Ho l'ansia sociale che sfocia in depressione. Cosa devo fare?
Buonasera. Mi chiamo Edoardo, ho 23 anni e sono di Sora (Frosinone). Da ottobre studio a Bologna all'università e da quando sono lì ho avuto una profonda crisi personale. Tutto ha avuto origine dalle scuole medie, quando i miei compagni mi emarginavano e mi insultavano con insulti omofobici. Ero stato vittima di bullismo e i miei genitori e professori dell'epoca minimizzavano il tutto. Crescendo, è stata una discesa agli inferi: venivo emarginato, i miei compagni non mi coinvolgevano in attività. Quindi, parlavo da solo in camera mia. All'università (laurea triennale) le cose sono migliorate, ma la discesa continua: tutto continuava a peggiorare, avevo pensato al suicidio strizzandomi con la corda dell'accappatoio. Ma i miei genitori facevano finta di niente. Adesso la situazione è drammatica: i miei compagni di università mi ignorano e non mi vogliono aiutare, non riesco a gestire la conversazione con persone sconosciute, non trovo persone con interessi comuni, non riesco a far amicizia con gli sconosciuti. Nei lavori di gruppo all'università parlo pochissimo perché ho paura del giudizio delle persone. Non voglio deludere me stesso e i miei genitori che hanno fatto tremila sacrifici per farmi studiare a Bologna.
Volevo andare dallo psicologo ma non posso permetterlo perché devo pagare l'alloggio campus, volevo andare dallo psicologo universitario ma i tempi sono lunghissimi. Quindi, cosa devo fare: devo arrendermi oppure cercare una nuova strada?
Aiutatemi perchè questa situazione è diventata insostenibile.
Grazie.