Importante difficoltà nel portare mia figlia alla scuola dell'infanzia

Inviata da Antonia · 19 dic 2024 Psicologia infantile

Buonasera,
Invio la presente poiché mia figlia di tre anni (compierà 4 anni a febbraio) ha iniziato a settembre l'inserimento in una scuola dell'infanzia.
Premetto che ha frequentato tre anni di nido precedentemente raggiungendo un buon livello di autonomia e sana integrazione nel contesto e gruppo dei pari. A settembre è stato iniziato l'inserimento ma dopo tre mesi fatica sempre di più nel poter andare a scuola; se dapprima reazioni importanti si verificavano, non sempre, una volta arrivate a scuola, ad oggi si verificano già dalla mattina appena sveglia con importanti crisi di pianto e reazione delle volte oppositive. Tutte queste, credo, siano reazioni sicuramente molti importanti per una bambina che invece non ha mai mostrato difficoltà di questo tipo. Aggiungo che non ha problemi nel separarsi da me (mamma) e nemmeno dal papà. La problematica, a questi livelli, si presenta unicamente nel contesto scuola il quale è sicuramente molto grande, delle volte temo confusionario e, da quanto osservato, temo ci sia una distanza importante rispetto alle insegnanti dalle quali invece lei chiederebbe maggiore accoglienza. In questi giorni ci ha chiesto di poter cambiare scuola. Al di là della sua domanda, stiamo realmente valutando l'ipotesi (nonostante io abbia più volte parlato con le insegnanti e non mancherò nel farlo di nuovo) di cambiare istituto scolastico. Vi ringrazio per la vostra gentile attenzione.

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Miglior risposta 20 DIC 2024

Cara Antonia, le reazioni di sua figlia potrebbero essere legate a diversi fattori, tra cui un possibile senso di smarrimento o ansia legata all’ambiente scolastico. È importante considerare che, anche se ha mostrato autonomia e adattamento nel nido, la scuola dell’infanzia è un ambiente molto diverso, più ampio e meno strutturato, che potrebbe farla sentire sopraffatta, specialmente se percepisce una distanza emotiva dalle insegnanti o un ambiente confusionario. L’aumento delle crisi di pianto e la richiesta di cambiare scuola potrebbero indicare una difficoltà a trovare il proprio equilibrio emotivo in un contesto che sembra non soddisfare i suoi bisogni affettivi o di sicurezza. La scuola è un luogo di socializzazione e apprendimento, ma può anche essere fonte di ansia se percepita come troppo complessa o priva di un sufficiente supporto emotivo. Un confronto più approfondito con le insegnanti potrebbe essere utile, così come monitorare se ci sono cambiamenti nel comportamento di sua figlia in altre situazioni sociali, per capire meglio se il problema è legato esclusivamente alla scuola o se si estende ad altri ambiti. In alcuni casi, potrebbe essere utile provare a ridurre gradualmente le sue esperienze scolastiche, aumentando la familiarità con l’ambiente attraverso visite o incontri con le insegnanti, per renderlo meno minaccioso. Se la situazione non migliora, cambiare scuola potrebbe essere una soluzione, ma è importante anche verificare se il nuovo ambiente risponde meglio ai suoi bisogni emotivi. Sarebbe utile continuare a monitorare i suoi segnali e lavorare su una comunicazione aperta con le educatrici, magari coinvolgendo anche uno specialista per aiutare sua figlia ad affrontare questa fase di adattamento.
Le auguro il meglio, cordialmente,
Dott.ssa Velia Morati

Dott.ssa Velia Morati Psicologo a Nocera Inferiore

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21 DIC 2024

Cara Antonia,
Il passaggio alla scuola dell'infanzia è effettivamente un momento molto delicato, soprattutto per i bambini dell'età di sua figlia. Ha fatto bene a parlarne con le maestre, e se ha ancora dubbi o perplessità, è importante che continui a confrontarsi con loro. L'inserimento è un processo che può richiedere diversi mesi, a volte anche fino a cinque mesi per alcuni bambini. Le consiglio di darsi ancora un po' di tempo e valutare insieme alle insegnanti la possibilità di un inserimento più graduale, iniziando con alcune ore al giorno e aumentando progressivamente, tenendo conto dei bisogni della bambina. Ogni bambino ha una sua storia e caratteristiche uniche, per cui è fondamentale un continuo confronto per trovare la soluzione più adatta a sua figlia. La scuola dell'infanzia è un mondo del tutto nuovo e, con il giusto supporto, le auguro che sua figlia potrà affrontarlo sempre con maggiore serenità.

Se ha bisogno di una consulenza in presenza oppure online, come psicologa clinica dello sviluppo e psicologa scolastica, le do la mia disponibilità.

Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Ceccotti

Dott.ssa Francesca Ceccotti Psicologo a Verona

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20 DIC 2024

Cara Antonia,
la situazione sembra che le sia già molto chiara, le chiedo quale è il dubbio che la muove e il tipo di conferma che qui sta cercando?

Da quello che scrive, sembra che lei abbia già un'ottima consapevolezza circa la situazione e come la stia gestendo al meglio, ponendovi domande e parlando con le maestre.
Nelle scuole dell'infanzia non sempre il bambino trova un ambiente adatto a sè e per fortuna che vostra figlia questo ve lo sta comunicando. Vi può aiutare comprendere come state voi in relazione alla sua scuola. chiedervi ad esempio che sensazione dà a voi entrare nell'ambiente scuola, come vi sentite rispetto alle maestre (accolti? ascoltati? aiutati o liquidati?) capire meglio le modalità che vengono usate a scuola e che già avete comunque percepito non essere in linea con le esigenze di vostra figlia (le maestre obbligano? usano sedie del pensiero o altre forme seppur velate di punizione/isolamento? negano l'abbraccio a un bambino che ne ha bisogno?).
Chiedetevi quali sono le caratteristiche che vi aspettate da una scuola che accoglie vostra figlia e poi cercatela, anche se vi costerà impegno nel magari portarla più distante, o a pagamento; tirate fuori i vostri dubbi nel restare e nel cambiare scuola ma non abbiate paura di fare il passo nel momento in cui sentite che è necessario.
Naturalmente attraverso un colloquio individuale potrebbero emergere eventuali altri fattori che riguardano magari il vissuto vostro di genitori/gli eventi familiari che potrebbero magari incidere nel comportamento della bambina.

Sono certa che farete la scelta giusta per lei e per voi!

dr.ssa Francesca Dal Balcon

Dott.ssa Francesca Dal Balcon Psicologo a Thiene

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20 DIC 2024

Comprendo la tua preoccupazione e la difficoltà che stai vivendo. È normale che un cambiamento come l'inserimento alla scuola dell'infanzia possa generare delle resistenze nei bambini, anche se hanno frequentato il nido.

Analizziamo insieme la situazione:

- Reazioni intense: le crisi di pianto al mattino e le reazioni oppositive sono segnali chiari di un disagio profondo.
- Contesto scolastico: la tua descrizione di una scuola grande e a volte confusionaria, unita alla percezione di una distanza emotiva con le insegnanti, potrebbe essere alla base del suo malessere.
- Desiderio di cambiare: il fatto che tua figlia abbia espresso il desiderio di cambiare scuola è un segnale molto forte. I bambini, anche se piccoli, hanno una grande intuizione e spesso sanno ciò di cui hanno bisogno.

Cosa puoi fare:

- Parla nuovamente con le insegnanti: esprimi chiaramente le tue preoccupazioni e chiedi loro di osservare attentamente tua figlia durante la giornata per capire meglio le cause del suo disagio. Potresti proporre un incontro con la psicologa della scuola, se è presente, per una valutazione più approfondita.
- Valuta il cambio di scuola: se dopo aver parlato con le insegnanti la situazione non migliora, il cambio di scuola potrebbe essere una soluzione da prendere in considerazione. Cerca una scuola più piccola, con un ambiente più familiare e con insegnanti che pongano particolare attenzione all'accoglienza e all'affettività.
- Sostieni tua figlia: nel frattempo, è fondamentale che tu continui a sostenere tua figlia. Parlane con lei con calma, rassicurala e falle capire che la ami e che sei sempre al suo fianco. Potresti leggere insieme dei libri che parlano di bambini che iniziano la scuola per aiutarla a elaborare le sue emozioni.
- Consulta un professionista: se il disagio di tua figlia persiste, potrebbe essere utile consultare un pediatra o uno psicologo dell'infanzia. Loro potranno fornirti ulteriori consigli e strumenti per aiutarti a superare questo momento difficile.

Considerazioni importanti:

- Tempo: ricorda che l'adattamento alla scuola dell'infanzia richiede tempo. Non aspettarti che tua figlia si senta subito a suo agio.
- Collaborazione: la collaborazione tra te, le insegnanti e, eventualmente, un professionista è fondamentale per trovare la soluzione migliore per tua figlia.
- Ascolta tua figlia: i bambini sono dei grandi comunicatori, anche se a volte usano un linguaggio diverso dal nostro. Osserva attentamente i suoi comportamenti e ascolta ciò che cerca di dirti.

In conclusione:

La situazione che stai vivendo è sicuramente difficile, ma con pazienza, comprensione e il giusto supporto, tua figlia riuscirà a superare questo momento e a sentirsi felice a scuola.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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20 DIC 2024

Capisco quanto la situazione che sta vivendo con sua figlia possa essere fonte di preoccupazione. Il passaggio dalla sicurezza e intimità del nido a una scuola dell’infanzia più grande e, forse, meno accogliente è un cambiamento significativo, che può mettere alla prova anche una bambina ben inserita come la sua.

