Salve a tutti, sono una ragazza di 23 anni e frequento l'Università da 5 anni. Ho mentito in due occasioni sul fatto che mi sarei laureata e ovviamente sono stata scoperta. Sono perfettamente consapevole che tutto ciò sia sbagliato, anche perché ci sto male. Ma provengo da una famiglia altamente disfunzionale, quando ero piccola mia madre ha minacciato diverse volte di uccidermi, di uccidere mia sorella, di uccidere mio padre.
Alcune volte prendeva i coltelli e li avvicinava al mio collo. Ero così spaventata che mi addormentavo piangendo con un coltello sotto il cuscino. E questo era solo uno dei tanti problemi.
Mio padre d'altro canto è sempre stato zitto di fronte a queste sue manifestazioni, le ha accettate passivamente. Ma ricordo la sua frustrazione ogni volta che sbagliavo qualcosa, mi urlava contro, picchiava i muri, non aveva pazienza.
Mi sono rifugiata in questo castello di bugie, che ho costruito apposta solo per la mia famiglia, poiché i miei amici e il mio ragazzo sono perfettamente coscienti del mio percorso universitario, ed ora sento solo che vorrei troncare i legami con loro, poiché non mi sento pronta ad essere insultata un'altra volta e soprattutto non mi sento pronta a confrontarmi con delle persone che non capiscono il mio disagio.
Ho anche trovato un lavoro per essere perfettamente indipendente e sentirmi nella posizione di poter chiudere definitivamente con loro. Per caso è sbagliato? È una mossa troppo avventata?
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29 MAR 2021
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Carissima, penso che il lavoro sia per Lei una occasione di svincolarsi da una situazione cosí delicata, critica, difficile e sofferente. Penso che sia necessario darsi modo di elaborare tutto ciò che ha vissuto con un aiuto psicologico competente, affinché tutto questo non vincoli negativamente il Suo oggi e il Suo benessere.
Le auguro tanta buona fortuna e serenità.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
31 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
cara Frog,
quando la propria famiglia non è quella "base sicura" tale da garantire protezione a tutti i suoi membri, assicurando accudimento, cura e sostegno, è possibile, come lei dice rifugiarsi nelle bugie non sentendosi libera di esprimere le proprie emozioni, paure, dubbi. Nello stesso tempo lei è riuscita a creare relazioni affettive altre, nelle quali può sentirsi accettata, amata, compresa,sostenuta, dove non ha bisogno di mentire. A ciò ha unito il desiderio di una propria indipendenza economica, trovando un lavoro che le permette di essere indipendente e occuparsi di se stessa e del suo benessere psico-fisico. Non rallenti...vada avanti e nel caso il senso di colpa ritardasse o impedisse il suo agire, può rivolgersiad un professionista in grado di sostenerla.
Un caro saluto
Dott.ssa Antonella Bellanzon
30 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile utente, il quadro che descrive è decisamente catastrofico. Trovo assolutamente positivo il fatto di aver acquisito un'indipendenza economica che le consentirà di allontanarsi da un contesto familiare così problematico. Le suggerisco, tuttavia, di intraprendere un percorso psicoterapeutico che la potrà aiutare ad elaborare i numerosi traumi subiti e a rafforzare il proprio sé, in modo da sentirsi mentalmente ed emotivamente libera di operare le proprie scelte di vita, senza alcun vincolo. Le faccio tantissimi auguri. Dott.ssa Daniela Noccioli.
30 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Frog, buon giorno!
Innanzitutto le voglio esprimere la vicinanza per le grande sofferenza che ha dovuto attraversare nella sua giovane vita.
La descrizione che fa delle violenze subite da sua madre e delle reazioni completamente inadeguate di suo padre raccontano di un vissuto familiare drammatico.
Mi colpisce che la sua preoccupazione sia di aver mentito alla sua famiglia sull'andamento della sua carriera accademica, con quello che è successo fra le mura della sua casa, questo mi par proprio un fattore marginale.
Trovo invece che la sua spinta all'indipendenza sia molto positiva, inoltre il fatto che lei si sia prima trovata un lavoro per poi progettare una vita tutta sua è tutt'altro che un modo avventato di procedere; tanto più che ha una rete di persone attorno a sè, il suo ragazzo e gli amici, che possono darle sostegno.
Certamente, per il suo benessere generale, sarà necessario che prima o poi, con calma e secondo i suoi tempi, lei possa elaborare tutto il dolore che le ha causato la sua esperienza familiare.
Le auguro ogni bene, cara Frog!
30 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Frog,
una cosa mi colpisce moltissimo nel suo racconto: come mai suo padre non si è reso conto che sua madre aveva bisogno di aiuto, a fronte di comportamenti così gravi?
Mi dice che si è veramente rischiata la tragedia, e tuttavia suo padre è rimasto a guardare passivamente: difficile comprendere le ragioni di un tale atteggiamento.
A questo punto la domanda più importante è: come mai ha dei dubbi riguardo il progetto di costruirsi una vita indipendente fuori dalla casa dei suoi genitori? Spero che al più presto decida in questo senso, visto che le condizioni economiche ci sono e può contare sul sostegno del suo ragazzo e dei suoi amici.
Naturalmente, questo non significa che Lei non debba comunque fare i conti con la sua storia e provare a capire le ragioni profonde di quello che è successo: perché sua madre vi minacciava (quale era la sua patologia, perché è evidente che di questo si tratta, purtroppo), perché suo padre non ha difeso se stesso e voi figlie ... e infine: perché Lei ancora teme che andarsene sia una "mossa troppo avventata".
I migliori auguri per una nuova vita.
A disposizione se vorrà per ogni approfndimento.
D.ssa Loretta Sapora
29 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Frog,
la strada che ha intrapreso è senz'altro positiva. Il lavoro le può consentire di sentirsi realizzata e valida.
Le domande che si pone meriterebbero di essere approfondite in un percorso psicologico in cui poter rinarrare quello che ha vissuto e gli altri "tanti problemi" che la appesantiscono e che in qualche modo potrebbero impedirle di sganciarsi in modo più funzionale e consapevole dalla sua famiglia.
Resto a disposizione e le auguro buon cammino
Dott.ssa Elisa Andriolo