Salve sono una ragazza di 27 anni che soffre di problemi relativi alla gestione dell'ansia. Non sto affrontando un periodo semplice in generale e so che per stare bene ci vorrà del tempo. Sono stata una gran chiacchierona, che amava parlare con le persone per confrontarsi. Mi emozionavo per la vita ed ero contenta di fare esperienze, vedere persone ecc. Da quando ho cominciato a non stare bene mentalmente questa mia caratteristica si è affievolita molto fino ad avere difficolta a stare serenamente tra la gente. Odio questa mia nuova versione, vorrei riuscire a staccare la spina e concedermi dei momenti di svago e invece il pensiero va sempre lì. Non riesco ad avere un dialogo con gli altri quando sono tra la gente, è come se il cervello si annebbiasse e non so cosa dire perché vorrei soltanto parlare di cose negative o di quanto non stia bene. Questa cosa mi porta difficolta a relazionarmi con gli altri, sono diventata ormai la "musona" o la persona con quale più che un sorriso arrivi a deprimerti se ci scambi due parole. Vorrei con tutta me stessa tornare quella di prima, saper ridere o saper cosa dire di interessante, mi sento spenta e arida e ho paura di non poter dare più nulla agli altri. Penso sia un peccato perché mi piaceva molto la versione che ero prima, e quando ne parlo con qualcuno mi dice che è normale che la crescita porti più stress e meglio voglia di leggerezza. Eppure io vedo coetanei che sono in grado di staccarsi dal lavoro per concedersi di vivere mentre io non ci riesco. Ho paura di aver perso per sempre la vera me, ho paura di restare così e di non essere più in grado di aprirmi alle persone. Ho anche paura di iniziare la terapia perché sarebbe l'apertura del vaso di Pandora che mi porterebbe a dover impiegare tempo su tempo ed energie che non sento di avere al momento. Mi sento frustrata perché sento di essere bloccata in un punto da cui è difficile muovermi.
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Miglior risposta
21 APR 2022
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Cara,
il vero sè si recupera elaborando l'origine del problema all'interno dei vari contesti di appartenenza in cui è inserita: familiare, sentimentale, amicale, lavorativo e scolastico-universitario. A questo proposito, la invito a intraprendere un viaggio di scoperta e riscoperta delle sue preziose risorse, della sua assertività e fiducia in se stessa.
Sono a sua completa disposizione, anche online.
22 APR 2022
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Gentile Carla
Lei fa riferimento al vaso di Pandora che si aprirebbe in caso di un percorso psicoterapeutico ed e’ probabile che la ragione del suo malessere stia proprio in questo vaso di Pandora che lei tiene chiuso. La responsabilità della nostra cura è del nostro benessere è solo nostra e a volte è necessario un gesto di volontà per uscire dal malessere
Un caro saluto
Dott. ssa Laura Tavano
22 APR 2022
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Salve Carla, mi dà la sensazione che lei stia con un piedi su di un gradino e un piedi sul gradino precedente. Questo lo ricollego sull'idea del "cambiamento" che spesso spaventa. Restare nel "conosciuto" mette tranquillità ma anche noia. Si ricordi che nel cambiamento c'è il "rischio" (tempo e impegno) e delle "opportunità" che ancora magari non conosce. Sta a lei capire cosa fare.
Resto a disposizione
Le auguro il meglio
Dott.ssa Fabiana Marra
22 APR 2022
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Gentile utente,
cosa sta succedendo nella sua vita in questo momento? Proviamo a contestualizzare i sintomi descritti all'interno di una cornice che gli dia senso, che dia voce a ciò che i sintomi attraverso il suo corpo stanno provando a comunicare.
Ha tutto il diritto di stare bene se solo si mette nella posizione di poter prendere e vedere gli strumenti attraverso i quali poter ritrovare la strada per il suo benessere.
cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
21 APR 2022
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Buon pomeriggio da quanto ho appena letto ho potuto capire che nella tua vita c'è stato un cambiamento nei tuoi modi di fare , di relazionarti con gli altri e soprattutto è cambiato il tuo modo di vivere la vita. bisognerebbe analizzare cosa ti ha portato a tanto e solo a quel punto potrai capire e cercare di progettare un tuo cambiamento nella crescita personale, ma per fare questo hai bisogno che qualcno ti aiuti. se gradisi il mio aiuto , lavoro anche online.
Resto a disposizione
Buona giornata
21 APR 2022
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Salve Carla, mi spiace molto per la situazione ed il disagio espresso poichè comprendo quanto possa essere difficile convivere con questa situazione riportata. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo-comportamentale possa aiutarla ad identificare cause, origini e fattori di mantenimento dei suoi sintomi ed aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, maladattivi e disfunzionali che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sintomatologia in atto insegnandole ad utilizzare parole più costruttive con se stessa.
Resto a disposizione, anche online.
Ritengo altresì che possa essere utile un approccio EMDR al fine di favorire la rielaborazione del materiale traumatico connesso con la genesi della sofferenza in atto.
Cordialmente, dott FDL
21 APR 2022
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Carla Carla, mi spiace per la situazione che sta vivendo, dal suo racconto emerge il suo malessere e comprendo come questi vissuti abbiamo un'influenza negativa sulla sua quotidianità. La crescita è accompagnata da momenti di stress, è vero, ma questo non vuol dire che non si possa vivere la vita con leggerezza o quanto meno con serenità.
Comprendo la sua paura ad iniziare un percorso terapeutico, è un lavoro che ci mette davanti alle parti di noi più profonde che richiede costanza, ma è quello che serve per ritrovarsi.
Dal suo racconto si capisce come lei voglia ritrovare la voglia di vivere a pieno tutte le sue giornate, non si lasci frenare dal timore della terapia, vedrà che le sarà utile.
Resto a disposizione, anche online.
21 APR 2022
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Buongiorno Carla,
Comprendo la paura di aprire un vaso dal quale potrebbe uscire di tutto. Dall’altra parte però c’è una persona che ha l’unico desiderio di aiutarla e che quindi -nei momenti più dolorosi- sarà presente e supportiva. Si lasci aiutare e vedrà che potrà ritrovare se stessa e la sua serenità.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi
21 APR 2022
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Cara Carla, mi dispiace molto di leggere queste righe. Da quello che scrive, sembra che sia elevata la componente del giudizio verso se stessa. Si colpevolizza di star affrontando un momento di crisi e per non essere più "come prima". È importante ricordare che non siamo mai uguali a noi stessi nella vita, che siamo in continua evoluzione. Probabilmente questo è un momento di crisi che ha bisogno di fare il suo corso, dentro il quale possiamo ascoltarci e capire come ci sentiamo.
Si può far questo al meglio con l'aiuto di un professionista, che piano piano l'aiuti a ri-scoprirsi, magari in una luce nuova, dopo aver attraversato questo tunnel.
Per qualsiasi cosa, resto a disposizione.
Un caro saluto.
21 APR 2022
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L'ansia e la difficoltà di esprimere le proprie emozioni sono correlate. Tornare ad essere esattamente come prima è difficile, perché cambiano le situazioni, i contesti e cambiamo costantemente noi. Tornare ad esprimere la propria emotività potrebbe essere un obiettivo da perseguire. Lavorare sull'ansia per capire da cosa concretamente essa deriva sarebbe importante, capire il contesto in cui vivi, le relazioni. Puoi contattarmi tramite il modulo contatti, per poterci sentire di persona, oppure per poter intraprendere una terapia online, nel caso ne avessi la necessità. Antonella Gugliotta, Sant'Agata Militello