Ho costantemente l'impressione di essere ritenuta antipatica e poco interessante

Inviata da Martina · 3 set 2020

Salve,

vi scrivo per descrivervi un problema che, seppur a primo impatto possa sembrare estremamente superficiale nonchè adolescienziale, influisce molto negativamente sulla mia vita quotidiana e sulla mia autostima, impedendomi di vivere serenamente. Che non si possa piacere o interessare a tutti nella vita non è una novità. Io però ho spesso il sentore di non piacere proprio a nessuno, nè caratterialmente nè esteticamente. Faccio due premesse importanti: primo, ho cominciato a dare peso a questi aspetti da quando sono uscita da una lunga relazione di 6 anni (io ne ho 24) e ho sviluppato questa necessità morbosa di piacere a più persone possibili; secondo, vivo in un contesto molto particolare, il classico contesto di paese in cui tutti sanno tutto di tutti e se la gente ha un'immagine di te, difficilmente la cambierà. Detto questo, io mi rendo conto di dover fare sempre il doppio dello sforzo che la maggior parte delle persone da queste parti deve fare per essere notata. E per notata intendo anche solo essere riconosciuta come parte del creato. Mi sento sempre un passo indietro agli altri, invisibile e poco degna di nota, sotto tutti i punti di vista. Purtroppo, un ruolo non indifferente lo giocano i social network, che per quanto non possano essere mai considerati uno specchio autentico della vita reale restituiscono comunque un'immagine precisa di come la gente viene percepita. Ovviamente, anche sotto questo punto di vista non vengo quasi mai considerata. Ora mi sorge un dubbio: io mi sono sempre sentita una bella ragazza (quantomeno nella media), anche relativamente simpatica, insomma una persona che magari non sempre si distingue ma che sicuramente non ha nulla da invidiare a nessuno. Questo contesto tossico però getta non poche perplessità su questa mia certezza: ho qualcosa che non va? sono inguardabile? mi comporto da snob? Chiaramente tutte le mie amicizie più strette negano tutti questi aspetti, ma quando si tratta di stabilire il modo in cui si viene percepiti esternamente forse il giudizio di persone a noi strette non è il più oggettivo.
Il problema veramente grande di tutta questa faccenda è che si tratta di un gatto che si morde la coda: più sento di non piacere, più mi sforzo di piacere (mostrandomi disponibile e solare, e allo stesso tempo curando al massimo il mio aspetto), e il fatto di non ottenere il riscontro voluto (nè in ambito estetico nè in ambito caratteriale) genera una frustrazione che è ben lontana dall'essere solo un pensiero sporadico.

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Miglior risposta 5 SET 2020

Cara Martina,
il problema della bassa autostima non è né superficiale né adolescenziale. Influisce molto sulla qualità di vita, sulle relazioni e sulla percezione della propria "felicità". Ha perfettamente capito che col tempo si instaura un circolo vizioso. Che però, fortunatamente, può essere spezzato. Valuti un percorso psicologico, Le sarebbe di aiuto. Di solito non consiglio un orientamento particolare ma in questo caso troverei adatto il cognitivo-comportamentale. Se ha voglia di leggere qualcosa sul tema autostima e assertività, Le consiglierei il libro "Puoi anche dire No" di Bauer, Bagnato, Ventura. Io lo trovo utile e anche qualche mio paziente si era trovato bene.
Un saluto
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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4 SET 2020

Salve Martina, propongo alcuni stimoli di riflessione. Sembra che qualcosa di "incomprensibile" la spinga a ricercare il piacere da coloro che non sono nelle condizioni di poterlo dare. Questa sorta di gioco allo "specchio", di guardare l'immagine riflessa di sè in sguardi che non sono in grado di irradiare la luce che lei aspira e desidera, potrebbe essere uno dei diversi punti di riflessione da approfondire in un eventuale percorso psicoterapeutico.
Sereno proseguo, Dr. Massimo Franco

Anonimo-180201 Psicologo a Ancona

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