Buonasera,
sono un papà di 34 anni ed ho perso mia moglie coetanea, 2 anni fa durante il parto del terzo figlio...per fortuna il bimbo si è salvato!
I miei figli hanno 16 anni, 6 anni e l’ultimo nato 2 anni fa.
Come dovrei comportarmi?
Oltre ad andare avanti per i miei figli?
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5 FEB 2020
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Gentile Domenico,
è veramente una sciagura ciò che le è capitato ed io posso capirla benissimo.
E' scontato che lei a 34 anni non può pensare di vivere solo nel ricordo di sua moglie e d'altra parte i suoi figli hanno bisogno di una figura materna. Tuttavia mi sento di raccomandarle di essere molto prudente e attento nella scelta di una futura ipotetica nuova compagna affinchè, sia per lei che per i suoi figli, ad un trauma non se ne debba aggiungere un altro non meno grave.
Pertanto, le suggerisco fin d'ora di intraprendere un percorso di psicoterapia per affrontare il tempo a venire con maggiori risorse psicologiche.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
4 FEB 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Domenico,
non è facile superare un lutto, tanto più in una situazione come la sua. Ha fatto bene a chiedere aiuto, è importante che possa elaborare il trauma e superarlo non solo per i suoi figli ma anche per se stesso. Le suggerisco una terapia EMDR che consente di lavorare sui ricordi traumatici permettendo di affrontare e superare il dolore in maniera completa.
Se lo desidera rimango a sua disposizione.
Un cordiale saluto,
drs Lucia Mantovani, Milano
4 FEB 2020
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Domenico la vita l'ha messa di fronte a una perdita devastante e ad un cambio totale della gestione della sua vita. Lei è rimasto solo con tre figli di cui uno piccolissimo. Come comportarsi chiede? Non credo ci sia una risposta o una ricetta. Quello che mi sento di suggerirle è quello di rivolgersi ad un terapeuta esperto in elaborazione del lutto per aiutarla ad esprimere il suo dolore e piano piano ad elaborarlo, questo gioverà sicuramente al rapporto con se stesso ed anche a quello con i suoi figli; e poi se può si faccia aiutare da nonne, zie, mamme dei compagni di scuola dei suoi figli e chiunque ispirando la sua fiducia può tenderle una mano d'aiuto nella gestione pratica della sua vita familiare. A volte esprimendo le proprie difficoltà si può rimanere stupiti da quante persone possano desiderare di essere solidali specie in una situazione come la sua: non aspettano altro che essere coinvolte. Auguri! Cordialmente Dott.ssa Genovese