Ho lasciato la ragazza e dopo 3 mesi sto ancora male come il primo giorno

Inviata da Manuel · 15 ago 2019 Terapia di coppia

Buongiorno,

Mi chiamo Manuel ed ho 20 anni.
Scrivo per parlare di come sto. Sono passati ormai quasi tre mesi da quando ho lasciato la mia ormai ex ragazza. Nell’ultimo periodo litigavamo continuamente e mi sono reso conto che non ero più sereno. Dopo un paio di giorni per rifletterci, decido di lasciarla. Da allora piango quasi ogni giorno pensando alle emozioni meravigliose che sono riuscito a provare per la prima volta nella mia vita con lei. Mi sembrava davvero di essere in un film a volte. Tuttavia nelle prime due settimane ci siamo sentiti e visti sporadicamente, ma non sono mai riuscito a volerci tornare, perché nonostante stessi male, ogni volta che eravamo sul punto di riprovarci provavo come un peso allo sterno, un macigno enorme che mi stava appoggiato sopra, e per rispetto nei suoi confronti ho deciso di non prenderla in giro. Inoltre da quando ci siamo lasciati ho cercato di comportarmi sempre al massimo del rispetto con lei. Ho evitato di scriverle, ho evitato di farle capire quanto stessi male anche io per questa cosa, perché mi rendo conto che lei già ne avrà provato tanto. Ad oggi mi chiedo perché sto ancora così. Cosa mi spinge a non tornare da lei o eventualmente chiudere questa porta. La guardo ed è bella da far male. Se la penso tra le braccia di qualcun altro scoppio a piangere indipendentemente da dove mi trovo. Alle ragazze che provano ad approcciare dico che sono fidanzato. Non voglio sapere niente di nessuna e la mia testa è sempre su di lei. Può sembrare paradossale, però spero sempre che un giorno le cose possano sistemarsi, che il destino ci ricongiunga e che possiamo tornare a stare insieme, o che ci sia almeno un modo per me per avere la sicurezza di voler tornare da lei senza provare quella sensazione di angoscia e oppressione che mi assale. Siamo stati 5 mesi insieme, dopo parecchi anni di “amicizia” e la nostra relazione è iniziata tra alti e bassi, dopo un tira e molla da parte sua che ammetto avermi fatto parecchio male. Inoltre non ho vissuto benissimo la prima parte della relazione, nella quale mi ha posto davanti a parecchi muri, per le tante paure che lei aveva (tutte fondate, attenzione), che a poco a poco sono crollati. Mi chiedo se la mia è semplicemente paura di affrontare questa situazione più che davvero non voler stare più con lei. Aggiungo che ho i genitori separati da 5 anni. Ho un rapporto meraviglioso con loro e non chiederei di meglio, ma la loro separazione mi ha segnato in modo davvero importante, ho sofferto tanto per questo ed ho rimosso addirittura ricordi di una parte della mia vita, da quando mia madre se n’è andata di casa in poi. Mi sono fatto seguire da una psicologa da quando ho lasciato la mia ragazza, per provare a capire la natura delle sensazioni che provassi e per capire se fosse qualcosa che avesse a che fare con la separazione dei miei genitori, ma lei sostiene che se amassi davvero la mia ex ci sarei già tornato, ed il fatto che non ci torno implica che la mia era solo una forte infatuazione e che col tempo tutto passerà. Dopo tre mesi in cui però mi sento quasi come il primo giorno che l’ho lasciata, in cui la penso giorno e notte in modo quasi ossessivo, non riesco ad essere d’accordo con questa diagnosi.
Vorrei tanto fare chiarezza dentro di me, sono in un limbo dal quale non sono riuscito ad uscire. Una qualunque persona dall’esterno sarebbe sicura che in me un sentimento vivo e forte è presente nei suoi confronti, ma nonostante questo non riesco a tornare, sento troppo addosso la responsabilità di uno sbaglio e conseguentemente farla stare ancora più male, e non me lo perdonerei. Non ci sentiamo quasi più e ci vediamo di tanto in tanto perché abitiamo letteralmente attaccati e frequentiamo gli stessi luoghi.
Grazie mille per l’ascolto.

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Miglior risposta 18 AGO 2019

Gentile Manuel,
molta sofferenza, più che da cause esterne nasce spesso da conflitti interiori in soggetti per lo più rigidi e la tua sembra una situazione analoga dal momento che hai preso l'iniziativa di lasciare la tua ragazza per i frequenti litigi ma non riesci poi a darti pace e nemmeno a ritornare con lei che forse sarebbe ancora disponibile.
Una prima domanda potrebbe essere su cosa vertevano quei litigi e come mai non si riusciva a trovare un punto di incontro.
Questo è molto più importante della tua preoccupazione per il suo possibile malessere o della tua gelosia inopportuna essendo stato tu a lasciarla.
Se comunque hai ancora la speranza e il desiderio che le cose possano sistemarsi , ti suggerisco di non affidarti al destino ma proporre alla ragazza una psicoterapia di coppia per comprendere e risolvere le cause profonde della vostra incompatibilità rivolgendovi per questo ad un altro terapeuta preferibilmente di orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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