Ecco alcuni punti di riflessione e suggerimenti utili:

1. Analisi delle cause

Ambiente scolastico: Da quanto descritto, l'ambiente potrebbe essere percepito da sua figlia come troppo vasto, caotico o impersonale. Bambini che si sentono al sicuro con figure adulte empatiche possono manifestare disagio se percepiscono una distanza emotiva.

Fattore relazionale: Se manca un rapporto di fiducia e sicurezza con le insegnanti, è probabile che sua figlia fatichi ad adattarsi. Potrebbe sentirsi invisibile o poco supportata nei momenti di difficoltà.

Tempi di adattamento: Ogni bambino ha i suoi tempi. Tre mesi sono un periodo significativo, ma non necessariamente sufficiente per ambientarsi, soprattutto in un contesto meno accogliente rispetto al nido.


2. Valutare un cambio di scuola

Il cambio di istituto può essere un’opzione valida, ma va valutato con attenzione. Prima di intraprendere questo passo, è importante:

Raccogliere informazioni: Visitare altre scuole e capire se possono offrire un contesto più accogliente e adatto alla personalità di sua figlia.

Coinvolgere sua figlia: Farle percepire che la sua opinione è importante, ma evitare di trasmetterle l’idea che il cambio sia una "soluzione magica".

Considerare il timing: Cambiare scuola potrebbe essere utile, ma anche stressante. Una transizione a metà anno richiede un adattamento supplementare.



3. Intervento nel contesto attuale

Dialogo con le insegnanti: Continuare a confrontarsi con loro per capire meglio la loro prospettiva, ma anche per suggerire strategie che potrebbero aiutare sua figlia (ad esempio, maggiore attenzione individuale o attività che favoriscano il senso di appartenenza).

Routine e preparazione: Rafforzare una routine mattutina rassicurante e prevedibile, magari includendo un oggetto transizionale che possa portare a scuola.

Osservazioni indirette: Se possibile, assistere a momenti della giornata scolastica (ad esempio, durante l'accoglienza o le uscite) per osservare dinamiche e individuare eventuali criticità.


4. Supporto emotivo

Parlare con sua figlia dei suoi sentimenti, senza minimizzarli, ma anche senza caricare troppo la situazione di aspettative o ansie.

Promuovere giochi o attività che possano simulare l’esperienza scolastica, aiutandola a elaborare le emozioni.


Se la situazione non dovesse migliorare, il cambio di scuola potrebbe rivelarsi la scelta più adatta. È importante agire in modo sereno, trasmettendo fiducia e sicurezza a sua figlia.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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20 DIC 2024

Cara Antonia, innanzitutto, ti ringrazio per aver condiviso così apertamente la situazione che sta vivendo tua figlia. La fase di inserimento nella scuola dell’infanzia è sempre un momento delicato, e le difficoltà che stai descrivendo sembrano riflettere una risposta emotiva significativa, che merita attenzione. In base a quanto descrivi, potrebbe essere utile approfondire se ci sono elementi legati alla struttura scolastica o al gruppo di pari che possano generare insicurezze o stress. La percezione di un ambiente "grande" o "confusionario", come dici tu, può effettivamente influire sulla serenità di una bambina della sua età, soprattutto se non riesce a trovare un punto di riferimento emotivo stabile nelle figure adulte, come le insegnanti.
Ti suggerirei di continuare il dialogo con le maestre, magari esplorando insieme eventuali modifiche nel tipo di accoglienza o nell’approccio pedagogico che potrebbero rendere l’ambiente più rassicurante per tua figlia. Allo stesso tempo, potrebbe essere utile monitorare come si comporta anche al di fuori della scuola, per escludere eventuali difficoltà emotive o relazionali che potrebbero influire sul suo benessere generale.
Rimango a disposizione per qualsiasi chiarimento o ulteriore supporto.

Un caro saluto,
Dott.ssa Amelia Melchionda

Dott.ssa Amelia Melchionda Psicologo a Gambettola

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20 DIC 2024

Buongiorno,
provate a capire prima quali sono le dinamiche a scuola cioè se si relaziona bene con i compagni e le maestre o se c'è qualcosa da segnalare da parte loro. Sono disponibile anche on line.
Dott.ssa Carmelina Proietto

Dott.ssa Proietto Carmelina Psicologo a Scandiano

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20 DIC 2024

Buongiorno, il cambio scuola è un'opzione ma una delle ultime dopo aver valutato attentamente la situazione. Risenta le ingannati e con atteggiamento collaborativo provi a individuare insieme a loro modalità che possano aiutarla nel distacco e durante la giornata. Se non fosse sufficiente chieda un confronto con uno psicologo infantile.

Saluti
Serena Costa

Dott.ssa Serena Costa Psicologo a Giovo

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