Il senso della mia esistenza
Salve scrivo perché ho autostima sotto le scarpe, mi sento una fallita, ho 32 anni, purtroppo non lavoro, ho una bimba di sei anni ma il suo papà la riconosciuta ma se ne lavato le mani, da quattro anni convivi con uomo che voglio bene ma che non amo, non sono felice con lui, e da poco ho iniziato una storia ( ancora non siamo andati a letto) con uomo sposato che lo conosciuto 5 anni fa. Con quest'uomo c'è sempre stato qualcosa che mi legasse a lui, lui non ha mai fatto mistero sull'attrazione verso me, io lo respingevo, lo trattavo male , non ci sentivamo più e poi ritornava a cercarmi per quanto non avessimo avuto mai una relazione, adesso non so cosa mi sia successo mi piace stare con lui, mi manca quando non ci vediamo, e la prima volta che ci siamo baciati per me stato come se lo avessi fatto da sempre, lui comunque è stato chiaro, sono attrazione, passione per lui e mi ripete sempre che non lascerà mai la moglie, cosa che non ho mai chiesto infatti non capisco perché me lo ripete di continuo, non cerco una convivenza, o una nuova convivenza. Sempre stata contraria ai tradimenti eppure adesso lo sto facendo , da una parte ho senso di colpa verso il mio compagno, dall'altra no , perché il mio compagno ha molte mancanze, ha dei debiti ,con agenzie di riscossione crediti sul collo, ma lui resta li senza far nulla tranne quando gli hanno bloccato il conto, gli ho detto ti aiuto ,lui con calma mi risponde che sono esagerata, e più di un anno che non abbiamo rapporti ha problemi di salute,gli dico fai controlli anche li sottovaluta tutto, amiche,ex , che mi avevano reso vita difficile calunniandomi perché non avevano il coraggio di affrontare lui se la prendevano con me,lui mai difesa ,sempre detto che devo cavarmela da sola. Nella mia vita ho sempre desiderato qualcuno che mi amasse con tutto il suo cuore ed io con lo stesso trasporto, ho avuto ed ho un vuoto incolmabile , ho un bisogno disperato di amore, di qualcuno che si prenda cura di me ,e non lottare sempre da sola. Delle volte non vedo un perché debba vivere, una persona come me,una fallita, una che non è stata in grado di trovare qualcuno che mi amasse da impazzire, fallita a non aver dato a mia figlia ragione di vita, una famiglia tradizionale, e un papà che l'amasse con tutto il cuore,certo la bambina come figura paterna vede il mio compagno ,ma non lo è e lei poi dovrà affrontare il perché il suo papà naturale non le sia rimasto accanto, senso di colpa che mi strazia, perché tutta colpa mia, se avessi capito chi era suo papà ma lo capito tardi anzi lo voluto capire dopo. Scusate se troppo lungo,con errori ortografici e con difficoltà nell'esprimermi . Cordiali Saluti.