Ho problemi relazionali con i miei amici e con il mondo intero

Inviata da anonimo · 5 mag 2022 Relazioni sociali

Salve a tutti.
Ho quasi 22 anni ed è dalla terza media che riscontro costantemente problemi a livello sociale, sia a contatto con i miei coetanei, con i miei soliti tre amici e con le persone in maniera più generica. All'inizio è stata davvero difficile, ho perso un anno di scuola - il quarto delle superiori - proprio a causa della mia difficoltà nel frequentare l'ambiente scolastico con costanza. Ho abbandonato per gli stesso motivi anche un corso di chitarra che inizialmente sembrava giovarmi ma che poi mi ha caricato ancora più di preoccupazioni - infondate, me ne rendo conto in questo momento lucido in cui sto scrivendo. Ho recuperato due anni in uno e ottenuto la maturità in tempo poi, confrontandomi con me stessa e apparentemente ottenendo un equilibrio mentale che all'epoca ritenevo stabile (ovviamente il tutto accompagnato da psicoterapia, terapia farmacologica e una diagnosi di depressione). Ho continuato il mio percorso terapeutico fino all'inizio della pandemia, che ha scombussolato praticamente tutto. Quell'equilibrio che pensavo di aver trovato si è distrutto e ogni progresso che stavo facendo insieme a lui (riuscire ad uscire di casa regolarmente, anche da sola, fare nuove amicizie, frequentare il nuovo ambiente universitario, provare a conoscere un ragazzo con cui intraprendere una relazione - che tuttora non c'è mai stata in 22 anni - e altro correlato a tutto ciò).
Da quel momento ho interrotto terapia. Che tuttora mi convinco a riprendere per poi ricadere di nuovo. Perché ora faccio esattamente così: sembro riprendermi inizialmente, dopo un periodo breve o lungo di isolamento totale da tutto e tutti (non rispondo a messaggi, sto per la maggior parte del tempo solo a contatto con i miei genitori in casa mia, mi trascuro OVVIAMENTE non di mia volontà) mi riprendo e tutto sembra scomparso. é un circolo vizioso durante il quale si ripetono sempre le stesse cose: isolamento forzato (non da me, ma dall'ansia e dalla paura stesse, ripeto), pensieri intrusivi e negativi, pensieri paranoici, ansie - sociali e non. E poi un giorno mi sveglio e tutto è finito, sono tornata serena e devo trovare l'ennesima forza di spiegare a tutti quello che è successo - ottenendo sfilze di "non giustificarti".
è diventato stancante, estraniante. L'idea di avere 22 anni e di non aver fatto nemmeno la metà delle cose che un 22enne normale di norma fa, mi devasta, mi sconvolge e invece di spronarmi ad impegnarmi ancora più per migliorare la situazione, mi affossa.
Per non parlare poi del rapporto con i miei soli tre amici. Non mi capiscono, non riescono a comprendere il mio disagio e pretendono che io capisca il loro - si sentono presi in giro, rimangono male se non rispondo per settimane nonostante sappiano benissimo la situazione che mi attanaglia; sostengono che io mi adagi sulle mie difficoltà, che esageri ed esasperi il tutto, che pretendo di farmi giustificare da loro e che comunque nulla cambia, dopo anni e anni di quei circoli viziosi e crisi. Perché quei "non giustificarti" non servono a rassicurarmi, ma solo a farmi sentire un problema, una cosa in più, un intruso. Mi considerano un' incognita, un rebus. E non so se il problema sono davvero io - nonostante sia ovviamente certa di averne uno anche importate -, il fatto che non riesca a farmi comprendere o che non ascoltino per nulla. Non capiscono che la prima che vuole cambiare le cose sono proprio io e che non mi adagio sul mio problema. Quello che vivo è la cosa che mi schifa di più al mondo, che mi sta rovinando la vita e la giovinezza che non sto vivendo. E che, anche se non come vorrei realmente (cosa che cui Vi chiedo aiuto), mi impegno per superare. Non capiscono nemmeno che le crisi passate erano anche più forti e intense a livello di ansia e attacchi di panico, ma che ora durano "semplicemente" di più (da due settimane a un mese, per ora).
Vorrei togliermi di mezzo, vorrei obbligarli ad andarsene perché non voglio vederli soffrire - sì, a differenza di quanto sostengono loro, io li capisco eccome e loro stessi sono tra i primi che durante le crisi mi vengono in mente, facendomi sentire ancora di più una persona orribile per non riuscire a reagire e per essere così debole e fragile da non riuscire nemmeno a rispondere ad un messaggio. Non mi credono quando dico di stare male, di aver bisogno di un giorno di riposo dopo essere stata troppo tempo esposta in situazioni molto "sociali", in contatto con altri esseri umani. Pensano di essere loro un problema, comportandosi da vittime, ma no. Il problema non è il loro essere i miei amici, è proprio il loro essere umani. Dicono che non mantengo i piani, che non rispetto le loro decisioni, che sono egoista a scomparire. Ma allora, mi domando, chiederebbero ad una persona con il raffreddore di smettere di starnutire all'istante, senza neanche darle il tempo di guarire?
Qual è la verità? Qual è il mio problema? Perché non riesco a reagire? Ho bisogno d'aiuto, non so a chi rivolgermi per un consiglio - visto che uno dei miei amici considera la depressione nient'altro che un capriccio egoista e i sintomi che chiaramente si vedono (e che riconosco anche io ora, in un momento di lucidità) solo capricci egoisti e scuse. Nonostante ripeta loro di smettere di giudicare qualcosa che non conoscono - e lo dica anche con tutta la calma del mondo - perché ciò non mi fa affatto reagire (sono fatta così, l'insulto mi uccide ancora di più) la situazione sembra non cambiare.
Hanno ragione? Come si può risolvere tutto al più presto? O meglio, come posso fare a convincermi a reagire e a prendere la situazione in mano al 100%?
Ho bisogno di un supporto, non so che fare.
Spero in una risposta al più presto,
buona giornata.

