Ho forse sbagliato Università?

Inviata da Arianna · 2 gen 2019 Orientamento scolastico

Salve, ringrazio in anticipo per le risposte che riceverò e mi scuso se mi dilungherò un po' troppo. So che questa è una domanda a cui solo io posso dare una risposta definitiva ma vorrei sentire un parere che viene da fuori, forse perché più "obiettivo".
Ho 19 anni, frequento il primo anno di Medicina e Chirurgia e dopo un solo semestre ho già dei dubbi sulla scelta di questa facoltà. Sono sempre stata molto portata per le materie scientifiche e le studiavo con molto piacere, in particolare la matematica e la chimica. Al liceo ero una studentessa modello e non ho mai avuto problemi relativi alla mole di studio o alla comprensione di un argomento in nessuna materia. Provengo da un Liceo Classico (che ho terminato a pieni voti) e, nonostante la mia predilezione per le materie scientifiche, adoro anche la letteratura e la poesia. Sono molto soddisfatta della mia scelta liceale, proprio perché sono dell'idea che certe cose non avrei più potuto studiarle all'Università, poiché ho sempre detto (e continuo a sostenere) che poi avrei studiato qualcosa legato alle scienze. Dal terzo/quarto anno di liceo ho iniziato a pensare all'idea di studiare medicina poiché sempre affascinata da questa professione.
Finita la maturità ho quindi iniziato a studiare per il test d'ingresso e nonostante fosse molto difficile, sono riuscita a passarlo con un punteggio molto alto e quindi sono entrata nella mia prima scelta. Purtroppo nessuna delle mie amiche è riuscita a passare il test e anche per questo mi ritengo molto fortunata perché, nonostante io mi impegni, ho sempre visto ripagati i miei sforzi. Ho quindi iniziato l'Università molto soddisfatta di me e speranzosa riguardo al mio futuro. Mese dopo mese però vedevo che mi mancava qualcosa: vedevo i miei colleghi soddisfatti e sempre pronti ad intervenire, mentre io non riuscivo nemmeno a capire cosa ci trovassero di interessante in certi argomenti, tant'è che mi pesava frequentare alcuni di questi corsi. Non ero attenta alle lezioni e non vedevo l'ora che finissero: al pomeriggio studiavo (non troppo) ma non avevo lo stimolo di conoscere, mi sembravano tutte cose inutili e noiose. Così io che ero sempre stata una delle migliori della classe mi sono ritrovata a frequentare lezioni in cui però non ascoltavo. Proprio io che sono sempre stata molto ambiziosa in tutto mi sono ritrovata sulle nuvole a fantasticare su non so neanche che cosa. Ogni scusa era buona per prendere il cellulare o per chiacchierare con i miei vicini. Sono una studentessa fuori sede ma torno spesso a casa perché relativamente vicina: non ho comunque sofferto la solitudine perché vivo con dei miei amici e anche all'Università ho stretto amicizia con delle persone carinissime. Non sono stata forzata (e neanche indirizzata) dai miei genitori ad iscrivermi a questa facoltà, ho fatto tutto di testa mia. Ora però mi trovo a desiderare qualcosa di più. Non avendo mai studiato all'Università non so se è normale avere così tanti dubbi all'inizio. Non avendo neanche mai avuto "periodi no" non so se questo è uno di quelli e se è solo passeggero. Sta di fatto che tra una settimana avrò il mio primo esame e non riesco a trovare la voglia di aprire i libri (sì, proprio io a cui non è mai successo di affrontare un compito o un'interrogazione senza avere studiato tutto alla perfezione). Il fatto è che in questa particolare facoltà mi sembra non ci sia niente da capire, le cose sono così e così vanno studiate. Invece io non amo imparare le cose a memoria, mi piace metterci le mani e soprattutto la testa. Mi piace molto la logica e ci sono molto portata (forse anche per questo sono riuscita a passare il test al primo tentativo). Col senno di poi credo di aver idealizzato la professione del medico, forse perché l'ho sempre visto come una figura di cui avere molta stima e rispetto e credevo che avrei potuto diventarlo anche io. Ma io non voglio passare anni preziosi della mia vita a studiare qualcosa che non mi piace col rischio di non farla bene. Io ci tengo allo studio, forse anche perché so di poter dare tanto. D'altra parte mi dico anche che forse sono solo i primi anni ad essere così e che poi potrei provare stimoli che ora non ho. Quello che voglio dire è che non so se in futuro potrei rimpiangere di aver abbandonato medicina così presto ma allo stesso tempo non vorrei passare degli anni in una facoltà che non mi stimola minimamente e in cui faccio fatica a studiare. Mi ritrovo quindi a non sapere cosa fare. Anche sentendo i miei amici, sto pensando di aspettare e finire almeno questo primo anno per poi decidere, ma non ne sono ancora convinta. Sono sempre stata molto discreta su cosa pensassi di questa facoltà con tutti, anche quando i miei genitori mi chiedevano come andasse e se mi piacesse. Ho sempre detto che avrei valutato col tempo e che ancora era troppo presto per capire se quella potesse essere la mia strada, quindi anche se inizialmente potrei dare loro un dispiacere credo che col tempo capirebbero. Anche se un po' temo di deludere mio padre (che è molto fiero di me e già mi vede col camice addosso anche se non me lo dice), preferisco fare ciò che è giusto per me. Quindi ora resta solo da capire questo, ovvero ciò che è meglio per me e ciò che voglio.
Scusate ancora per il tempo che vi ho sottratto, grazie in anticipo e spero possiate aiutarmi almeno in parte.

