Salve, scrivo qui per esporre delle preoccupazioni che mi porto dietro da qualche anno.
Ho 23 anni e sono cresciuto fin da piccolo con un padre del tutto assente, ha avuto problemi di alcolismo e non è mai stato in grado di starmi accanto durante gli anni più delicati della crescita. Due anni fa ho avuto la mia prima relazione amorosa e quando finì ci rimasi davvero molto male, ho passato mesi a piangere e non riuscivo a sollevarmi. Mi sentivo abbandonato per la seconda volta, sono giunto alla conclusione che l'affetto che non ho ricevuto da mio padre io lo cerco negli altri.
Ora ho appena iniziato una nuova relazione, sono felice di questo ma non riesco ad essere sereno e vivermi il presente. Ho paura a lasciarmi andare, ad aprirmi con la mia ragazza, cioè lo faccio ma subito dopo mi assale l'ansia perchè mi sono fatto vedere troppo vulnerabile e mi pento. Ho paura che le cose vadano male anche con lei, ho paura che queste paure mi portino ad autosabotarmi.
Ho paura ad affezionarmi troppo a lei quindi se di norma faccio gesti carini e dolci, 9 volte su 10 mi freno, mi trattengo perchè tanto penso che prima o poi anche lei mi farà del male.
Io vorrei vivermi la cosa giorno per giorno, ma penso troppo, la mia testa parte in quarta dicendo "tanto anche questa volta va male, la annoierai, non ti vorrà più, non meriti amore, nessuno ti pensa".
Io cerco di osservare questi pensieri come parole che non corrispondono per forza alla realtà, ma sono più le volte in cui mi rovino l'umore a causa loro.
Cosa posso fare per stare più sereno?
Grazie.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).
22 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera,
Leggendo queste sue parole ho avuto modo di notare quanto sia ricorrente il termine paura che mi suggerisce quanto intensamente Lei la provi, quanto questo disagio dell'assenza di suo padre possa aver contribuito per Lei a definire il Suo stile di rapporto nel futuro.
Vista la complessità degli argomenti che Lei porta, temo possa essere riduttivo parlarne in questa modalità di botta e risposta, ma questa domanda potrebbe essere un punto di partenza per Lei per prendere a carico la sua salute e il suo benessere e portare questo suo disagio in uno spazio che sia più adatto ad accoglierlo e dove Lei possa lavorare con un professionista nel riscrivere questo suo apparente destino.
Nel caso avesse la curiosità, nella mia pagina professionale di facebook, domani (sabato 20 novembre) alle ore 12.00 aprirò lo spazio ad una diretta dove si affronterà la tematica del padre.
Resto a completa disposizione per ulteriori chiarimenti, anche online.
Giancarlo Dott. Gramaglia.
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Mi dispiace per il dolore e la sofferenza provata e protratta nel tempo.
Grazie per averlo condiviso, immagino non sia stato semplice scriverlo.
Resto disponibile se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve anonimo,
lei racconta di non essere sereno nella relazione con la sua attuale compagna, perché teme in futuro di vivere nuovamente la percezione di abbandono che ha sentito con il termine della sua precedente relazione. Lei stesso riporta queste sensazioni di abbandono alle vicende che ha vissuto con suo padre, che racconta come una figura assente e abbandonica nei suoi confronti.
Il punto è lavorare su queste affermazioni che la perseguitano, di cui, a mio parere e secondo questa mail, il minimo comune multiplo è "non meriti amore". Lavorare su questa affermazione l'aiuterebbe a sentirsi meritevole di amore e di gioia, capace di accoglierla e di vivere il susseguirsi delle vicende della sua vita. Qualora voglia iniziare un percorso per il raggiungimento di questi obiettivi, resto a sua disposizione anche online.
Spero di averle chiarificato il possibile, date le poche informazioni.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Simona Delli Santi
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, Mi dispiace molto per la situazione che descrive connessa Sia ad un passato difficile che ad un presente non semplice. Ritengo Innanzitutto e primariamente importante richiedere un consulto psicologico per affrontare da un punto di vista emotivo gli aspetti significativi della sua infanzia poiché è chiaro come determinati aspetti non risolti siano oggi ciò che mantiene la sofferenza. Inoltre, oltre al lavoro sul passato, è utile lavorare sul presente per cercare di capire come lei sta all'interno di una relazione, identificare eventuali pensieri ed emozioni disfunzionali e trovare strategie utili per affrontare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente. Tenga presente inoltre che potrebbe essere utile per lei anche una terapia con approccio emdr, utile in queste situazioni nelle quali ci sono stati eventi significativi traumatici nel passato.
