Ho scoperto di essere una bimba a 23 anni

Inviata da giugiu · 24 lug 2020

buongiorno,sono una ragazza di di 23 anni e il problema fondamentale è il mio blocco nello studio.Finora la mia vita è sempre stata priva di ostacoli,mi sono laureata con il massimo in economia e finanza,ho sempre avuto risultati eccellenti,una famiglia amorevole che non mi ha mai fatto mancare nulla,sono fortunata,tuttavia,nonostante la mia apparente vivacità ho scoperto un insicurezza cronica che ormai da un anno è sfociata in ansia, panico costanti e tendenze depressive.Nonostante non potrei chiedere nulla di più dalla vita non riesco ad apprezzare nulla in quanto ho un blocco nello studio,che da sempre ha rappresentato uno dei più grandi successi della mia vita.Nella mia testa se non studio non merito nulla,di essere felice e di godere anche di tutti gli svaghi che mi propongono la mia famiglia e i miei amici.Ho paura di perderli e li sto assillando da tempo ma sono bloccata dall'inattività ed è come se non volessi uscirne per non realizzare il fatto di aver fatto tanto rumore per nulla.Non ho preso ancora brutti voti,è la paura del fallimento che mi impedisce di provare qualsiasi cosa e ormai mi sento inadeguata anche a fare l'azione più stupida.Ho scelto il corso magistrale più difficile e la sede erasmus più prestigiosa perchè "i più bravi vanno li",questa è la verità,ho Ora appena mi immagino un contesto lavorativo o di esami mi prendono gli attacchi di panico pure per esami banali. Iniziò tutto al penultimo esame della triennale.Ho avuto un accenno di ripresa finchè non è scattato il lockdown che mi ha ributtato giù definitivamente.Nonostante mi sia presa 2 mesi di "pausa"dallo studio li ho passati in solitudine a rimproverarmi del fatto che non stavo studiando.Quello che mi ripeto continuamente è che sono viziata,tendenzialmente egoista in quanto ho sempre dovuto gestire solo me stessa,incapace di affrontare i problemi ed eccessivamente emotiva.Pur di non affrontare il problema,impegnarmi di più sono caduta in una sorta di depressione e apatia da cui non riesco ad uscire.Come se qualsiasi cosa facessi fosse "tutto inutile",non mi concedo neanche di vedere un film e la testa non mi lascia stare.Come posso uscire da questo tunnel?Vorrei ma non riesco per i sensi di colpa...

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Miglior risposta 25 LUG 2020

Buongiorno,
la situazione che lei descrive attraverso il racconto del percorso universitario, dell’attuale stato di ansia, sensi di colpa e depressione, è il risultato di pensieri inconsci che si sono sviluppati senza che lei abbia potuto accorgercene. Sono così potenti che bloccano la sua vita in tutte le sue possibili forme.
Quando non si vede via di uscita, l’unica soluzione e ripercorrere tutti i propri pensieri, ma non da soli. Uno psicoterapeuta potrebbe aiutarla a dipanare la matassa di pensieri e di autoaccuse ricorrenti, a Capire la loro origine e trovare insieme a lei la soluzione liberatoria.
Dott Giuliana Gibellini

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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25 LUG 2020

Cara Giugiu,
essere capace, avere una famiglia amorevole e una vita priva di ostacoli non è una colpa, semmai una fortuna. Tutto questo, allo stesso tempo, non costituisce un obbligo di sentirsi felice e soddisfatta. La famiglia e lo studio sono sicuramente due ambiti molto importanti della vita ma ci sono poi anche altri, che aggiungendosi a questi due ci danno la sensazione di una vita completa, piena. Se punti tutto su una sola cosa, nel tuo caso sullo studio, una crisi in questo ambito ti farà percepire che niente vada più bene.
Capire poi cosa sia per te la felicità sarebbe molto utile ma non è questo lo spazio adatto.
Ti sei resa conto di come gli ottimi risultati di studio abbiano determinato la tua percezione di te come persona, come se il tuo valore dipendesse solo da questo. Da qui l'ansia di non farcela, perché non farcela significherebbe non valere, non essere brava, non stare dentro i tuoi criteri di "come vorresti/dovresti essere". E poi il giudizio severo che ti dai; inadeguata, non meritevole, esagerata (tanto rumore per nulla), a rischio di fallimento, viziata, egoista, troppo emotiva, colpevole. Una persona che pensa tutte queste cose di sé può non sentirsi depressa?
Chiedi come puoi uscire da questo tunnel. Riflettendo sulle cose scritte sopra, riconoscendo il tuo valore personale (è un tema ricorrente su queste pagine, non sei sola a sentirti così, può succedere alle persone), rivedendo le aspettative che hai verso te stessa. Questo ti permette poi di compiere delle scelte ragionate, coerenti con i tuoi valori e non perché i più bravi fanno così.
Non è un cambiamento che si ottiene immediatamente ma è fattibile, basta decidere e fare il primo passo. Se ti sembra troppo difficile, ricordati che non devi fare tutto subito e che è lecito chiedere aiuto.
Un caro saluto
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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