I ragazzi non mi notano

Inviata da Annainstallo · 20 ott 2020

Gentili Psicologi, ho scoperto da poco questo sito e perciò intendo sottoporvi una questione ( per me senza soluzione) che mi affligge da anni: a ormai ventitré anni non ho mai avuto un ragazzo, mai ricevuto un bacio o una parola di gentile interessamento da parte del sesso opposto. È dalle scuole medie che le altre ragazze/conoscenti/amiche vengono approcciate dai ragazzi, mentre io sembro essere esclusa da quel gioco chiamato amore ( vivendo tutto ciò con notevole sofferenza). Nel mio percorso scolastico/amicale ho avuto a che fare con molti ragazzi, ma a nessuno sono mai interessata. Allora ho iniziato a scandagliare ogni centimetro del mio corpo e del viso e spesso mi ritrovo a piangere, mi sento sbagliata,difettosa,irrimediabilmente brutta ( anche se non pensavo di essere tale, ma evidentemente è così dato che nessuno mi apprezza ) . Vorrei domandarvi se quindi esistono alcune “strategie” psicologiche per accettare che tanto non potrò mai piacere a nessuno e vivere serena nonostante ciò ( sembra proprio che nessuno mi noti o mi guardi). Grazie a chi mi leggerà

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Miglior risposta 20 OTT 2020

Carissima, più che lavorare su se stessa per accettare che le cose stiano così e che nessuno possa cambiarle, potrebbe, invece, lavorare su se stessa per migliorare l'immagine che negli anni si è costruita di Lei. Questo la porterebbe ad osservarsi diversamente e anche ad agire con più sicurezza, riscoprendo in se stessa risorse da utilizzare nel relazionarsi al mondo esterno, e al sesso opposto. E' comprensibile alla Sua età desiderare accanto a sé qualcuno, con cui costruire una relazione stabile e mediante cui realizzarsi. Ma, nel frattempo, si concentri su se stessa, su ciò che può diventare, sentendosi in pace con se stessa. Quando si sentirà in armonia con se stessa - e con il Suo aspetto, che al momento, vede in maniera negativa, ma mi sento di dirLe che è necessario modificare i Suoi pensieri a riguardo per sentirsi bene- sarà anche più facile approcciarsi all'esterno, con le giuste "strategie", come le definisce Lei.
Per questo Le consiglio un sostegno psicologico in grado di guidarLa nel miglioramento e nella riflessione di sé, per raggiungere il Suo benessere individuale e relazionale.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.

Dr.ssa Amanda D'Ambra Psicologo a Torino

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27 OTT 2020

Gentile Anna,
mi accomuno alle risposte date precedentemente dai colleghi.
Molto spesso gli altri ci percepiscono in base all'immagine che diamo di noi stessi. Se lei pensa di essere sempre stata esclusa dal gioco dell'amore, di non essere mai stata apprezzata, probabilmente la sua comunicazione verbale e gestuale, tenderà a rinforzare le modalità in cui si rapporto agli altri, come una sorta di meccanismo di difesa ormai automatico.
Un percorso di sostegno psicologico le può permettere di capire da dove derivano tali resistenze e come attivare dinamiche che le permettano " di rischiare" investimenti affettivi.
Non si scoraggi!!
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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27 OTT 2020

Cara Anna, è difficile fornirti una soluzione rapida e immediata avendo solo queste informazioni. Per rispondere alla tua domanda, però, credo fermamente che intraprendere un percorso psicologico potrebbe aiutarti in primis a definire i tuoi obiettivi. Hai già messo in atto tutte le strategie possibili o c’è ancora qualcosa che puoi fare prima di rassegnarti all’accettare il fatto di non piacere? Inoltre, non sempre è facile interpretare i segnali altrui, un percorso psicologico potrebbe evidenziare le modalità comunicative meno efficaci e potenziarle. Il primo passo l’hai già fatto. Un abbraccio,
Elena Dall’Olio