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Miglior risposta 4 GEN 2019

Gentile Arianna,
nel percorso universitario sia di Medicina che di qualsiasi altra Facoltà, ci possono essere alcuni argomernti ed esami abbastanza lontani da quello che è il nucleo principale e l'obbiettivo del corso di studi e della futura relativa professione.
E' possibile che lei si sia demotivata per una situazione del genere, specie se le piaceva e le piace ancora l'idea di fare il medico ma sta studiando adesso qualche esame che non sembra avere molta correlazione con la pratica medica futura.
Lei sarà sicuramente una ragazza intelligente e con molta logica (di cui si vanta) ma è anche molto insicura e sembra avere difficoltà ad assumersi delle responsabilità almeno relativamente alla scelta che ha fatto, problema che magari non esisteva al liceo.
L'insicurezza è anche confermata dal fatto che, a fronte dei dubbi che le sono venuti, lei non ha una alternativa come, ad es., quella di voler lasciare la facoltà di Medicina per un'altra Facoltà che potrebbe essere Ingegneria, Matematica o altro ma probabilmente anche in questi studi ci saranno delle cose da studiare a memoria dal momento che la memoria è fondamentale per tutti i processi cognitivi.
A volte si è precocemente predisposti a preferire una materia piuttosto che un'altra ma può anche capitare che si apprezza una materia, inizialmente ostica o noiosa man mano che la si studia e la si comprende, cosa che richiede volontà, applicazione, responsabilità e umiltà (tutte qualità che potrebbero non essere in lei molto presenti nonostante l'abbondanza di intelligenza e logica).
Allora, a mio avviso, il problema principale non è tanto quello di cambiare per un'altra Facoltà (anche perchè lei non ha espresso alcuna idea in merito) quanto quello di esplorare e ricercare in un adeguato contesto di psicoterapia le cause originarie di questi suoi dubbi e di questa sua insicurezza.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 GEN 2019

Gentile Arianna, dalla sua lunga lettera si deduce una scontentezza di fondo, che non so se completando il primo anno di Medicina si risolverà, soprattutto perchè lei è disinteressata.Occorrerebbe approfondire le sue motivazioni nella scelta, se sia veramente quella adatta a lei, considerando che i primi due anni di corso richiedono certamente di imparare anche molto a memoria. Le diagnosi si possono fare in seguito, grazie allo studio e la conoscenza e all'esperienza. Potrebbe anche essere che si sia scoraggiata di fronte alla lunghezza del percorso che le si prospetta. Alla luce di tutto ciò, le consigliere alcuni colloqui di orientamento con uno /a psicologo/a specializzato in questo settore.
Auguri!
dott.ssa Paola Federici
psicologa psicoterapeuta - Consigliere di orientamento scol. e professionale

Ricevo a Rapallo (Ge) e Binasco (Mi)

Anonimo-121174 Psicologo a Binasco

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4 GEN 2019

Gentile Arianna, non si deve scusare, questo servizio fa parte dei doveri che ci siamo assunti, nessuno è obbligato a rispondere! Dal suo resoconto ampio e dettagliato due cose sono chiare: ha un buon equilibrio mentale ed il suo livello intellettivo è invidiabile, io non sono alla sua altezza! Una cosa però non è chiara, e (scusi il gioco di parole!) dovrebbe chiarirla meglio a sé stessa: cosa è, esattamente, che non le piace di Medicina? Lo studio o la pratica vera e propria della professione? E per quali aspetti? La chiave del problema risiede in questo, a mio modesto avviso. Perché, mi perdoni, ma trovo un po' banale che lei dica "mi piace capire e non imparare a memoria". Nelle materie scientifiche (ho sostenuto da giovane alcuni esami di chimica, poi ho cambiato strada) ci sono delle leggi e dei teoremi da imparare, punto. Che riflettono le meraviglie della Natura, che si sia credenti o no. L'atteggiamento giusto è l'ammirazione e il desiderio di capirle a fondo, lo stesso per la complessità del corpo umano che, in ultima analisi, è una meravigliosa macchina elettro-chimica. Sono altri gli aspetti ove riversare il proprio ingegno e la propria intuizione, per esempio nella diagnosi e nella ricerca. Ma prima bisogna avere l'umiltà di capire e di apprendere. Insomma tutte le facoltà al primo anno possono essere un po' noiose. Però io ho studiato con passione anche gli aspetti di base, che non mi sarebbero stati granché utili, perché mi piaceva e mi piace la psicologia. Per capire se le piace Medicina, dovrebbe seguire qualche visita con un medico esperto, ma questo è magari difficile al primo anno. Se lo desidera può contattarmi per approfondire brevemente alcuni elementi. Un cordiale saluto
dr. Leopoldo Tacchini

Dott. Leopoldo Tacchini Psicologo a Figline Valdarno

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3 GEN 2019

Carissima,
indubbiamente la sua situazione è molto complicata. Forse, come dice lei, ha idealizzato la professione di medico e ora c'è disillusione.
Venendo alla sua difficoltà di studio e alla sua poca motivazione bisognerebbe capire cosa inconsciamente l'università (quindi non la facoltà di medicina) significhi per lei. Perché evidentemente c'è nel suo inconscio qualcosa che la frena. Credo che abbia bisogno, in definitiva, di conoscere meglio se stessa.
A tal proposito le consiglio qualche seduta da uno psicologo al fine di esplorare meglio se stessa.
MI faccia pure delle domande se lo ritiene opportuno!

Dott. Angelo Feggi - Psicoanalista Genova

Dott. Angelo Feggi Psicologo a Genova

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