Salve, sono un ragazzo di 28 anni e vivo un periodo un po' instabile. Sono frustrato e deluso e mi ritengo indegno dell'età che ho. Ristagno molto sul passato perché ci sono stati degli episodi che mi hanno condizionato la vita e che sembrano rigenerarsi. Per spiegare meglio tutto sintetizzo in tre argomenti.
In amicizia faccio fatica a trovare dei gruppi che mi convincano e quando ci riesco ho un po'la paura di perderli e che tutto ritorni come prima: rimango solo annoiandomi e stando nella delusione. Tutto ha avuto origine a 14 anni quando ho iniziato il liceo. Ero in una classe quasi tutta al femminile e mi annoiavo. Mi sono dovuto cercare amicizie altrove: ho fatto teatro (la mia più grande passione) facendomi una vita doppia.
In amore sono un fiasco totale: non ho mai avuto una ragazza e mi manca l'ebrezza del sesso. Io ho bisogno del sesso. Quando vedo i miei amici che sono fidanzati, sposati sono contento ma mi viene da piangere e mi sento un perdente. Quando vedo in tv una bella donna (un'attrice, una presentatrice etc...) o anche dal vivo mi vengono le pulsioni sessuali e il desiderio di fare l'amore e un pianto di rabbia. Perché gli altri si e io no? Perché posso solo guardare senza poter fare niente?
In famiglia le cose vanno bene e i rapporti sono ottimi, però mi frustra non aver frequentato la mia famiglia paterna che vive in Canada (mi padre è di origini anglosassoni). Un po'per i soldi, ma anche perché mio padre si stava un po'allontanando da loro. Il fatto di avere una famiglia multinazionale è un bel dono che però viene accantonato. Mia madre non sa l'inglese perché mio padre non glielo ha insegnato per pigrizia. Poi tutte le volte che dico di voler andare in Canada a trovare i miei parenti mia madre non è per niente entusiasta. Solo che ci tengo a questi parenti e anche se sono dei 60enni faccio i salti mortali per vederli e quando mi dice queste cose mi rendo conto che è troppo tardi per fare queste cose. Ecco appunto, troppo tardi perché ho per mie scelte o per scelte dei miei genitori o del caso le cose non vengono usate nella maniera giusta e nel modo giusto. Su questo sono frustrato in genere e anche mi sento un po'in contrasto con i miei genitori. Non litighiamo e i rapporti sono ottimi, ma sento di avere dei gusti diversi dai loro in certe situazioni e per certe cose mi sento accantonato o impiegato in un ruolo fuori parte.
E infine, non ho nemmeno un lavoro e per me le giornate volano senza aver fatto nulla.
In conclusione continuo a dirmi che certe cose potevano/dovevano andare in modo diverso e che avrei potuto avere risultati superiori a quelli che ho ottenuto e forse non essere in questa situazione. Chiedo scusa per la lunghezza e grazie per la cortese attenzione.
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12 OTT 2021
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Caro Alessandro,
ho letto con attenzione le tue parole. Trapela la tua sofferenza.
Racconti brevemente più cose che meriterebbero approfondimenti, ci sarà molto altro che preme sulla tua persona e ti porta a sentirti così.
Riassumendo, sembra che tu non sia soddisfatto della vita che conduci, vorresti cambiare le cose ma senti che il tempo e i tuoi vissuti non sono a tuo favore. In realtà si è sempre in tempo per cambiare le cose e prendersi ciò che si vuole, diventare chi si sente di essere. Un percorso psicologico ti aiuterebbe a capire come metterlo in pratica, lavorando su pensieri, emozioni e comportamenti, a partire dai valori, dalle convinzioni e da ciò che ritieni giusto o sbagliato.
Un modo per vivere appieno c'è, bisogna solo trovare il tuo.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio!
Buona giornata,
dr.ssa Annalisa Signorelli
25 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno. Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).
13 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alessandro,
seguo con attenzione il tuo stato di sofferenza. Da ciò che scrivi trapelano diverse situazioni che ti hanno fatto soffrire in passato e che ti fanno percepire la sensazione di non aver concluso nulla. Un percorso di supporto psicologico potrebbe esserti d'aiuto per avere uno spazio tutto tuo nel quale comprendere di quali aspetti della tua vita sei completamente insoddisfatto e da dove partire per poterli cambiare e lavorare in senso propositivo.
Rimango a disposizione (ricevo anche online) e ti auguro buona fortuna
Dott. Massimiliano Compagnone
13 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alessandro,
la incoraggio a guardarsi con occhi più indulgenti. In fondo ha già messo i passi nella direzione giusta chiedendo aiuto. Adesso si tratta di concretare la scelta. Può succedere di arrivare ad un punto della nostra vita e di sentire crollare il terreno da sotto i nostri piedi. Lei butterebbe un bambino con la sua acqua sporca? Una vita è un bene troppo prezioso per dire: è tardi. Ogni momento può essere quello decisivo.
La incoraggio a farsi aiutare seguendo un percorso di supporto psicologico; mi permetto di suggerirle una terapia cognitivo comportamentale più efficace nella correzione dei pensieri disfunzionali.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi
12 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Alessandro
leggendo con attenzione quanto hai scritto è chiaro che le insoddisfazioni e gli insuccessi che hanno caratterizzato alcuni ambiti della tua vita fino ad ora, stanno condizionando in negativo anche quelle che sono le tue prospettive future. Sicuramente quando le cose non girano per il verso giusto la nostra autostima tende ad abbassarsi, e questo è abbastanza per tutti, e quindi si tende a pensare in negativo ad attribuire solo a noi stessi incapacità e mancanza di risorse. In realtà è proprio questo l'errore che tutti tendiamo a commettere. Tutti abbiamo delle capacità e delle risorse a cui far riferimento, ( per esempio il teatro nel tuo caso) bisogna riuscire a prenderne consapevolezza e ad utilizzarle per affrontare il futuro, cercando di non guardare indietro ma davanti.
Se hai piacere ad approfondire e metterti in gioco sono naturalmente a tua disposizione.
12 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alessandro.
Immagino che sia davvero frustrante per te convivere con la sensazione di non essere dove avresti voluto essere oggi. Le esperienze relazionali e di intimità che sente di non aver fatto è indice di qualcosa che manca proprio nella capacità di dare una direzione alla propria vita. Credo che un possibile modo per combattere la sensazione di buttar via la sua vita consiste proprio nel fermarsi un momento e riflettere su chi è, sui propri desideri, sui propri bisogni e sogni ed entrare maggiormente in contatto con il suo mondo emotivo interno.
Un percorso di psicoterapia potrebbe servire in tal senso, per esplorare le aree di interesse e quelle di maggior ostilità.
Resto a disposizione.
Un caro saluto
Ditt. Fichera Gabriele
12 OTT 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Alessandro,
Mi dispiace per i vari settori della tua vita in cui ti senti e percepisci inadeguato.
Ti consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di aumentare la tua autostima.
Resto a disposizione anche online se vorrai.
Cordiali saluti.