Indecisa se intraprendere o meno un percorso psicoterapeutico.
Salve, ho quasi 20 anni ed è da due anni circa che la mia salute mentale è gradualmente peggiorata, fino ad arrivare al punto di rottura, quest'anno, dove ho toccato i minimi storici. Ho perso interesse nelle cose che mi piacevano e che mi facevano stare bene, non riesco a studiare se non sotto pressione, mi sento abbandonata a me stessa senza alcuna ambizione e mi sento tremendamente sola pur essendo consapevole di avere persone accanto a me che mi vogliono bene. Ho come la sensazione di annoiare le persone ed essere un peso, ma allo stesso tempo ho un attaccamento quasi morboso con alcuni. Certe volte rientro invece in un mood di apatia totale in cui mi isolo da tutto e tutti.
Ho continui sbalzi d'umore che mi rendono insopportabile, spesso arrabbiata senza motivo, altre volte triste, altre ancora al massimo della mia energia tutto nel giro di un giorno solo, il più delle volte. Non mi riconosco più, sembra che la me del passato e la me di adesso siano persone differenti, certe volte mi guardo allo specchio e non mi riconosco nemmeno. Ho notato anche di essere sensibile a delle sorta di "trigger" molto casuali che certe volte mi fanno venire delle specie di attacchi di panico, in cui non riesco a respirare bene e sento un senso di pressione nel petto, ma durano massimo un minuto.
Tuttavia, tendo a minimizzare i miei problemi credendo di non avere bisogno di aiuto, pensando che ci sono persone che hanno problemi molto più gravi dei miei, che sto esagerando, che sono cose che passeranno e che è una spesa economica non indifferente, ma sento in cuor mio che adesso ho bisogno di voltare pagina.
Cosa sarebbe meglio fare?