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Miglior risposta 9 MAG 2022

Buongiorno,
questo tuo momento di lucidità è molto importante. Prendendo spunto da ciò è opportuno e come mostri riprendere la tua psicoterapia. Anche online se non potrà farla in presenza. Non sarà possibile risolvere tutto veloce e al 100%. Hai riconosciuto che facevi dei progressi e riprendendo la terapia troverai il supporto necessario per proseguire, ti aiuterà a continuare il processo che non si è interrotto ma si spera sia solo in pausa! Mi raccomando, non mollare!
Un saluto e una buona giornata.

Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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7 MAG 2022

Carissima, la tua energia dirompente vine fuori anche da questa richiesta di aiuto e di comprensione.
E io ti comprendo benissimo. Ma mi chiedo cos'e' che ti fa sentire incompresa la fuori? cos'e' che ti mette ansia?
Poiche' si tratta di relazioni ricordati che il tuo problema ha a che fare come percepisci o come e' il tuo ambiente. Ti faccio una domanda, esiste un posto, una situazione, una persona che ti fa stare bene? se si concentrati su questa. Cosa ti da sicurezza?
La tua situazione e' molto complessa ed ha anche una storia di ansia e depressione che vanno sicuramente guardate meglio.
Tu non sei sbagliata od egoista stai cercando solo di sopravvivere come meglio puoi.
Cerca un terapeuta con cui puoi sentirti bene e iniziare a capire da dove origina il tuo malessere.
Ti auguro il meglio!
Dott.ssa Emanuela Tornabene

Dott.ssa Emanuela Tornabene Psicologo a Palermo

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6 MAG 2022

Buongiorno.

Probabilmente non si potrà risolvere tutto al più presto ma può iniziare un nuovo percorso e provare a capirci meglio e trovare la chiave di svolta per poter vivere meglio queste situazioni che generano stress, ansia e che la portano a creare dei circuiti chiusi.

Le auguro di trovare serenità con il giusto supporto

Anonimo-186768 Psicologo a Buccinasco

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6 MAG 2022

Carissima mi spiace per il modo in cui ti senti e per i sentimenti e le emozioni che ti sovrastano. Se di fatto ti è srato diagnosticato un disturbo depressivo in passato dal quale la terapia ti aveva un po' sollevata è normale che la pandemia e il lockdown ti abbia fatto retrocedere nel tuo dusturbo. Quello che in molti compresi i tuoi amici non comprendono è infatti che la depressione e l'ansia sociale non sono capricci ma una vera e propria malattia. La consapevolezza di questo deve eliminare ogni tuo senso di colpa e indurti a concentrarti su te stessa iniziando con la ripresa del percorso terapeutico. Si può stare meglio. Concentrati su te stessa e non dipendere dal giudizio degli altri.
Hai le risorse per stare meglio
Hai bisogno solo di usarle correttamente
Resto a disposizione
Dott.ssa Lorena Tosi

Dott.ssa Lorena Tosi Psicologo a Bovisio Masciago

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6 MAG 2022

Cara, mi spiace per la situazione che sta vivendo, il suo racconto fa emergere tutto il suo malessere e lo comprendo. Le domande che pone non sono di semplice risposta, aprono a tematiche importanti che vanno approfondite per comprenderle al meglio. Sicuramente il solo fatto di aver scritto qui e di riconoscere di aver bisogno di un supporto è già un passo avanti, è già iniziare a reagire. Concretizzi questo suo passo iniziando un lavoro su sè stessa con un professionista che la accompagni in un percorso di cambiamento.
Resto a disposizione, anche online.
Un caro saluto, dott.ssa Sara Manzoni

Dott.ssa Sara Manzoni Psicologo a Treviglio

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6 MAG 2022

Salve utente, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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6 MAG 2022

Gentile utente,
è possibile un lavoro sulle tematiche che porta e che condivide in questo spazio, tematiche di tipo sociale e relazionale a partire da un lavoro su di se, dentro di lei. Questo può aiutarla a gestire e affrontare il suo rapporto con l’esterno a partire dal presupposto che non è possibile cambiare l’altro ma il nostro modo di porci in relazione con l’altro, liberi da vincoli e legami.
Cordialmente
Studio Associato Dott Ferrara Diego Dott.ssa Sonia Simeoli

Dott. Ferrara e Dott.ssa Simeoli Psicologo a Quarto

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