Sono una ragazza di 24 anni cresciuta senza l'affetto di un padre. Sono l'ultima di tre figlie e tutte abbiamo sempre nutrito paura nei confronti di un padre padrone che padre non è mai stato. Paura cessata all'età di 16 anni quando mio padre è morto grazie ad un tumore. Con gli anni ho voluto pensare che mio padre ci negasse il suo amore solo perché non era mai stato in grado di creare un buon rapporto con noi figlie e che ne soffrire tanto. Purtroppo però temo che tutta questa storia abbia influito in maniera molto negativa sulla mia persona. Non riesco a lasciare la libertà al mio fidanzato, ogni volta che esce con gli amici io mi sento male, ho attacchi d'ansia e mi sento abbandonata, sto veramente molto male e io non riesco a gestirmi a ragionare e a capire che non sta succedendo nulla di grave. Pretendo che lui mi stia accanto sempre anche se so che qualsiasi persona ha bisogno di tante cose per essere felice e non solo del proprio compagno.
Ho bisogno di aiuto e non so cosa devo fare, capisco che ho dei problemi, non so cosa scatta nella mia testa ma non so come superarli.
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8 OTT 2016
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Gentile Sara,
molto probabilmente tuo padre non è stato capace di amare voi figlie nel modo giusto perchè nemmeno lui, come figlio, è stato amato nel modo giusto.
Questa è la legge della catena intergenerazionale di certi disagi psicologici, catena che però con la voglia di capire, l'impegno personale e l'aiuto di qualche persona competente e disponibile può essere spezzata e non tramandata oltre.
Quello che dovresti fare si può riassumere in 2 cose :
a) evitare di opprimere il tuo fidanzato perchè in tal modo potresti perderlo;
b) intraprendere al più presto un percorso di psicoterapia individuale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
5 OTT 2016
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Complimenti, Sara, le riflessioni che fai riguardo alla vita di coppia e ai sentimenti che vivi sono molto profonde e lucide. La consapevolezza non sempre è sufficiente a superare i problemi, ma è un buon punto di partenza per un percorso di trasformazione. Sono certo che un percorso di psicoterapia potrà aiutarla a trovare maggiore sicurezza e soddisfazione.
Buon cammino
4 OTT 2016
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Cara Sara,
crescere deprivate dell'affetto paterno ti ha messo nella condizione di essere affamata e insicura dell'affetto del tuo ragazzo. La lontananza per te è abbandono. Ovviamente non è così, però per vivere una vita di coppia serena, anche perché non potrai continuare a essere così esclusiva nei confronti del tuo lui...dovresti cercare di crearti delle relazioni, esci anche tu con delle amiche, vivi con spensieratezza i momenti lontana da lui. Però per affrontare tutto questo e per combattere l'ansia che ti prende ti servirebbe un supporto psicologico che ti consiglio vivamente. Imparerai a vivere le tue emozioni con più distacco e vivrai la tua storia d'amore con la tranquillità e serenità che meriti. Auguri
3 OTT 2016
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Buongiorno gentile Sara,
le sue riflessioni denotano un intenso sentimento verso questo suo padre mancante e - nello stesso tempo - una corretta interpretazione delle conseguenze di questa mancanza nella sua vita sentimentale attuale. Valuti serenamente un percorso di psicoterapia ad impostazione psicodinamica dove porre queste considerazioni e giungere ad un'elaborazione del suo vissuto. Il momento in cui avrà avuto la possibilità di parlare tanto dei suoi vissuti all'interno di uno spazio terapeutico, vedrà allentarsi il controllo e predisporsi verso la fiducia.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma