Buongiorno,
sono una ragazza di 25 anni. Da 8 mesi sto insieme al mio ragazzo, il quale ha 35 anni.
Scrivo perché da un paio di mesi a questa parte ho notato che il mio ragazzo ha dei continui tic.
Per me è abbastanza stressante il tutto dal punto di vista psicologico. Infatti, dal momento che ne sono venuta a conoscenza non posso più fare a meno di notarli in continuazione.
Sono veramente tanti: dallo "strofinare" la superficie di un ripiano con due dita della mano, allo schiocco della lingua. Per non parlare poi di quando siamo seduti, percepisco in continuazione il fatto che continua a muoversi: dallo stomaco che solleva ripetutamente, ai piedi che muove, allo schiocco delle dita.
E poi un'altra cosa che ho notato (e che fa in continuazione) con la mano si passa la maglia e i pantaloni come se fossero sporchi.
Il problema è che non so come dirgli tutto questo. Il tutto però mi spaventa un po', anche dal punto di vista di un possibile futuro insieme.
Esiste una cura per questo problema?
Grazie a tutti per la Vostra attenzione.
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6 DIC 2016
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Buongiorno gentile Evy,
dal suo racconto sembra emergere un suo disagio verso il fidanzato più che un disagio di lui. Ci dice che è venuta a conoscenza di questi comportamenti, significa che lui ne ha parlato con Lei? O è Lei che ha iniziato a sezionare ogni movimento involontario di lui? Sinceramente non mi sembrano dei tic che possono "nuocere" alla vostra relazione, sopratutto se per lui non sono un problema, ma creano disagio a Lei. Patologizzare comportamenti del proprio fidanzato potrebbe celare un suo problema di riconoscimento dell'altro per come egli semplicemente è. Anche Lei potrebbe avere agli occhi degli altri tic simili - che sono qui più comportamenti stereotipati involontari e dettati da una certa tensione - come toccarsi i capelli, guardarsi nelle vetrine, sistemarsi gli abiti, controllare ripetutamente il trucco, ecc. parlare di un futuro insieme dopo solo 8 mesi mi sembra prematuro, si chieda se è davvero innamorata di lui...
Spero di averle fornito degli spunti di riflessione
Saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
6 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Evy
oltre i tic mi sembra che si possano intravedere anche rituali compulsivi. Ad ogni modo, questi sintomi hanno origine ansiosa, dunque psicologica: avendone già sviluppati diversi, credo che il problema sia emerso già da tempo. Per il momento sconsiglierei l'uso di farmaci e mi rivolgerei ad uno psicoterapeuta (psicodinamico) il quale, dopo aver raccolto un'anamnesi e fatto le dovute valutazioni, potrà valutare la necessità o meno di un consulto psichiatrico. Solo l'analisi può agire sulle motivazioni profonde da cui originano i sintomi ansiosi.
Rimango a disposizione per eventuali chiarimenti
Cordialmente
6 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Evy,
I tic possono assere espressione di una forte ansia o stress.
Un percorso psicoterapeutico potrebbe aiutare a comprendere l'origine di questo comportamento e trovare delle soluzioni. Naturalmente solo il suo fidanzato puó scegliere se desidera intraprendere un percorso di questo tipo qualora lo ritenesse opportuno. Lei puó senz'altro sollevare la questione con delicatezza offrendo al suo ragazzo comprensione e appoggio rispetto a questo disagio.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
6 DIC 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Evy, i tic nascono in generale da una componente ansiosa, tuttavia è bene individuare se si tratta solo di una forma passeggiare o di una condizione cronica che perdura nel tempo.
Le posso suggerire un consulto psichiatrico per valutare la possibilità di assumere dei farmaci che tengano sotto controllo il sintomo, sarebbe buono inoltre associare un percorso terapeutico per indagare l'ansia che soggiace alla manifestazione fisica.
Va tuttavia considerato come il tuo fidanzato vive il disturbo e se a lui crea o meno un disagio.
Cordialmente
Dott.ssa Monia Crimaldi
Palermo