Salve a tutti, dottori.
Sono una ragazza di vent'anni. Sono sempre stata bravina alle scuole superiori (ho fatto il perito chimico), spesso mi mancava la voglia, sono molto pigra, ma alla fine volevo uscire con una votazione alta per un piacere personale e mettendomi sotto ci sono riuscita. Anche se già li un problema mi affliggeva, quando prendevo voti molto alti mi sentivo insicura, come se non me lo fossi meritato ed avessi barato, nonostante non sia vero.
Le materie che studio sono la mia vita, amo più loro che le persone, a quanto sembra.
Sono al secondo anno di chimica e tecnologie farmaceutiche, non avrei potuto fare scelta migliore, di questo sono felice. C'è un però.
Non mi riconosco più, ho quasi paura di studiare, amo queste discipline ma mi spaventano più che mai, ho i libri davanti e non li apro, con la conseguenza che non vado nemmeno a fare gli esami, ne ho dati solo due. Assurdo, neanche riesco a guardarmi allo specchio, letteralmente.
Ho la sensazione, anzi sono convinta che se mi mettessi d'impegno riuscirei, ma ho paura di riuscire davvero. Quando capisco, applico, collego, vedo in lungo e in largo, ma ho paura. Sempre paura di quello che faccio e potrei fare, paura di riuscire.
Forse non sono pronta a diventare quello che voglio, mi sembrava un traguardo tanto lontano diventare un chimico e ora che si avvicina, tremo. Non vado avanti. I miei genitori sanno che va tutto bene, ho mentito riguardo agli esami. Sono separati, ho avuto diversi problemi specialmente con mia madre, ma in questo momento conta poco. Sono io il problema di me stessa e sta degenerando, ho bisogno di un parere, sono qui a chiedere dopo un anno e mezzo di attesa.
Vi ringrazio.
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24 GEN 2019
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Cara Maria, mi sembra che senta il bisogno di boicottarsi in qualche modo. Sarebbe molto importante intraprendere un percorso per mettere a fuoco cosa c'è in questo blocco, quali sono i bisogni che soddisfa nel non fare e cosa c'è dietro questa paura. Paura delle aspettative? Paura di essere apprezzata e quindi di rischiare di deludere? Le suggerisco di lavorarci e riprendere in mano la sua vita. Un caro saluto. Luisa
28 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Maria,
grazie di aver condiviso con noi le sue problematiche. Spesso quando ci sono dei problemi si tende a superarli come per evitare un ostacolo. Il dolore relativo al "problema evitato" però ritorna e magari si propone in altre aree della vita. Lei ha raccontato il suo vissuto relativamente allo studio. Solo verso la fine ha raccontato con quasi un accenno della separazione dei suoi genitori e della relazione con sua mamma. Forse sarebbe utile affrontare questo problema che sembra prioritario...anche se Lei lo ha inserito verso la fine...Mi contatti anche in privato se lo ritiene utile.
Cordialmente,
Dott.ssa AMR Masin, Psicologa-Psicoterapeuta Roma Cerveteri
25 GEN 2019
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Gentile Maria,
mi sembra che lei abbia molteplici risorse e potenzialità da mettere in campo, ora è bloccata a livello di studio. Possono esserci diverse ragioni alla base, tuttavia è vitale che ora si faccia coraggio e chieda aiuto. E' un atto d'amore che esprime a se stessa.
I miei migliori auguri
Dr.ssa Donatella Costa
24 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Maria, mi complimento anzitutto per le sue capacità e la sua scelta: io a suo tempo ho dato 6 esami di CTF, ma per me era troppo difficile! E quindi sono passato a psicologia, trovando la mia strada.
Purtroppo non è possibile darle un parere, perché i motivi di questo auto-boicottaggio possono essere molteplici. Se non riesce a fare una ipotesi lei, la situazione è molto seria, e non possiamo aiutarla da qui. Non è che inconsciamente ha paura di fallire agli esami? Io li ricordo come un incubo, nel senso che alcuni li ho dovuti rifare due o tre volte. Le posso dare, però, un consiglio pratico: interrompa immediatamente la catena delle menzogne con la sua famiglia! Può non dire che non è andata finora agli esami, ma eviti di continuare a farlo per i prossimi. Si assuma le sue responsabilità, se non riesce ad andare comunichi con franchezza che non è riuscita. Pensa di diventare una professionista, moglie e madre, matura e responsabile se continua su questa strada, a prescindere dalle sue capacità professionali? Nella mia esperienza queste sotterfugi possono portare a conseguenze molte gravi. Ne ho sentite diverse di storie come la sua qui. Lei rischia davvero di arrivare alla disperazione, si fermi ora che è in tempo! E si affidi a un/una professionista competente., che la aiuti in un percorso di introspezione, ma con una componente anche pratica e propositiva, come avviene con una terapia di orientamento cognitivo-comportamentale. Auguri!
dr. Leopoldo Tacchini
24 GEN 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Maria,
nel suo scritto descrive condizioni come: la paura di non riuscire, l’insicurezza, il non meritare un risultato raggiunto e mi sembra che tutto ciò vada avanti da un anno. Non si guarda allo specchio forse perché ha paura di vedere fino in fondo quello che la riguarda e mente a se stessa e ai suoi genitori con il “tutto va bene”. Le consiglio di chiedere un aiuto psicologico per essere aiutata a guardare ciò che vive e trovare il significato e i motivi per affrontare l’empasse, credo l’aiuterebbe a trovare le risorse per realizzare se stessa e quello che vuole fare.
Disponibile per approfondimenti.
Dr.ssa Elisabetta Ciaccia Milano