Buongiorno, sono una ragazza di 15 anni e faccio una vita normale, a volta un po' stressante per via di numerosi impegni ma normale.
È dalle medie ormai che mi capita spesso di aprirmi con gli adulti e con le mie professoresse in particolare. Se mi fido di una professoressa posso parlarle di tutto e non riesco a fare la stessa cosa con mia madre o con mio padre. Spesso mi sembra di cercare in figure adulte, che non siano i miei genitori, l'aiuto che invece dovrei ricevere da loro. Eppure i miei genitori, anche se non molto presenti, hanno sempre cercato di rappresentare un appoggio per me. Non so spiegarmi questa cosa e mi chiedo se si tratti effettivamente di una carenza di affetto a casa, oppure semplicemente che trovo più fiducia in una professoressa che in mia madre.
Grazie in anticipo, Anna.
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27 AGO 2013
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Cara Anna Laura,
i rapporti con i genitori, gli altri adulti significativi e i coetanei si modificano e si evolvono in adolescenza, spesso creando conflitti a livello di relazioni soprattutto nel rapporto genitori-figli) e a livello individuale tra quello che si vorrebbe e quello che si ha. Spesso uno spazio psicologico di elaborazione può aiutare a fare chiarezza dentro di sé e capire come impostare nuovamente i rapporti e le modalità di comunicazione su nuove basi. Tieni conto del fatto che essendo minorenne sarà necessario il consenso dei tuoi genitori per consultare uno psicologo.
In bocca al lupo! dott.ssa Lucia Mantovani, Milano
26 AGO 2013
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Ciao Anna,
alla tua età, tranquillizzati, è perfettamente normale cercare aiuto nei coetanei o in altri adulti. Stai crescendo, stai cercando i "tuoi" spazi, quelli al di fuori della famiglia, quelli che ti condurranno dall'essere adolescente all'essere donna. I tuoi genitori saranno sempre, sempre un punto di riferimento: nessuno potrà mai sostituirli. Semplicemente, cambieranno di "significato": da coloro che ti proteggevano, che ti guidavano nelle scoperte o con cui ti confidavi, pian piano saranno figure sempre importanti e presenti ma un po' meno attive nelle scelte della tua vita.
A 15 anni si esce, si hanno storie, batoste, si passano giorni in cui non si ha voglia di fare niente, in cui ci si guarda allo specchio e non ci si sente un gran che... per i genitori, lo sai, siamo sempre belli! In questo caso subentrano però gli amici, le amiche, i Professori, quelle figure adulte di riferimento che fanno da "terzi".
Non ti preoccupare, è naturale che possa essere così.
Un saluto
Alessandro Monti
22 AGO 2013
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buongiorno Anna Laura
è normale che in adolescenza si prendano le distanze dai genitori, preferendo confidarsi con gli ammici o altri adulti.
credo che possa essere utile qualche incontro di terapia familiare per poter lavorare e facilitare la comunicazione nella sua famiglia.
22 AGO 2013
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Se trovi più fiducia in una professoressa che in tua madre molto probabilmente nel tuo passato (per tanti motivi diversi) tra di voi non è riuscito a crearsi (e spesso accade a molti) quel legame fatto non solo di affetto (come lo chiami tu) ma soprattutto di rispecchiamento, essenziale per sentirsi capiti nei bisogni e nelle esigenze emotive. Non si tratta di cattiveria semplicemente che in alcune occasioni è come se madre e figlio continuassero per anni a parlare con due lingue diverse strutturando così due mondi magari fisicamente vicini ma emotivamente molto distanti. Non conoscendo la tua storia non so dirti se tua madre sia consapevole ora di questa vostra distanza ma sembra molto chiaro che tu senti il desiderio di colmarla: prova allora a fare tu il primo passo, a dirle come ti senti, cosa ti fa sentire così capita dalla prof e così distante da lei. Vedrai che qualcosa nel vostro rapporto comincerà a cambiare perchè come è possibile per anni parlare due lingue poi è possibile riparare ed imparare insieme a costruire nuove strade di avvicinamento.
22 AGO 2013
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Cara Anna Laura,
sono d'accordo con il collega assolutamente. Parlando con uno specialista in età come è la sua le possa essere molto utile per capire sè stessa e i suoi genitori.
Buona fortuna
21 AGO 2013
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Cara Anna, l'adolescenza e' un periodo di per sé difficile. Se ti può essere utile chiedi ai tuou genitori di farti fare dei colloqui con uno psicologo della tua zona. Cordialmente, dr. Cisternino