Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e vorrei chiedervi consiglio in quanto credo di soffrire di ansia, spiego un po’ qui la mia situazione. Sono in erasmus ormai da un mese e mi piace essere qui mi piace l’università e gli amici che si sono creati il problema è che molte volte nell’arco della giornata vengo travolta da questa insistente e frustrante ansia anche se credo di non averne motivo visto che l’ambiente che mi circonda è tranquillo. Quindi vorrei imparare ad accettare la cosa e a conviverci e cercare di calmarla quando si presenta. Penso sempre a cosa fare dopo e se quello che farò mi farà stare male, penso sempre a come superare la cosa e alla paura di sentirmi male, ho letto che gli esercizi di respirazione e attività fisica possono aiutare ma gli ho iniziati ds poco e si mi tranquillizzano i primi cinque minuti ma poi torno a sentirmi male con questa insistente sensazione al petto che non vuole andare via e che mi logora dentro. Vorrei imparare ad accettarla o per lo meno a conviverci, dovrei tornare a casa a Natale quindi tra due mesi eppure sembra non passare mai il tempo. Io credo che sia perché non riesco a godermi il fatto di essere qui e il presente, penso sempre a cosa devo fare dopo, a cosa avrei fatto a casa, a cosa farò quando tornerò, se mi sentirò di nuovo male, se mi passerà, se mi sento male, se fare una cosa mi farà sentire male etc per questo parlo di ansia, e questo accade e soprattuto la mattina Perché penso a come sarà la giornata a come posso impegnarla a cosa fare per non sentirmi male e se quello che farò mi farà sentire male se mentre sarò in compagnia mi sentirò male etc etc etc a volte cerco di portare i pensieri al presente dicendomi che dopo sarà un problema di dopo e mi tranquillizzo almeno apparentemente però poi la sensazione torna. Come posso fare?
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11 OTT 2022
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Ciao Giusy, piuttosto che soffermarmi sul "come" fare per accettare e gestire l'ansia, cercherei di capire, prima di tutto, "che cosa" la scatena. E' come se tu non riuscissi a goderti il presente, ma corressi già verso un futuro che ancora non c'è. Questo, naturalmente, ti scatena un'ansia non indifferente.
Sei in erasmus e stai vivendo un'esperienza bellissima. Prova a concentrarti su quello che hai ora. Quello che succederà quando tornerai a casa, è un pensiero/problema del poi.
Fare attività fisica abbinata a tecniche di respirazione sono un'ottima idea. Ovviamente la "pratica" deve essere costante e purtroppo non si possono ottenere risultati eccellenti solo con poche "applicazioni".
Quello che ti consiglio è di richiedere un consulto psicologico che puoi tranquillamente fare online. Sicuramente parlarne con qualcuno ti farà bene.
11 OTT 2022
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Buongiorno,
la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e immagino il disagio che percepisce quando questi sintomi d'ansia prendono il sopravvento. Bisognerebbe capire a cosa può essere legata tale sintomatologia ansiosa, esplorare pensieri e vissuti emotivi cercando di individuare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici tramite un percorso pricologico.
Resto a disposizione, eventualmente anche online
Cordialmente, Dott.ssa Laura Caruso
11 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
come alcuni colleghi le hanno già suggerito, quella che lei descrive sembrerebbe più angoscia che ansia: gli episodi d'ansia sono rapidi, nel giro di qualche minuti collassano, mentre l'angoscia è qualcosa di più strisciante che si annida e non lascia la presa, se non ce ne prendiamo cura. Perché possa davvero godersi i mesi restanti di Erasmus, e gioire nel rientrare a casa, senza che questo rappresenti una fuga da una situazione che trova comunque piacevole e appagante, le suggerisco una consulenza con un* terapeuta breve strategic*, online vista la distanza, perché insieme possiate ben individuare le migliori strategie per riemergere da questa situazione di sofferenza. Resto a disposizione per curiosità, dubbi o domande, e saluto cordialmente.
Dr.ssa Maria Beatrice Brancati
11 OTT 2022
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Buongiorno gentilissima, innanzitutto grazie per la condivisione. In accordo con i colleghi, sembra proprio che quella che lei descrive sia uno stato ansioso. Ha pensato di rivolgersi ad uno specialista? parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare a fondo quelle che sono le cause sottostanti il suo vissuto.
Resto a disposizione
AV
11 OTT 2022
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Buongiorno,
Quello che lei ci racconta deve essere molto difficile da affrontare, soprattutto perché ora si trova lontana da casa e forse lontana dalle sue figure di riferimento sia in termini di famiglia che di amicizia. Lei chiede di imparare a convivere con questo problema ma forse potrebbe essere utile capire da dove arriva questa ansia, questa paura, perché il suo corpo si attiva in questo modo. Il corpo quando non stiamo bene ci parla e può essere un ottimo alleato per capire se le cose non vanno. Io non ignorerei i messaggi che le sta inviando provando a gestire e a controllare la situazione ma proverei a capire come mai il mio corpo mi parla in questo modo e in questo momento. Per fare ciò un percorso di psicoterapia è la strada più indicata.
Un caro saluto
Dott.ssa Nicoletta Nonni
11 OTT 2022
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile ragazza,
non credo che la causa principale della sua ansia sia la lontananza da casa per l'esperienza dell'Erasmus e probabilmente di ciò è convinta anche lei.
Credo invece che alla base della sua ansia vi sia un problema di insicurezza e insufficiente livello di autostima.
Pertanto le suggerisco un percorso di psicoterapia ad indirizzo cognitivo-comportamentale con annesse tecniche di Training Autogeno e Mindfulness.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
11 OTT 2022
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Buongiorno cara.
Quello che lei descrive è ansia che ha imparato a gestire nel breve termine, attraverso tecniche di rilassamento e respirazione, ma che è sempre lì. L'angoscia è un sentimento in cui si intreccia un'attesa frustrante e la separazione, e da quanto lei scrive si trova a distanza da casa sua nell'attesa di ritornarci. Angoscia presente nonostante dica trovarsi in un contesto piacevole, le piace l'università e gli amici. L'ansia però a differenza della paura, in cui è identificabile l'oggetto da temere ed evitare, non ha un oggetto e quindi pervade l'esistenza. Per affrontare quest'ansia, oltre a gestire gli attachi deangosciandosi con tecniche di respirazione, le suggerisco un percorso psicologico in cui va ad analizzarla e ad elaborarla, non solo razionalmente, così da comprendere i significati che potrebbe avere per lei all'interno della sua storia personale.
11 OTT 2022
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Salve cara utente mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
