Salve sono sempre stata una ragazza brava a scuola. Ma ora al secondo anno di liceo sono entrata in crisi. Se cerco di studiare spesso mi viene sonno e non mi concentro bene, e per studiare due pagine impiego anche un'ora e mezza. A casa mia proprio non riesco a studiare, penso che sono una fallita e che tutta la mia classe e i prof. e pure i genitori non mi sopportino. Ne ho parlato con i miei e loro hanno cercato di aiutarmi dandomi vari consigli, ma ora sono stanchi di vedermi sempre in lacrime quindi a loro non posso dire niente. Ora ho molte materie arretrate che devo studiare bene e mi sembra di non riuscire ad uscirne, sono proprio a terra. Forse cerco di attirare l'attenzione dei miei perché mi sento trascurata, si fidano molto e contano in me.
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31 MAR 2016
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Gentile ragazza,
è necessario comprendere cosa ha scatenato questa tua crisi.
Se non riesci più a concentrarti sullo studio vuol dire che i tuoi pensieri stanno su qualche altra cosa che al momento sembra prioritaria. Che cosa?
Interroga dapprima te stessa e trova la risposta a questa domanda.
Se proprio non riesci a darti alcuna spiegazione di questo calo di rendimento che sembra più un vero crollo, consulta al vivo uno psicoterapeuta col consenso dei tuoi genitori.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
2 APR 2016
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Gentile “Sofonisba”,
anche io come la collega Fontanella, mi chiedo cosa sia cambiato rispetto a quanto andava tutto bene a scuola e le suggerirei di verificare se c’è uno sportello di ascolto psicologico nella sua scuola per approfondire meglio la questione dal vivo con uno psicologo.
Innanzitutto mi domando se lei frequenta un liceo scientifico o classico, per capire se è al secondo o al quarto anno in questa scuola. In secondo luogo se c’è stato un cambiamento forte di carico di lavoro e di complessità delle materie da studiare. Poi ci sarebbe da capire come tutto questo si contestualizza entro il sistema più complesso delle sue relazioni sociali a scuola (con i compagni e con i docenti) e fuori dalla scuola (a casa e con i suoi amici), per capire come possano influenzare la situazione i vissuti emotivi entro queste relazioni.
In alternativa al punto di ascolto scolastico potrebbe chiedere ai suoi genitori di rivolgersi ad uno psicologo per mettere meglio a fuoco la situazione e trovare insieme a lui risorse e strategie per affrontare e superare l’empasse.
1 APR 2016
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buongiorno Sofonisba,
il momento che sta vivendo, è molto delicato e necessita di avere delle attenzioni da parte degli altri. Il suo pianto deve essere sostenuto e compreso, non abbia paura di aprirsi, di parlare. Provi a non giudicarsi, nella sua email lei utilizza spesso parole troppe negative per definirsi. E' opportuno che lei chieda aiuto, in primis alla sua famiglia e poi se la sua scuola disponesse di uno sportello d'ascolto potrebbe iniziare a parlare con loro. L'importante è concentrarsi su di sé e avere la volontà e la voglia di stare meglio!!
Auguri!
31 MAR 2016
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Gentile ragazza,
dal punto di vista psicologico bisognerebbe indagare se ci siano stati eventi ritenibili stressanti che abbiano potuto causare questo cambiamento. Le consiglierei comunque di consultare anche il medico di base.
Tenga anche presente che alla sua età la terapia psicologica richiede spesso una collaborazione dei familiari.
Cordiali saluti
31 MAR 2016
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Gentile Lettrice,
considera che, nello studio, ci possono essere momenti in cui è più faticoso concentrarsi. In questi momenti potrebbe essere utile conoscere strategie per la suddivisione del materiale da apprendere e per facilitare l'apprendimento.
La tua scuola ha uno sportello di consulenza psicologica? Oppure uno sportello di tutoring per lo studio?
Puoi valutare, innanzitutto, queste due possibilità.
In alternativa, potresti parlare con i tuoi genitori per proporre alcuni incontri con uno psicologo. Potrebbe aiutarti a recuperare le energie e proseguire i tuoi studi come hai fatto finora.
Ti faccio una domanda: prima, quando riuscivi a studiare senza che ti venisse sonno, cosa pensi ci fosse, di diverso? Cosa ti permetteva di concentrarti e studiare? Se, adesso, ci fosse quel qualcosa, le cose andrebbero meglio?
Dal tuo messaggio presumo tu sia minorenne e, per questo, non possiamo offrirti la possibilità di contattarci per proseguire questa conversazione senza l'autorizzazione dei tuoi genitori.
Lo sportello scolastico (o il servizio di consultorio) possono accoglierti con più libertà.