Buonasera.
Sono una donna di 45 anni, divorziata. Ho due figli. Il mio attuale compagno ha, a sua volta due figlie. Stiamo insieme da 5 anni e da 3 conviviamo. Abbiamo preso un appartamento abbastanza grande, comodo per tutti. I miei figli stanno quasi sempre con me, le sue figlie ci sono meno. Il mio compagno era molto affettuoso e carino con i miei figli, prima della convivenza. Appena è iniziata la convivenza è apparso subito evidente che era infastidito da alcune nostre abitudini, che ho provveduto subito a cambiare e a far cambiare ai miei figli per il bene di tutti. Ogni tentativo è stato initile:il mio compagno non li sopporta, li ignora completamente, non chiede loro neanche come stanno ed è chiara la sua insofferenza nei loro confronti. Ho affrontato con lui questo argomento più volte, anche da una specialità, ma non ha mai voluto fare alcun tentativo di cambiare le cose. Lui con le sue figlie è molto presente e molto affettuoso. Io non ho mai preteso lo stesso trattamento ma arrivare a ignorarli mi sembra troppo e ci soffro molto.
La psicoterapeuta non ha mai insistito su questo punto, perché nella terapia di coppia emergevano molti altri problemi ma io sento che sto per scoppiare perché, come madre, mi sento ferita.
Cosa posso fare?
Grazie
Luisa
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10 NOV 2022
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Lulu cara,
nel leggerti ho sentito una naturale comprensione empatica circa la difficile situazione che hai descritto, e che ha una profondità esistenziale notevole. Chiaramente il comportamento del tuo compagno non ti ferisce solamente come donna in relazione con lui, con cui hai e stai investendo una progettualità futura... ma in primis come mamma. Le risonanze nell'intimità dei vissuti materni sono sentimenti che non possono essere confinati e compresi nell'ottica della dinamica di coppia, anzi, io credo sia importante per te trovare uno spazio di ascolto solo tuo dove poter condividere, esprimere ed elaborare queste riflessioni cosicché nel dialogo con un terapeuta gentile e sensibile poter capire come agire e reagire a questa delicata situazione, magari comprendendo come comunicare tale tuo disagio a lui.
Io resto quì a te disponibile anche online.
Ti abbraccio, un caro saluto.
Dott.ssa G. Clarissa
10 NOV 2022
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Salve Lulù, non resta che affrontare la questionee dire al suo compagno ciò che ha scritto in questa lettera, dandosi il tempo per farlo. Il vivere insieme di due famiglie diverse, essendo la diversità data dai rispettivi figli che non si sono scelti come amici conviventi, non è cosa semplice. Certamente l’accettazione dei figli da parte del suo partner è imprescindibile e quindi di questo dovete parlare assolutamente voi partner. Una volta che queste cose sono chiarite, bisogna affrontare tutti insieme il discorso della convivenza nel rispetto delle reciproche differenze. Questa fase non è lineare, ma basterebbero poche regole per riconoscersi reciprocamente.
Dott. Pietro Salemme
10 NOV 2022
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Cara Lulù, se da come dici state affrontando un percorso di terapia di coppia ed oltre a questo ci sono molti altri problemi, l'unica possibilità che potete darvi è quella di continuare il percorso di coppia per risolvere i problemi che avete. Siccome le priorità si decidono insieme nelle sedute, puoi far valere il tuo bisogno e pretendere che questo problema sia uno di quelli da affrontare per primi.