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21 OTT 2020

Buongiorno. Emergono alcune convinzioni peculiari, ad esempio il fatto che debba essere per forza un ragazzo ad approcciarsi a Lei e non viceversa, o il fatto che a 23 anni "ormai" è destinata a restare sola e a non piacere a nessuno. Quando si osserva per ore e piange, il sentimento è quello della chiusura di futuro: non ci sono possibilità ne speranze, e percepisce una difettualità ontologica, irreversibile, e questo comporta che l'unico modo sia accettare e si proietta in un domani "senza amore" (che Lei lega per qualche motivo all'aspetto fisico!). Forse si dovrebbe partire dalla sensazione di non essere vista, che La porta a sentir-si brutta e sbagliata, e cominciare a comprendere come e perchè lo sguardo dell'Altro abbia il potere di definirLa a tal punto: quanto potere che concede! L'assunzione di responsabilità e proprietà della Sua vita e della Sua traiettoria esistenziale (anche affettiva) passa anche da qui. Contatti un terapeuta e inizi un percorso. Cordialità. DP

Dott. Daniel Michael Portolani Psicologo a Brescia

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21 OTT 2020

Buongiorno,
Bellezza e seduzione non sempre vanno insieme. Gli atteggiamenti che attraggono il sesso opposto derivano dalla convinzione di poter piacere. Ci sono infatti delle persone che non sono belle, ma piacciono! Lei poi ci dice che non si pensa brutta, ma forse non è convinta di poter piacere e non si lancia nel ‘gioco chiamato amore’ ( mi è piaciuta la sua definizione).
Alcuni colloqui con una psicoterapeuta potrebbero aiutarla a perdere qualche difesa inconscia mei confronti del ‘gioco’ e potrebbe sentirsi libera di attrarre. Non dico nulla per il momento sull’idea di rassegnarsi perché penso che questo sia compito da svolgere nei colloqui di persona.
Giuliana Gibellini

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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21 OTT 2020

Gentile Anna,
al di là del fatto che potrebbe essere più bella di quello che crede per quanto ne sappiamo, diceva qualcuno tanto tempo fa che la bellezza è nell'occhio di chi guarda. Intanto, la persona di qualsiasi grado di bellezza può aumentare molto il proprio fascino se è sicura di sé, ha maggiore consapevolezza dei propri punti di forza, e sa mettere a proprio agio gli altri. I ragazzi potrebbero essere attirati inizialmente di più dalla bellezza esteriore, ma desiderare di continuare a stare in compagnia della persona che li fa stare bene a prescindere, e questo può essere molto più seducente.
Potrebbe essere utile lavorare sulla propria sicurezza in se stessa, che indirettamente può aiutarla a migliorare il modo in cui interagisce con gli altri. Le strategie psicologiche di cui parla sono forse quelle da applicare intanto a se stessa per migliorare l'immagine che ha di sé, che possono facilitare un modo di fare nello stare con gli altri che renda merito alle sue virtù, che altrimenti sarebbero meno visibili (nulla vieta poi di rispolverare anche gli elementi dell'arte seduttiva femminile).
Potrebbe quindi cercare un supporto in questo suo percorso di crescita, in questo suo "viaggio di scoperta", e per spostare il focus da ciò che non le piace di lei a quello che le piace, al come rendere più piacevole lo stare con gli altri (e per gli altri lo stare insieme a lei), riscoprendo e sviluppando le sue virtù e risorse.
Le faccio tanti auguri.
Dott. Giovanni Iacoviello

Dott. Giovanni Iacoviello Psicologo a Bergamo

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21 OTT 2020

Cara Anna, il primo passo verso un cambiamento di rotta l’hai fatto chiedendo aiuto.
Da tempo stai vivendo una situazione di malessere che finalmente vuoi affrontare per stare meglio.
La convinzione e percezione di essere brutte, sbagliate, ignorate o altro provoca nella persona, anche inconsapevolmente, l’adozione di comportamenti che confermano ciò che pensa di se’. Di conseguenza gli altri si adattano alla sua visione.
Se entri in un luogo con la faccia seria e imbronciata, anche gli altri lo saranno e viceversa, se saluti sorridendo ti risponderanno con un sorriso. (Neuroni specchio)
Questa è già una piccola strategia che potresti provare a mettere in pratica.
Sicuramente qualche “dritta” psicologica ti potrebbe aiutare ad andare avanti nel tuo cammino di crescita personale.
Un abbraccio
Dott.ssa Roberta Sossai
Psicologa clinica

Dott.ssa Sossai Roberta Psicologo a Pordenone

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