Buongiorno a tutti,
ho 22 anni e mi sono accorta già da tempo di desiderare spesso l'affetto delle persone che amo. Per esempio, sento sempre la necessità di sentirmi dire dal mio ragazzo che mi ama, che sono importante per lui, di stare tranquilla perchè lui mi è vicino.
Il punto è che richiedo troppo spesso questo tipo di attenzioni. Ho sempre una gran voglia di coccole e di affetto e sto malissimo se queste, per qualche motivo mi vengono negate. Secondo voi è normale tutto questo? avete dei suggerimenti da darmi? Premetto che ho avuto un'infanzia difficile, a causa anche dei brutti rapporti con i miei genitori, in particolare con mio padre.
Sono troppo sensibile, mi affeziono troppo e il risultato è che soffro tremendamente. Come risolvo il problema?
Ringrazio tutti coloro che mi risponderanno con gentilezza.
Un saluto
Anna
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12 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Anna,
di sicuro, le vicende familiari e le modalità relazionali che hanno fatto parte della sua infanzia e adolescenza hanno avuto un peso importante nel problema che ci presenta.
In realtà, in quegli anni lei si è sentita poco amata e valorizzata ed ora cerca nelle sue relazioni le stesse cose che le sono mancate allora, col rischio di facili delusioni e frustrazioni quando vengono disattese le sue aspettative.
Occorre che lei, in un percorso di psicoterapia individuale, faccia crescere la sua autostima e dia consistenza alla sua struttura di personalità in modo da stabilire relazioni più equilibrate e realistiche senza essere dipendente in modo eccessivo dall'approvazione e dall'affetto degli altri che pure è necessario in una logica di reciprocità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Anna le continue richieste di attenzioni di cui Lei parla sono probabilmente la conseguenza di risposte non adeguate ai suoi bisogni che ha sperimentato in una fase critica dello sviluppo da parte delle figure di riferimento,e che l'hanno portata,una volta adulta,a mettere in atto comportamenti di dipendenza rispetto agli altri,per compensare insicurezza,bassa autostima..Quello che Le posso consigliare è di intraprendere un percorso ad orientamento cognitivo comportamentale che possa aiutarla a risolvere il problema lavorando su più livelli:cognitivo,comportamentale,emozionale,relazionale..
Sperando di esserle stata d'aiuto resto a disposizione e Le auguro una buona serata..
Cordialmente
Dott.ssa Battilani
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anna, tutta la mia comprensione, non e' per niente una bella situazione.
Probabilmente tendi anche ad idealizzare la gente per poi restare delusa, sentimenti di forte scoraggiamento quando ti senti rifiutata, ansia prima di relazionarti con la gente, ed altro. Hai ragione, la cosa risale a tanti anni fa,molto probabilmente trae origine a casa tua. Il problema di base e' il bisogno che gli altri ti confermino che sei amabile, come conseguenza del fatto che non ritieni di esserlo. Con l'aiuto di un/una professionista si puo' risolvere. Coraggio. Dott.ssa Papadia
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Anna, a mio avviso il punto non è se questo sia normale o no, bensì se questa tuo modo di stare in relazione ti far stare bene o no. In che occasioni ti fa star bene? Quando diventa invece un ostacolo nel tuo rapporto con gli altri? Le cose che ci appartengono non sono di per sé buone o cattive. Questa tua sensibilità se ben utilizzata, potrebbe diventare anche un tuo punto di forza.
In questo la terapia potrebbe sicuramente tornarti utile.
Un caro saluto
Dott.ssa Gabriella Calabretti
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Anna,
È stata brava ad individuare il suo disagio e a collocarlo al suo passato. Un percorso psicoterapeutico la potrebbe aiutare a sciogliere i vari modi, per iniziare a vivere il bello delle persone che le vogliono bene, senza essere rassicurata di continuo. Buona giornata
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Anna
hai individuato da sola il "nocciolo" del problema che risale all'infanzia e al rapporto col tuo babbo in particolare.
Ti è rimasta dentro questa insicurezza e quindi hai sempre questo continuo bisogno di ricevere conferme.
Dovresti lavorare un poco su di te e arrivare piano piano a maturare e a comprendere che tu sei degna di essere amata come sei e che la tua persona ha un valore.
Da come parli di te stessa, sembra che tu non ti dia nessun valore, quindi pensi che nemmeno gli altri ti dia amore e valore.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicologa
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Anna,
L'esigenza smodata di manifestazioni di affetto da parte delle persone a lei care nasconde una sottostante carenza di autostima e/o di autoefficacia, non rinforzate adeguatamente durante il periodo evolutivo della formazione dell'identità. Parla di un cattivo rapporto coi genitori, in particolare con suo padre, aspetto importante e sicuramente influente su questa problematica, ma mi viene da chiederle e con sua magre invece? Con eventuali fratelli o sorelle? Questi ed altri aspetti occorrerebbe approfondire in sede di terapia per arrivare al nodo di questo malessere, cosi da fornirle gli strumenti necessari per impostare una migliore qualità della vita.
Con la speranza di esserle stata d'aiuto le lascio un caro saluto e qualora avesse bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Villaricca (Napoli).
9 FEB 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Anna,
la problematica che lei racconta è legata a modalità relazionali che in questo momento della sua vita le stanno mostrando i loro limiti. I nostri modi di relazionarci sono molto importanti e sono legati alla nostra storia, alle relazioni significative della nostra crescita, e come lei ha giustamente intuito la sua infanzia difficile ha sicuramente un ruolo nelle sue difficoltà. Credo che un percorso psicoterapico, in particolare di tipo sistemico-relazionale, possa darle l'opportunità di affrontare e sciogliere quei nodi che minano la sua autostima e incidono sulla sua dipendenza dall'approvazione degli altri . Non si scoraggi, la sofferenza è spesso un'occasione per riprendersi in mano la propria vita. Tanti cari auguri,
dott.ssa Roberta Monda
8 FEB 2016
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Buongiorno gentile Anna,
forse la sua iper sensibilità sta diventando un ostacolo ad accogliere le persone che ama con le loro flessioni emotive come è normale che sia. Sarebbe necessario sapere di più su la sua infanzia difficile e questo è uno dei compiti della psicoterapia: conoscere la persona in tutte le sue sfaccettature di vita e la sua risposta agli eventi contrastanti la volontà egoica, per poter poi accompagnare la persona verso la liberazione del suo desiderio profondo. Provi a valutare un percorso di assertività per rinforzare sia la sua autostima che la sua capacità di amarsi - presupposto essenziale per poter accogliere l'amore delle persone a cui tiene. La figura di riferimento è lo/la psicologo/a psicoterapeuta.
Cordialmente
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma