Buonasera a tutti, mi chiamo “Antonia” e sono qui per parlarvi della mia attuale situazione con il mio ragazzo. Allora premetto che lui è un tipo molto all’antica, e posso anche accettarlo, ma la cosa che non riesco ad accettare e il fatto che lui voglia avere il massimo dominio su tutto, vuole comandare su tutto, a me questa situazione mi fa stare male, perché in fondo so di non starci bene ma non riesco a lasciarlo, mi sento di morire se so che lui non è con me, ma allo stesso momento so di soffrire insieme a lui... Lui può uscire, stare con i suoi amici, io sto a casa ogni giorno se non quelle poche volte in cui mi viene a prendere per stare insieme... lui può avere Instagram, io nessun social... io non so cosa fare non riesco a lasciarlo, vorrei trovare la forza .... almeno la forza di riuscire a ribellarmi su qualcosa ... ma non ci riesco
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20 NOV 2019
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Gentile Antonia,
essendo una relazione sbilanciata e senza reciprocità e' destinata a deteriorarsi nel tempo e a finire.
Occorre che lei cerchi al più presto di colmare la sua carenza di assertività e di autostima tramite un percorso di psicoterapia preferibilmente cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
25 NOV 2019
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Gent.le sig.ra Antonia,
la situazione e le difficoltà che lei descrive e per le quali chiede aiuto sembrano essere, almeno a prima vista e senza il necessario approfondimento dovuto a colloqui clinici, abbastanza "complessi" perchè rivelano la compresenza di due aspetti specifici: da una parte, il carattere e la natura "dominante" del suo compagno che però ha specifiche ripercussioni sul suo stato d'animo e vita di coppia e, dall'altra, una difficoltà tutta sua nel prendere una decisione e allontanarsi da lui. Lei sembra descrivere molto bene una modalità ambivalente di gestione del rapporto all'interno della quale emergono contemporaneamente il bisogno di vicinanza (protettiva?) e il bisogno di allontanamento - separazione.
Credo che per lei potrebbe essere utile e vantaggioso capire, all'interno di un percorso psicoterapeutico mirato, quali siano le difficoltà che ostacolano la sua capacità decisionale, di quale natura e come si attivino e, contemporaneamente, lavorare su di Sè e sulle proprie emozioni ma anche sulle sue modalità specifiche di costruzione di un legame affettivo e di attribuzione di senso, per comprendere in modo consapevole cosa attivi le sue difficoltà e ostacoli il suo desiderio di "ribellarsi" e di affermare liberamente la sua volontà; potrebbe in questo modo capire perchè continui a stare dentro una relazione che non la soddisfa e la fa star male, cosa le impedisca di lasciarlo e imparare, gradualmente, ad assumere il controllo di Sè e della propria vita.
22 NOV 2019
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Buongiorno Antonia,
mi pare che quello che lei descrive sia una relazione abusiva, dove l’espressione “all’antica” funzionerebbe come una scusa da parte di chi la mette in atto. Un rapporto abusivo è caratterizzato dalla mancanza di uguaglianza e reciprocità, in cui una delle due parti si trova in una condizione di sottomissione, dipendenza e intimidazione. Se lei si sente sotto controllo e con la sua libertà limitata, tale modalità di rapporto non va bene e la tendenza è quella di peggiorare. L’abuso relazionale si verifica quando una persona si approfitta della fragilità emotiva dell’altro per comandarla, e da qui la necessità che lei cerchi un aiuto psicoterapeutico al fine di capire i motivi che l’hanno portata ad accettare una relazione del tipo e come fare per uscirne. Rimango a disposizione.
20 NOV 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, credo che le potrebbe essere utile un breve percorso psicoterapeutico per capire il motivo di quello che le succede. Forse questo rapporto mette in luce caratteristiche della sua personalità che deve comprendere a fondo. Il suo fidanzato è come è, diciamo all'antica, ma a lei può interessare di più, per il suo futuro, capire come superare una situazione di questo tipo, uscire dalla passività e riuscire a sostenere un rapporto paritetico.