Salve,
Sono fidanzata da poco più di due anni e il mio ragazzo ( ha 30 anni) odia il mio corpo, o almeno così mi fa pensare.
Lui è il classico ragazzo palestrato che ama fare l’alimentazione corretta (sempre) e prendersi cura del suo corpo andando in palestra ogni giorno. Io (19 anni) invece sono sempre stata un po’ cicciottella, a 16 anni pesavo 90 kg e ovviamente non piacendomi, decisi di mettermi a dieta riuscendo a perdere 20 kg in 2/3 mesi, piacevo a tutti perché esteticamente sono sempre stata bellissima quindi avevo l’autostima alle stelle. Dopo un’annetto inizió il Covid ed è inutile dire che ho ripreso tutti i chili dal primo all’ultimo e questa cosa mi buttò giù tantissimo. Nel frattempo conobbi il mio attuale fidanzato il quale si fidanzò con me, ovviamente io all’inizio la vivevo malissimo perché ero di nuovo cicciottella, infatti ero sempre con l’ansia di non piacergli quando invece a lui sembrava non importare minimamente questa cosa. Passò un anno e lui incominció a non desiderarmi più come prima, ogni cosa gliela dovevo chiedere io, dal fare l’amore ad un semplice bacio. Lui dice di essere innamorato di me e che non è vero che il mio fisico non gli piace, però sono sicura di non piacergli perché ogni volta che gli chiedo di fare l’amore mi evita…. Non so più come fare, piango sempre e sto continuamente male, mi sento brutta e non accettata… perché penso che lui dopo due anni e mezzo di relazione ancora non ha accettato il mio corpo nonostante dica di amarmi e soprattutto nonostante sappia quanto il mio fisico mi ha sempre fatta stare male.
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24 GIU 2022
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Gentile utente,
Possiamo sicuramente sostenere che la relazione descritta non ha una connotazione positiva ma al contrario genera un vissuto di profonda insoddisfazione s malessere.
A meno che non si e disposti ad un lavoro di coppia in modo da elaborare le dinamiche descritte, sarebbe opportuno lavorare individualmente sul bisogno di una relazione di questo tipo dove si viene offesi e minacciati nella propria integrità fisica e mentale
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
23 GIU 2022
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Gentile Alice, quello che sembra innanzitutto importante è che tu possa iniziare ad avere più sicurezza e capire da dove originano queste ferite che ti portano ad oscillare nel rapporto con te stessa ed il tuo corpo. Un percorso di psicoterapia ti potrebbe aiutare nel raggiungere questi obiettivi, prendersi cura di sé è il primo passo per recuperare l'autostima e porti con più sicurezza nei rapporti con gli altri.
Resto a disposizione
Cordiali saluti
Dott.ssa Valeria Mavilia
21 GIU 2022
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Buonasera Alice,
comprendo il disagio che sta vivendo e mi dispiace.
Il primo sguardo da cambiare forse è il suo rispetto a se stessa. La prima che deve stare bene nel suo corpo è lei. Afferma di non piacersi da quando ha recuperato peso. Per farsi voler bene occorre innanzitutto volersi bene: ogni decisione che prenderà verso questa direzione la avvicinerà alla meta tanto ambita: sentire l'amore dell'altro.
Se avverte difficoltà nel lavorare su disse sono a disposizione.
Le auguro il meglio!
Dott.ssa Oriana Parisi
21 GIU 2022
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Cara Alice, immagino il dolore di pensare e sentire di non essere desiderati dal proprio partner ma le rigiro una domanda che lei rivolgeva al suo ragazzo in quanto scritto: lei è riuscita ad accettare e amare il suo corpo? Forse è questa la vera sfida da affrontare e capire cosa il corpo racchiude e significhi per lei. Qualora volesse affrontare questi temi la aspetto per un incontro conoscitivo e per ora le auguro una buona giornata.
Dott.ssa Giada Alberti
Albo degli psicologi del Lazio N°27166
21 GIU 2022
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Cara Alice, amare una persona significa avere con lei una connessione profonda che va oltre il fisico. Amare è una connessione tra anime che risuonano della stessa musica. Oltre questo non c'è amore, ma un volersi bene, un aver bisogno dell'altro, aver piacere di stare con l'altro, essere innamorati ( o come si dice in una dolce luna di miele). Ma l'amare è altro.
L'autostima è fatta di tante cose, tutte le cose che sono fondamentali per definirci e permetterci di muoverci nella vita senza sentirsi a disagio. Se non curiamo questi aspetti dentro di noi saremo sempre legati al giudizio fuori che gli altri hanno di noi sulla base di quello che vedono o pensano di vedere.
Perciò , le consiglio di cominciare a pensare in questi termini e magare cominciare con alcuni testi sull'autostima e prendere confidenza con alcune cose, nonchè chiedere un aiuto ad uno psicologo che magari possa anche aiutarla in un percorso alimentare nel caso voglia farlo.
Un caro saluto e rimango a disposizione
dott.ssa Silvia Chiavacci
21 GIU 2022
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Salve Alice, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL