Ho un tratto di personalità narcisista: come posso smettere di stare male?

Buongiorno,

Personalmente consiglio sempre, anche ai miei pazienti, di evitare di “appiccicarsi” etichette sulla fronte, qualsiasi esse siano.
Il tema del narciso e della vittima, della dipendenza affettiva in generale, è al centro dell’attenzione mediatica in questo periodo storico e la tendenza è sempre quella a sottolineare il ruolo negativo del narcisista e quello del dipendente, sottomesso e senza difese.
Tutto questo, purtroppo, è ciò che di più distante ci sia dalla realtà: le dinamiche di un rapporto sono sempre mantenute da entrambe le parti. Non inoltre detto che avere dei “tratti” di personalità di un certo tipo, significa avere una personalità patologica! Sono cose totalmente differenti!
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista per cercare di comprendere meglio il suo modo di stare nel mondo e con gli altri, principalmente per se, e vedrà che di conseguenza imparerà ad assumere anche un parere maggiormente critico e meno giudicante rispetto a se.
Il messaggio che spero di essere riuscita a trasmetterle è quello di una maggiore normalizzazione di un modo di essere, spurio dalla necessità di dover per forza dare un nome e un etichetta patologizzante.

Saluti

Mara Schiavi
Psicologa Psicoterapeuta

Buongiorno. Sono il dr. Massimiliano Castelvedere, sono uno psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e lavoro a Brescia. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Qualora lei fosse una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che potrei darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato.

Gentile ragazza,
diagnosticare il narcisismo "covert" tramite un test di personalità è alquanto riduttivo e non è paragonabile ad una diagnosi clinica derivante da una attività di psicoterapia che ha appunto contemporaneamente anche una finalità terapeutica.
E' da apprezzare però la sua curiosità introspettiva e il suo desiderio di crescita personale che è ostacolato da insicurezza, senso di solitudine e basso livello di autostima, caratteristiche che mal si conciliano con l'Io grandioso del narcisista.
Pertanto, più che tentare di documentarsi su Internet in merito al suo (forse) più presunto che reale disturbo narcisistico, le suggerirei di intraprendere un valido percorso di psicoterapia con un professionista qualificato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Al di là dell'etichetta diagnostica, ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Buongiorno Flowergirl,

al di là di una possibile diagnosi di narcisismo, penso sia una grande risorsa la sua capacità di mettersi in discussione per crescere, lavorando su di sé e cambiando ciò che le crea disagio.

Detto questo, penso che le convinzioni negative che ha su se stessa di essere una brutta persona e di non essere degna di amore vengano da lontano, dalla sua storia di vita con le annesse emozioni negative che non descrive, ma che posso immaginare siano di tristezza, senso di inadeguatezza e altre simili.

Per scardinare queste convinzioni ed emozioni negative e dolorose, ha bisogno di lavorare sul suo valore al di là di ciò che gli altri dicono o le rimandano; ha bisogno di centrarsi su di sé per sperimentare e sentire emotivamente e a livello sensoriale, attraverso il corpo, l'importanza della sua esistenza e di se stessa come persona degna di amore. Per un cambiamento così profondo penso ci sia bisogno di fare su di sé un lavoro altrettanto profondo, che vada oltre la razionalità; un lavoro sulle sue emozioni e sensazioni, oltre che sulle sue convinzioni.

Un caro saluto.

Dott.ssa Claudia Cioffi

Buongiorno.
Non so dove abbia svolto il test, se con un professionista o online. Detto questo, i risultati dei test devono essere arricchiti di altro: la sua storia di vita, i significati che sottendono i suoi comportamenti, emozioni, pensieri, la funzione che possono avere. Le diagnosi sono importanti, perché ci danno una bussola, ma è importante altrettanto non depersonalizzarsi, incasellandosi in modo impersonale in una categoria preconfezionata (che di lei non dice molto). Sa, da queste righe lei si è descritt* in modo ben più complesso di un elenco di comportamenti. Perché, oltre a questo elenco c’è lei: con le sue risorse, che sono diverse da quelle di una altra persona con la quale può condividere la diagnosi. Con i suoi punti di forza, con le sue difficoltà, con le sue passioni, che sono uniche e soggettive. Purtroppo, su internet viene spesso fatta una narrazione di alcuni disturbi di personalità dicotomica e giudicante, e capiamo insieme che il lavoro di uno psicologo/psicoterapeuta non deve essere questo. Il punto, a mio avviso, non è che lei è un narcisista da cui si deve liberare, ma imparare a stare nel mondo e con gli altri in maniera emotivamente più indipendente. La sua stabilità personale, come descrive, è estremamente condizionata dallo sguardo dell’altro. E vanno capiti i significati e le paradossali funzioni sotto a questo. È questo che le crea malessere, da quello che descrive. E come vede, è più complesso che dirle “è un narcisista”. Concludo dicendo che mi colpisce molto la sua ultima frase: questa sofferenza per me è reale. MA CERTO E SI VEDE!
Resto in contatto per approfondire le tematiche

salve, buongiorno, da quello che leggo mi sembra un pò che ci sia un autodiagnosi di un disturbo, ma le ricordo che una diagnosi affidabile è possibile soltanto attraverso uno specialista.
Più che altro, è importante che si chieda come mai si autodiagnostichi un disturbo narcisistico ed esplorare in che modo impatta sulla sua vita e che conseguenze comporta.
Se vuole confrontarsi con uno specialista, può contattarmi.
Dott.ssa Paola Ottiero

