Fin dalla tenera eta, ho assistito ad atti di violenza. Mia padre era un alcolizzato, depresso e mia madre é una persona con bassa autostima. Da piccola sentivo urla, grida, porte sbattute, insulti e sputi in faccia. Già a 7 anni avevo escogitato di registrare un audio per inviarlo ai carabinieri. Verso gli 11 anni volevo dirlo ai miei compagni ed insegnanti ma sono stata bloccata da mia mamma e mia zia. All'inizio ho cercato una soluzione che includesse tutti poi invece ho cercato di trovare un po di serenita da sola. Ho iniziato ad ascoltare musica nella mia stanza ed andare dalla mia compagna di classe. Poi mia mamma mi ha obbligato a tornare a casa e mi ha impedito di tornarci. Negli anni precedenti ho subito atti di bullismo, quando si é interessata mia mamma le cose sono peggiorate( ha chiamato la mamma del bullo).Io avevo detto che la mia situazione sarebbe peggiorata.
Quando mi sono fidanzata, ho presentato il mio ragazzo e il suo primo commento fattomi dopo l'incontro, ma il tuo ragazzo é basso. Oltre un'adolescenza fatta di frasi: sei piena di rabbia, non essere gelosa, assomigli a tuo padre, sei sicura che superi gli esami di maturità ? ed ogni volta che svolgevo un'attività mi svalutava. Adesso sono stanca di stare sempre dopo i bisogni di mia madre. La cosa brutta sono tornata a casa di mia madre, cosa fare?
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8 NOV 2017
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Gentile Antoj,
pur essendo stata sfortunata nel vivere la tua infanzia in un contesto familiare fortemente sfavorevole, da un altro lato sei stata fortunata ad avere fin da piccola buone risorse naturali di resilienza che ti hanno in parte protetta e aiutata.
Attualmente, dovendo stare ancora nello stesso contesto per causa di forza maggiore, potresti rafforzare questa tua capacità di adattamento tramite un percorso di psicoterapia in attesa di poter raggiungere una futura autonomia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Antoj, quello che scrive mostra una situazione di grande sofferenza da cui lei cerca da tempo di sfuggire.
Le sue buone risorse l'hanno protetta in qualche modo e aiutata a non sentirsi sopraffatta dal clima di violenza e scarso nutrimento affettivo in cui si è trovata a crescere.
Probabilmente questa sua richiesta assomiglia a
tutti i metodi che escogitava sin da bambina per trovare qualcuno che potesse aiutarla a uscire da casa sua.
Il ritorno alla convivenza con sua madre ripropone l'urgenza di cercare una soluzione.
Credo che un aiuto psicologico potrebbe sostenerla in questa sua ricerca di autonomia.
Le auguro di trovare la persona giusta che l'aiuti in questo suo percorso di crescita.
7 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Antoj, la sua situazione è stata ed è veramente difficile e dolorosa. Ci sono comunque elementi che fanno pensare ad una grande forza d'animo da parte sua e uno spirito di iniziativa che l'ha preservata dal cadere nella spirale della depressione. Mi permetto di consigliare un percorso di sostegno psicologico che le permetta di scollegare i vissuti di inadeguatezza che le trasmette la, sua famiglia dal suo vivere quotidiano. Se in questo momento si trova a vivere di nuovo in famiglia credo che sia importante per lei poter rinforzare le sue potenzialità in modo che le parole di sua madre non abbiano più presa su di lei e possa coltivare la sua indipendenza emotiva. Un grande in bocca al lupo
Paola Gambini