Salve! Volevo porvi un mio dubbio.
Sono una ragazza e ho paura di essere/sembrare agli occhi degli altri una ritardata e non accorgermene. Ho notato molte volte di essere trattata in modo diverso dagli altri, come per esempio a scuola. I professori dicono a tutti di chiudere il libro mentre ripetono e li trattano peggio di me, infatti la maggior parte delle volte se porto un foglio all'interrogazione me lo fanno tenere. Ogni minima cosa che mi capita nella vita mi fa venire questo dubbio, dalla più insignificante.
D'altronde io mi sento una ragazza assolutamente normale e credo di comportarmi come tale! Non riesco a capire e mi sento molto confusa. Mi sembra che tutti mi vedano come una menomata o qualcosa del genere e mi sento trattata così molte volte. Spero di ricevere qualche consiglio, grazie.
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25 MAG 2017
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Se una persona ha un dubbio, per quanto possa sembrargli irragionevole, tende a concentrare l'attenzione su quegli aspetti dell'esperienza che lo confermano non vedendo tutto il resto. La tua tendenza può essere quella di sopravvalutare gli episodi che confermano il tuo dubbio e sottovalutare tutti gli altri.
Il consiglio che ti do è quello di evitare di parlare del tuo problema cercando rassicurazione dagli altri, ed evitare di ragionare sopra il dubbio: se hai un dubbio irragionevole e reagisci rimuginandoci sopra con la razionalità lo rendi ai tuoi occhi credibile. Se non riesci a fermare il pensarci sopra puoi scrivere. Per quanto riguarda la sensazione che gli altri si relazionano con te come se avessi dei problemi particolari, puoi andare in cerca di questi segnali che arrivano dagli altri e poi valutare quanto sono reali e quanto sono tue impressioni.
Cordiali Saluti Dr. Francesco Tinacci
26 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anna.
Quando si ha un pensiero negativo riguardo se stessi, bisogna capire da dove abbia origine per poi poternsene liberare. Questo lo si può fare solo con un professionista di fiducia, non con una persona qualsiasi che si incontra nella vita, proprio perché potrebbe succedere che una persona comune non abbia gli strumenti per capire davvero, o magari voglia solo essere gentile e rassicurarla. Le consiglio quindi di rivolgersi a una psicoerapeuta, esperta magari in età adolescenziale e giovanile, nella sua zona. Se desidera altre informazioni e chiarmenti sono a disposizione.
Molti auguri
D.ssa Francesca Fontana
23 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Anna,
se fosse un problema di "deficit intellettivo" lei avrebbe usufruito di insegnanti di sostegno e programmi scolastici adeguati alle sue capacità. Dalla sua lettera (ben strutturata da un punto di vista grammaticale) non si evincono tali aneddoti. Pertanto, non sembra assolutamente questo il problema. Può essere, invece, che lei "mostri" un lato sensibile e un po' ansioso, ma anche di impegno, e gli insegnanti, coscienti di ciò, evitino di calcare la mano nei suoi confronti in alcune occasioni (anche se le umiliazioni in classe non sono condivisibili neanche per i ragazzi "difficili, disimpegnati e oppositivi"). Come le ha consigliato la collega, la invito a rivolgersi ad uno psicologo per lavorare sulla sua percezione e interpretazione degli eventi e sulle abilità sociali.
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan
23 MAG 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Anna, capita quando si è molto sensibili o vulnerabili di leggere nel comportamento altrui atteggiamenti che praticamente confermanole nostre paure, tuttavia se persistenti certi meccanismi possono influenzare negativamente lo stato emotivo e la personalità. Le conglio di iniziare una consulenza psicolgogica allo scopo di valutare le sue percezioni e la sua emotività. Cordiali saluti, dott.ssa Caccavale Carmela, Psicologa Psicoterapeuta Neuropsicologa Afragola (NA).