Una valutazione non può mai essere fatta solo sulla base di un test. I risultati di quest'ultimo sono solo un elemento di una valutazione più complessiva che il clinico deve fare integrando informazioni provenienti innanzitutto dalla sua osservazione e dalla relazione che si costruisce in un certo numero di incontri.
Esiste inoltre una precisa distinzione tra Disturbo di Personalità e tratti di personalità. Essa consiste nel fatto che nel primo caso l'impostazione di personalità è talmente rigida da riproporsi in maniera rigida ed invalidante in molteplici situazioni.
E' possibile che lei abbia sviluppato una tendenza a ricercare attenzione e ammirazione da parte delle altre persone (peraltro i social hanno amplificato e diffuso questa tendenza a molte persone). Ciò però non significa che lei sia un narcisista.
Al contrario da ciò che scrive sembra che abbia un'autostima precaria e che per tale motivo necessita di frequenti rassicurazioni e conferme. Ne consegue che l'intervento che può fare è quello di potenziare la sua autostima e migliorare le sue capacità relazionali. E' necessario comprendere quali esperienze di vita o quali pensieri hanno compromesso lo sviluppo di un'immagine positiva di Sé indipendente dall'opinione altrui. Infine è necessario aiutarla a comprendere quali difficoltà specifiche hanno portato a rompere le sue relazioni: magari può scoprire che non è tutta sua responsabilità e che c'è sempre una circolarità nelle relazioni.
Il suggerimento, quindi, è quello di approfondire attraverso un percorso.

Buongiorno, basicamente dovrebbe lavorare su autostima e bisogno di conferma. Potrebbe continuare un percorso di psicoterapia con lo psicologo che le ha fatto la valutazione? Intanto le consiglierei di smettere di guardare su internet in quanto i contenuti che vanno per la maggiore attualmente riguardano il narcisismo "maligno" diciamo, anche se è un'espressione impropria, sarebbe meglio dire "puro", e non è il suo caso, già solo per le domande che si pone. Poi un conto è avere un disturbo di personalità e un altro alcuni tratti. Cerchi di lavorare su di sè per migliorarsi e attenuare le sue difficoltà e vedrà che starà meglio, al di là dell'etichetta.

Gentile utente, faccia attenzione alle categorizzazioni, possono essere molto riduttive. Lasci stare le etichette e le suggerisco di intraprendere un percorso di psicoterapia centrato su di lei e su ciò che la fa stare male al di là di come viene categorizzato dal test.

Un caro saluto, Luisa Fossati

Buongiorno flowergirl,
io la invito a riflettere sulla differenza tra tratto di personalità e patologia. La maggior parte degli articoli sul narcisismo in internet, si riferiscono alla patologia. Invece avere un tratto di personalità narcisistica (o altro) non è necessariamente patologico o così distruttivo. Se ben equilibrato e funzionale, ad esso sono associate figure capaci, autodeterminanti, di successo, senza mancare di empatia o avere comportamenti manipolatori. Le suggerisco di calibrare bene le informazioni prese su internet o su descrizioni standard cristallizzate e di focalizzassi sui suoi punti di forza e risorse interne. È giusto voler indagare sui punti che fanno soffrire o non piacciono per poterli modificare e migliorare, tenendo sempre a mente la specialità e unicità individuale, ben diversa dalla standardizzazione categoriale. Spero di esserle stata utile e le auguro il meglio.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi

Buongiorno Cara.
Dalle sua parole traspare la sua angoscia e lo schiacciamento dal senso di colpa. Riguardo alla diagnosi testistica eseguita non posso esprimermi non avendola somministrata e non prediligendo le etichette di personalità.

Posso dirle che la questione del narcisismo, al giorno d'oggi, è sovrastimata. Mi spiego. Ogni soggetto, ogni persona, è narcisista, cioè mette prima davanti il proprio Io e le esigenze del proprio ego nella relazione con l'altro. Le faccio un esempio anche le persone più caritatevoli e devote all'altruismo attuano quei comportamenti, moralmente e socialmente accettati, per un egoismo di sottofondo.

Certo, c'è anche una dimensione di narcisismo "patologico", ma ritengo che già solo il fatto che lei si ponga queste domande su come si pone nella relazione con gli altri e accusi il peso del senso di colpa, la smarchi dall'etichetta patologica-personologica "narcisista".


Purtroppo, per il mio approccio non posso darle indicazioni direttive su come lavorare la questione, se non all'interno di un percorso.

Spero di esserle stato, quantomeno parzialmente, d'aiuto.

Le auguro una buona giornata.

Dr. Davide Boifava

Buongiorno flowergirl,
le suggerisco di prendere con beneficio di inventario la diagnosi di un test fatto online.
Lei manifesta una capacità di autoanalisi che non sembra essere compatibile con un narcisista.
L'insicurezza e la sofferenza che si porta dentro hanno bisogno di essere ascoltate; occorre individuare l'evento scatenante e offrirle così gli strumenti per liberarsene.
Si affidi ad un professionista che le ispiri fiducia e con cui può parlare più approfonditamente di ciò che le accade.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi