Ho fatto terapia per un anno senza esito

Buongiorno Maria, dal mio punto di vista una terapia psicologica efficace produce i primi miglioramenti in tempi abbastanza brevi, anche se poi per risolvere completamente il problema solitamente ci vuole un po’ più di tempo. Questo, però, dipende molto anche dal tipo di approccio seguito dal terapeuta (ne avete mai parlato?) e dalla relazione che si è instaurata.
Le consiglio anch’io di esprimere le sue perplessità al suo terapeuta: il confronto le potrà fornire informazioni molto importanti per valutare la qualità della relazione terapeutica e del lavoro che state facendo.

Gentile Maria,
nel considerare l'esito di una terapia si devono valutare diverse variabili, quali l'entità del disturbo, le aspettative, i possibili supporti esterni.
Le consiglierei in primo luogo di non pensare a priori di aver sbagliato qualcosa, ma di esprimere le sue perplessità al collega che la segue.
Se ha stabilito una buona alleanza terapeutica, vedrà che sarà possibile avere chiarimenti o ricalibrare obiettivi e strategie che portino ai cambiamenti da dei desiderati.
Un caro saluto
Dott.ssa Vanda Braga

Gentile Maria,
È difficile darle una risposta a priori senza conoscere in modo approfondito il suo caso.
All'inizio i cambiamenti in psicoterapia possono essere lievi ed impercettibili, lei potrebbe ad esempio avere aspettative molto elevate oppure non accorgersi di alcuni cambiamenti.
La inviterei ad approfondire l'argomento con la terapeuta esprimendo tutti i dubbi e le perplessità.
Cari saluti
Dott.ssa Costa

Salve Maria
Per rispondere adeguatamente alla sua domanda bisognerebbe capire quali sono i motivi che la hanno spinta a richiedere un aiuto a un terapeuta e provare a capire se ci sono state variazioni, anche minime, rispetto alle soluzioni che metteva in atto prima della terapia fino a oggi.
Dall'inizio della terapia, ci sono stati nella sua vita episodi per lei stressanti?
Resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco

Buona sera Maria,
è sempre difficile rispondere a queste domande quando si conosce tutto di un caso, ancora più difficile farlo senza avere alcun dettaglio.

Ma la prima cosa fondamentale: NE HA PARLARTO CON IL SUO TERAPEUTA? sottolineo l'importanza di questa cosa perché potrebbe chiarire molto della dinamica cliente-terapeuta e a volte permettere delle svolte importanti. Ad esempio: quanto non essere riuscita a portare questa frustrazione direttamente al suo terapeuta può dirci qualcosa delle sue difficolta?

Quindi se non l'ha già fatto le consiglierei di farlo subito, anche se fosse solo per chiarire quali sono gli obiettivi che ciascuno di voi si è dato e che forse non collimano.

Altri motivazione potrebbero essere legate ad una sua difficoltà ad approfondire dinamiche per le profonde.

MI chiedo poi a pelle come sta nella relazione con il suo terapeuta, perché neppure questo è una cosa da sottovalutare.

Altro aspetto potrebbe essere legato alla concordanza tra l'approccio e la sofferenza portata...

Come vede le risposte possono essere delle più varie, la cosa migliore è sondarle in stanza di terapia e valutare solo alla fine cosa ne emerge e come comportarsi di conseguenza.

Le auguro i miei migliori auguri per un buon percorso di terapia,

Cordiali saluti,
Dott.ssa Ceccato Silvia