Cordialmente, dott FDL
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
grazie per aver condiviso le sue difficoltà, immagino che sia davvero difficile tutto questo per lei. Innanzi tutto, mi verrebbe da dire che, anche se questi suoi pensieri non corrispondono alla realtà (cosa che condivido), comunque corrispondono a una sua realtà interna, per come ha sempre vissuto le relazioni, a partire da quella genitoriale paterna. Il suo timore di annoiare, che la sua ragazza non la vorrà più, che non merita amore e che nessuno la pensa sono certamente legati alle modalità relazionali che ha vissuto, sin da bambino. Quando si vivono lacerazioni e ferite emotivo-affettive sin dall'infanzia, quando non si è pensati e visti da piccoli, poi, nelle relazioni adulte, di fronte ad un'interruzione di relazione, ci si sente spaesati, si può provare una sensazione di vuoto e di abbandono, perché la ferita fa risuonare quella più antica, dolorosa e originaria. Mi sento di consigliarle un percorso di supporto terapeutico, al fine di elaborare questo passato così pesante e per poter vivere il presente e futuro in maniera più alleggerita rispetto a questo fardello, per vivere la sua vita e non quella di altri da sé. Resto a disposizione per eventuali colloqui di approfondimento. Un caro saluto e in bocca al lupo. Dott.sa Benini Michela
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno, mentre leggevo il suo scritto continuava a riemergere la parola paura. Comprendo il suo grande sconforto ma sento anche la sua voglia di esserci e di esser visto in primo luogo da se stesso per com'è. Credo sia importante per lei adesso occuparsi di questo, fermarsi nell'oggi per poter far luce su tutte le parti di sé, in modo da poter ripartire verso un futuro meno appesantito dal passato e dalle aspettative. Provi a ritagliarsi dieci minuti per sé, chiuda gli occhi, faccia 9 respiri profondi e al decimo respiro riapra gli occhi e si ascolti. Usi questo piccolo esercizio per toccare con mano le sensazioni che una maggiore consapevolezza di sé le può offrire. Se vorrà sono disponibile online per condividere questo primo passo alla ricerca del sé!
Drssa Alice Mortarotti
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Carissimo Anonimo,
il sentimento di abbandono che ti accompagna è veramente forte e sicuramente inficiante così come è molto chiara la lettura che fai di te stesso e di come funzioni in questo momento.
Certamente un sostegno potrebbe darti una mano ad affrontare quello che ti è successo e capire come poterti ricominciare a fidare degli altri. Potrebbe anche aiutarti a ritrovare una vitalità tale che ti permetta di gestire anche situazioni che nella vita si possono presentare come la fine di una storia, senza avere tutta la paura che oggi hai. Ritrovare motivazione e autostima possono sicuramente fare molto per riuscire a mantenere una relazione realizzante e piena.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
è stato molto acuto nel riconoscere l'autosabotaggio che rischia di mettere in atto attraverso i suoi pensieri disfunzionali, i quali contribuiscono a rafforzare le credenze che non è degno di essere amato.
Alla luce del bagaglio che si porta dietro da un po' di tempo, la invito a condividerne il peso in un percorso psicologico, il quale possa riattivare le sue preziose risorse, ridimensionare i suoi pensieri negativi, aumentare la fiducia in se stesso e ritrovare l'autostima.
A questo proposito, sono a sua completa disposizione, anche online.
18 NOV 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Anonimo,
Hai fatto una buona lettura rispetto alle cause del tuo disagio. Ora occorre lavorarci perché gli errori che possono aver fatto su di te gli altri non condizionino quello che tu sei e puoi arrivare ad essere esprimendo il tuo potenziale affettivo.
Ti incoraggio a intraprendere un percorso di supporto psicologico che ti aiuti a rielaborare i gap affettivi e ti restituisca una buona immagine di te.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi