece mi sembra stia accadendo. Se sei di Roma mi puoi contattare ti ascolterò molto volentieri.
Un caro saluto
8 FEB 2013
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Buongiorno gentile ragazzo,
sarebbe importante valutare se la sua è introversione come lato del carattere o anche mancanza di abilità sociali in quanto Lei ne riporta l’origine fin da quando era piccolo. Per abilità sociali si intende tutta quella serie di comportamenti appresi volti verso un obbiettivo sociale, come intrattenersi con i coetanei con la disinvoltura tipica di chi ha condiviso fin da bambino giochi, divertimenti, situazioni conflittuali e che hanno portato ad acquisire modalità relazionali variegate utili e significative per l’individuo adulto. Del resto, l’introversione come lato del carattere può determinare nella persona (e soprattutto in questa società così “social”, veloce, appariscente) stati di frustrazione e sofferenza profonda in quanto la sensibilità e l’attenzione per i propri e gli altrui stati emozionali viene contrastata dalla fretta di relazioni parziali.
Non si abbatta e cerchi aiuto con uno psicologo psicoterapeuta della sua città. Può fare moltissimo per migliorarsi, scoprirsi nei suoi lati comunicativi che stanno sopiti nel profondo di sé, e apprendere – vista la sua giovane età e la sua motivazione – abilità sociali mancanti. Se vuole ed è di Roma, resto a disposizione per ulteriori delucidazioni.
Cordialmente
8 FEB 2013
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Caro Apifo, innanzi tutto ricorda che sei un adolescente e come tale devi ancora formarti caratterialmente in modo totale, per cui non drammatizzare troppo la tua situazione e non dare troppo colpa allo studio, il quale non ha mai fatto male ma al contrario, è anche vero che solo lo studio non basta ma è importante crearsi altri spazi e in questo sei libero di scegliere ciò che più ti piace.
Per quanto riguarda l'idea dello psicologo è molto importante che tu la intraprenda, infatti potrà aiutarti a capire meglio chi sei e chi vuoi diventare da grande!
Un grande in bocca al lupo!
8 FEB 2013
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Caro diciannovenne,
il tuo disagio è molto comune, ma la tua ultima frase "ho pensato di suicidarmi" denota una ferita profonda ed una grande sofferenza, cui è opportuno che tu ponga rimedio al più presto consultando uno psicologo.
Ti ripeto il tuo disagio è comune non solo tra i giovani ma anche tra le persone adulte, in cui la problematica si è consolidata nel tempo. Nel tuo caso la giovane età e la chiarezza che hai del disagio ti avvantaggiano nell'approccio terapeutico, permettendoti di ottenere buoni risultati.
Un saluto
Dott.ssa Cristina Mencacci