Buonasera a tutti!
Vi scrivo in un orario che gia' dice tutto:Sabato sera alle 20:15.
E mentre sono tutti fuori a divertirsi o a prepararsi per il weekend io ho gia' cenato e mi appresto ad andare a letto.Fotocopia degli ultimi weekend della mia vita.
Ho da poco concluso una psicoterapia dopo 4 anni,psicoterapia cominciata su mia richiesta per episodi di aggressivita' che non mi facevano piu' riconoscere chi ero. Oltre a tanti altri problemi,perchè a posto non sono mai stata. Il risultato ottenuto con questa psicoterapia è che sono sicuramente piu' calma e non ho piu' rischiato di ammazzare nessuno con attacchi di rabbia o altro. Ma è come se qualcosa mi avesse svuotato dall'interno sempre di piu'. E ora sono l'emblema dell'apatia più' totale. Non faccio praticamente niente,la mia vita è totalmente inutile. Delle volte mi è anche difficile togliere una macchia dal pavimento,quindi sono in un stato in cui mi si sono anche attrassate talmente tante cose che vado in panico per tutto:ho una casa da denuncia,una situazione fisica pessima,non lavoro,non ho figli. Ho un compagno da oltre 10 anni che amo molto ma la nostra storia ha sempre avuto grossi problemi. Mi sveglio la mattina e sono completamente infelice,della mia vita odio tutto e mi vergogno di tutto e non so come posso andare avanti. Non so uscire da questa situazione di stallo perché fare qualsiasi cosa per me è complicato. La mia vita è stata un completo fallimento perché i problemi familiari ed i successivi miei problemi personali mi hanno impedito una normale crescita e ora,quasi a 40 anni,non ho niente. Non ho realizzato niente e mi vergogno di me stessa. C'è stato un tempo in cui la mia crescita è stata velocissima. La mia famiglia aveva fatto si che io crescessi in fretta quindi gia' ancora al liceo viaggiavo per lavoro etc. Ero la piu' evoluta di tutti i miei coetanei e volevo quello:carriera e lavoro. Tutto pur di sfuggire da quella casa. Ma poi qualcosa mi ha bloccata e poi questa psicoterapia mi ha svuotata. Mi domando:è possibile? Mi sento come un quadro che si sta deteriorando,sia fisicamente che internamente.
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29 MAR 2017
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Cara Vaniglia, se dici che la Tua psicoterapia è conclusa mi sembra voglia dire che così ha ritenuto anche il Tuo terapeuta. Non sò come si è svolta e secondo quale metodologia. Direi da quello che racconto che ha ottenuto i risultati che quella metodologia poteva ottenenere.
Ma è evidente che occorre un lavoro più intenso che possa scendere più in profondità. Ti suggerirei senz'altro di riprendere una nuova terapia intensiva ad orientamento psicodinamico. Come la terapia micropsicoanalitica. Se mi dici il luogo in cui vivi potrò darTi dei riferimenti.
Ha solo quarant'anni e una vita ancora davanti. Non Ti arrendere.
Con simpatia Dr. Marco Tartari, Asti
28 MAR 2017
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Ciao Vaniglia, forse le risposte alle sue domande le potrebbe trovare con la sua terapeuta, mi sembrano aspetti importanti ma non semplici da comprendere da soli o con persone che non la conoscono, come potremmo essere noi, in bocca al lupo!
28 MAR 2017
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Salve,
Dal modo in cui descrive la sua esperienza è evidente che sta attraversando un momento in cui tutto le sembra perdere colore, sbiadirsi mentre le sue energie vitali si affievoliscono. Chiaramente da come si descrive risalta che per lei è, in questo momento, difficile trovare senso a molte cose nella sua vita.
Più che porre l'accento su quanto già conosce bene, perchè lo vive ogni giorno sulla sua pelle, vorrei sottolineare che, sicuramente ha un' elevata consapevolezza di sè, e questo è un punto di forza, inoltre, ha una relazione che potrebbe rappresentare un punto di forza, nonostante le normali difficotà della vita di coppia.
Il mio nivito è, da un lato, a riprendere una terapia, magari provando una nuova esperienza con un nuovo terapeuta e la invito a cercare aiuto anche aprendosi con persone a lei care e che lei ritiene importanti nella sua vita, evitando di isolarsi e di passivizzarsi.
Dopo 4 anni di terapia, lei dice di sentirsi svuotata; a mio avviso questo potrebbe essere un effetto della terapia che ha portato alla luce aspetti che richiedono ulteriore lavoro. La invito, poi, a riflettere sul percorso effettuato cercando di trarne una sua personale opinione e porsi delle domande costruttive. A cosa le è servito? Cosa ha imparato? come ha deciso di chiudere la terapia e per quali ragioni?
Spero che questi stimoli possano esserle di aiuto per ritrovare un nuovo obiettivo e continuare ad aiutarsi,
28 MAR 2017
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Carissima, sarebbe il caso di capire cosa è accaduto prima di questo periodo cosi buio, prima, molto prima della psicoterapia. Scrive che già al liceo viaggiava per lavoro, che era la "più evoluta", in termini pratici, che significa? Vede, questo mi fa pensare che lei abbia avuto una giovinezza con molte responsabilità e aspettative, mi sbaglio? Se fosse come dico è probabile che qualcosa nella sua mente abbia detto: "basta!"
Perché non mi racconta qualcosa di quel periodo? Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca