Ho attacchi di panico se rimango a casa da sola

Inviata da Carmen · 5 mar 2014 Attacchi di panico

Salve sono una ragazza di 24 anni ed è già da parecchi mesi che ho il terrore nel restare sola a casa.La mia maggior paura è che rimanendo sola mi possa venire un attacco di panico .Le uniche persone con cui sto tranquilla sono solo mio padre mia madre e il mio ragazzo non riesco a stare con nessun altro.Sono priva di uscire di casa di andare in palestra sempre per la paura che qualsiasi sforzo possa farmi venire un infarto ,non ho più il controllo di me stessa vorrei solo un consiglio e un aiuto per andare avanti.
cordiali saluti

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Miglior risposta 12 MAR 2014

Salve,
grazie per le risposte comunque si ho già avuto attacchi di panico e i sintomi sono stati che iniziavo a sudare e tremare e dopo pochi attimi il cuore iniziava a battermi come se stesse per esplodere le pulsazioni le sentivo in tutto il corpo e le gambe le sentivo debboli infatti è per questo che evito di stare a casa da sola per paura che possa accadere.
Sono stata anche da una psicologa che secondo me non è servito a nulla perchè in due sedute non ha fatto altro che dirmi di andare da uno psichiatra per vedere se dovevo prendere farmaci però quando ho riferito questo al mio medico curante ha iniziato a dirmi che la dottoressa non ne capiva nulla perchè mi serviva solo una persona con cui parlare no una persona che mi voleva mandare in un posto dove si curano le persone molto più gravi di me quindi sono più confusa di prima perchè non so chi dei due ha ragione

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12 MAR 2014

Buongiorno,
grazie per le risposte comunque si già ho avuto parecchi attacchi di panico i sintomi sono stati sudore mi sentivo la testa pesante e le gambe debboli e poi il cuore che batteva forte come se stesse per esplodere e infine iniziavo a tremare è stata un esperienza così brutta che ho il terrore che mi possa venire sempre specialmente quando mi trovo da sola appunto per questo evito di rimanerci però così non sto vivendo più.Sono anche stata da una psicologa che per me è stata solo una perdita di tempo perchè in due sedute non ho fatto nulla continuava solo a dirmi che se non andavo prima da uno psichiatra lei non poteva iniziare la terapia ,mentre il mio medico curante continua a ripetermi che non c'è ne bisogno perchè non sono pazza per fare questo genere di visite e che mi serviva solo qualcuno con cui parlare quindi mi ritrovo ancora più confusa sdi prima

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11 MAR 2014

Gentile Carmen
oggi gli attacchi di panico possono essere trattati in poche sedute (non più di 15) anche di consulenza on-line, perché vivere con tale fastidioso disturbo? Ci rifletta.
Cordiali saluti

Dr.ssa Maria Giovanna Zocco Psicologo a Modica

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11 MAR 2014

L' Attacco di panico è una reazione che ti esplode addosso ma poi passa, con particolari tecniche di rilassamento si riesce anche a gestire meglio.Sarebbe importante magari con un aiuto psicologico che tu capissi da che cosa è scaturito e risolvere questo problema che non ti permette di vivere serenamente. Al suo esordio è capitato qualche fatto saliente nella tua vita che ti ha portato questo disturbo?

Psicologa Gentili Sonia Psicologo a Piacenza

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10 MAR 2014

Buongiorno Carmen,
visto che il disagio persiste da diversi mesi, credo che ti serva un aiuto psicologico. Puoi rivolgerti al Servizio di psicologia o al Centro Salute Mentale dell' ASL della tua città e prendere appuntamento con uno psicologo. Oppure puoi cercare un professionista privato. Ad esempio su questo sito, ti usciranno i colleghi che ricevono privatamente nella provincia in cui risiedi.
Cordiali saluti
Dott.sa Federica Calandra

Dott.ssa Federica Calandra Psicologo a Verbania

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7 MAR 2014

Gentile Carmen, tenterò di darle dei consigli di massima su come affrontare un problema come il suo. Altri colleghi hanno correttamente posto l'accento sulla diagnosi che oggi facilmente si dà nel momento in cui si soffre di ansia ed angoscia del tipo di cui Lei scrive. Sarebbe giusto che a porre questa diagnosi sia un professionista abilitato, ovvero uno psicologo clinico e/o un medico neurologo o psichiatra. Posso dirle come agisco io in questi casi e quali sono le altre strade possibili. Io sono uno psicoterapeuta ad orientamento psicodinamico con formazione psicoanalitica ed opero in collaborazione con un medico neurologo. Il neurologo si occupa del contenimento farmacologico, io dell'elaborazione psicologica del malessere, per mezzo di una psicoterapia mirata alla presa in carico globale della persona. Progressivamente, con l'andare avanti della terapia psicologica e sempre in collaborazione col medico, si dismettono i farmaci (mai un fai da te). Potrebbe anche rivolgersi ad un terapeuta cognitivo comportamentale per il trattamento specifico dei sintomi e per il loro decondizionamento; ciò le consentirebbe in poche sedute di avere ragione dei sintomi. Va da sè che se lei decidesse di agire miratamente sul sintomo, difficilmente andrebbe oltre l'aspetto fattuale delle cose. Infine potrebbe rivolgersi solo ad uno specialista neurologo o psichiatra per trattare il sintomo esclusivamente dal punto di vista farmacologico. Il trattamento più idoneo deve essere calzante alla persona, quindi sarà lei a scegliere come trattare il suo malessere in quanto le tecniche psicoterapeutiche sono tutte valide se esercitate da professionisti seri ed esperti, ma le persone a cui si applicano sono diverse quindi potrebbero essere più o meno calzanti alle caratteristiche personali dell'individuo. Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti. Dott.ssa Monia Gattuso.

Dott.ssa Monia Gattuso Psicologo a Palermo

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7 MAR 2014

Gentile Carmen, succede spesso che dopo aver avuto un attacco di panico, per un qualsiasi motivo, si scateni il cosiddetto disturbo da attacco di panico ovvero scatta la paura della paura. Mi spiego meglio, lei ora ha paura di avere altri attacchi di panico ed è una paura che si autoalimenta proprio perché si sta privando di tutto e sta facendo vincere l'ansia. Lei invece deve combattere quest'ansia e può farlo con la terapia cognitivo comportamentale che l'aiuterà a rilassarsi, a modificare i suoi pensieri negativi e, attraverso l'esposizione, affrontare l'ansia da vicino. Spero di esserle stata d'aiuto. Per ulteriori chiarimenti, non esiti a chiedere.

Dott.ssa Maria Di Siena Psicologo a Sommo

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7 MAR 2014

Salve Carmen. I suoi sintomi possono essere letti come un messaggio che il suo corpo le sta inviando relativamente a un malessere interno che non riesce ad esprimere e esternare verbalmente. Questi sintomi costituiscono una sorta di campanello d'allarme che le indica che deve trovare un modo per prendersi cura di se e per capire il significato profondo del sintomo. Questo la aiuterà profondamente nella remissione degli attacchi. Naturalmente questo lavoro va fatto con l'aiuto di uno specialista che la aiuti a decodificare e a dare un significato al tutto.

Dott.ssa Firinu Lucia, Psicologo - Psicoterapeuta Psicologo a Cagliari

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7 MAR 2014

Gentilissima Carmen,
da quello che lei scrive mi sembra di capire, mi corregga se sbaglio, che da qualche mese ha difficoltà a rimanere in casa da sola, per paura di avere un attacco di panico. Che questa paura si attenua solo in presenza dei suoi genitori e del suo ragazzo e che nessun altra persona, a parte loro, riesce a tranquillizzarla.
Non riesce neanche più ad andare in palestra, per paura che anche solo un piccolo sforzo possa provocarle un infarto e morire e che, pertanto, ciò che la spaventa di più e non riuscire più ad avere il controllo di sé stessa.
Se è corretta la ricostruzione che le ho fatto, altrimenti mi corregga, avrei bisogno di chiederle alcune cose, che mi permettano di capire meglio come funziona il suo problema:
1. Quando si trova in casa da sola, la paura che avverte è anche lì di avere un infarto e morire o di perdere il controllo di sé stessa ed impazzire?
2. Quando esce per andare in palestra, chiede a qualcuno di accompagnarla o evita proprio di andarci?
3. Quali tentativi fa normalmente per sentirsi meglio, per risolvere il problema in casa e in palestra?
Gli attacchi di panico sono un problema psichico particolarmente invalidante e doloroso per chi ne soffre e per chi gli è intorno, dunque comprendo bene le sue preoccupazioni e la sua sofferenza. Per sconfiggerli prima e meglio, il sistema migliore e scandagliarne ogni minino particolare. Comprendere e definire al meglio come funzionano.
Resto a sua completa disposizione per ogni eventuale chiarimento.
Dr.ssa Lucia Pennesi

Dott.ssa Lucia Pennesi Psicologo a Roma

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6 MAR 2014

Cara Carmen, parli di 'attacchi di panico' come si usa comunemente fare oggi nelle uso delle definizioni diagnostiche in generale. Queste 'etichettature' non danno indicazioni precise e soprattutto utili in quanto il più delle volte sono interpretate come malattia. In realtà alla base di un attacco di questi c'è una notevole componente ansiosa definita 'angoscia' il cui scopo è quello di richiamare l'attenzione su un aspetto inconscio della propria personalità. Potrebbe trattarsi di un rapporto con se stessa che non tiene conto di qualche fondamentale bisogno che in questo caso sembra presentarsi come bisogno di indipendenza in lotta con quello di dipendenza. Credo di non poter andare oltre in quanto sono necessarie altre sue informazioni che hanno a che fare con la sua storia personale, con il contesto in cui ora si trova ed alle sottostanti dinamiche. Da questa sede posso dirle che non è il caso di drammatizzare ma piuttosto di contattare uno specialista psicoterapeuta per procedere nel senso adeguato. Io sono comunque a disposizione da per ulteriori chiarimenti.
Dottssa Carla Panno Psicologa e Psicoterapeuta di Milano

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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6 MAR 2014

magari con un consiglio via emial si potesse risolvere il suo problema!!
per il suo caso si richiede qiualcosa di piü di tanti utili consigli da chi puö conocsrela personalmente e puö raccontare di sE anche situayioni non scritte qui
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterraputa comportammetale a udine

Dr. Paolo G. Zucconi (sessuologia clinica & Psicoterapia) Psicologo a Udine

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6 MAR 2014

Ti propongo un percorso in cui tu possa riprendere fiducia di te stessa e delle tue capacita'..DR Paolo M

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6 MAR 2014

Cara Carmen
dalle informazioni che dai posso ipotizzare tu reagisca con ogni probabilità ad una condizione di stress o situazione traumatica. Ti rispondo con una domanda hai perso forse una persona cara a causa di un infarto nei mesi passati? Se è così ti consiglio di rivolgerti ad uno psicoterapeuta per affrontare il lutto/trauma subito o la condizione di stress cui sei stata sottoposta magari facendoti accompagnare inizialmente dal tuo fidanzato se la cosa ti rassicura.
Rimango disponibile ad ulteriori chiarimenti.
dott.ssa Cristina Collari, Trieste

Dott.ssa Cristina Collari Psicologo a Trieste

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6 MAR 2014

Salve Carmen, il panico ti blocca ti rende inerme, il mondo inizia a farti paura, ma si può imparare a gestirlo,con tecniche e strategie e anche in poco tempo, le consiglierei di rivolgersi ad un terapista cognitivo comportamentale.
Cordiali saluti
Dott.ssa Petrini Consuelo

Dott.ssa Petrini Consuelo Psicologo a Porto San Giorgio

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6 MAR 2014

Salve, gli attacchi di panico sono molto invalidanti per chi ne soffre. Per questoè sempre bene rivolgersi ad uno specialista,nel più breve tempo possibile. Perchè rischiano di modificare in modo drastico il normale svolgimento della vita quotidiana. Le consiglio di contattare uno psicologo nella sua zona e vedrá he in breve tempo riprendera a svolgere le sue attivitá regolarmente.

Dott.ssa Pattavina Simona Psicologo a Lentini

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6 MAR 2014

Cara Carmen,

gli attacchi di panico sono il segnale evidente che qualcosa nella nostra vita deve essere cambiato o sta cambiando, si verificano solitamente in fasi di passaggio importanti o poco prima.
L'unico modo per affrontare e risolvere questi fastidiosi sintomi e' la psicoterapia: intraprendere un percorso di colloqui psicologici che la possano aiutare a capire che cosa non sta funzionando bene nella sua esistenza, cambiarla o accettarla.
In alcuni casi occorre abbinare anche una terapia farmacologica ansiolitica ma nella maggior parte dei casi i colloqui sono sufficienti per risolvere il problema.
Si rivolga ad un esperto della sua città, ne scelga uno con cui sente buona affinità, oppure può recarsi in un consultorio o un centro psico sociale.
Coraggio!

Dott.ssa Maria Francesca Basoni Psicologo a Milano

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6 MAR 2014

gent.le Carmen,
il consiglio che posso suggerire è quello di chiedere una consulenza ad un collega psicoterapeuta, che valuterà il suo disagio per bene di persona, considerando tutti gli aspetti di ciò che lei descrive come "attacchi di panico" e il suo vissuto. Insieme potrete trovare il significato di ciò che le succede e strategie per tranquillizzarsi e godersi la sua indipendenza. Forse quella che lei avverte è ansia da separazione dalle figure di riferimento, la cui origine va rivista indietro nel tempo, per poterla conoscere, osservare e superare con serenità. Prenda questa difficoltà come un'occasione di prendersi cura di sè in primis, per non dover essere "costretta" alla ricerca della presenza dei suoi cari, limitando così il suo spazio personale.
un grosso augurio

Dott.ssa Elisa Fagotto Psicologo a Portogruaro

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6 MAR 2014

Cara Carmen,
gli attacchi di panico veramente possono invalidare la vita quotidiana dlla persona. Sono forti e avengono come se fosse dal nulla, ma lasciano un segno per molto tempo e il timore, e la paura che ritornino. Ecco perchè nel suo caso si puo dire che si potrebbe trattare per agorafobia, peggiorata dai attacchi di panico
Le consiglo subito di rivolgersi ad uno bravo psicologo per poter essere aiutata. Io lavoro anche on-line, se l'ha interessa mi contatti.
In bocca al lupo

Dott.ssa Stoyanka Georgieva Psicologo a Omegna

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6 MAR 2014

Cara Carmen,
non si capisce bene, dalla tua mail, se hai già avuto un episodio di attacco di panico e quindi da allora hai paura che possa accaderti di nuovo..
tali episodi sono comunque collegati ad uno stato d'ansia più o meno acuto e più o meno generalizzato ed il rischio è che invalidino a tal punto la vita delle persone da non permettergli più di fare le cose di ogni giorno e quindi di vivere pienamente la propria esistenza.
Solitamente l'insorgenza dell'ansia è collegata a qualche episodio che funge da fattore stressante scatenante, ma ha radici più lontane nel tempo: capire cosa c'è alla base della nostra ansia può aiutarci non solo a rimuovere il sintomo (cioè l'ansia e tutte le conseguenze negative che ha nella nostra vita) ma anche la causa, permettendoci quindi di avere una più piena consapevolezza di noi stessi e un maggior benessere.
Il mio consiglio quindi sarebbe quello di parlare con il tuo medico curante, che in caso potrebbe prescriverti degli ansiolitici per abbassare lo stato d'ansia e permetterti di ricominciare a vivere con più tranquillità e contattare uno psicologo per affrontare il tuo problema in modo più incisivo.
Resto a disposizione in caso tu lo volessi

Un caro saluto
Dott.ssa Maria Concetta Capuano

Dott.ssa Capuano Maria Concetta Psicologo a Padova

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6 MAR 2014

Gentile Carmen,
non ci sono strategie efficaci che possiamo suggerire on line. Qualsiasi tipo di programma terapeutico non può prescindere da una conoscenza approfondita della persona. Spesso il panico o la paura del panico sono legati all'incapacità di pensarne le cause che ne sono alla base.
Rivolgersi ad uno psicologo per una diagnosi approfondita la aiuterà in tal senso.
Non aspetti altro tempo.

Restiamo in ascolto

Dr Mori Francesco Psicologo a Siena

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6 MAR 2014

Gent.le Carmen, il consiglio che mi sento di darLe è di parlare del suo problema con il medico di base per valutare se intraprendere un percorso terapeutico e farmacologico.
Cordiali saluti

Dott. Saverio M. Chirco Psicologo a Padova

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6 MAR 2014

Buongiorno Carmen, posso immaginare la sofferenza che sta provando. Quello di cui sembra avere bisogno per potere stare meglio è la psicoterapia; pertanto le consiglio di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta al fine di imparare a gestire meglio l'ansia, che si manifesta attraverso gli attacchi di panico.
Un caro saluto.

Dott. Alessio Cammisa Psicologo a Alcamo

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6 MAR 2014

Cara Carmen,
non è possibile né professionale fare diagnosi online, sulla base di pochi dati, tuttavia vorrei farti riflettere su alcune cose che hai scritto…che cosa temi possa succedere se fossi colta da un attacco di panico? L’infarto? Di non avere più il controllo di te? Non spieghi se li hai già avuti o se è solo il timore di averne. La paura del panico viene spesso mantenuta dal fatto che si è molto spaventati per i sintomi che il corpo manifesta quando si è in ansia (come tachicardia, vertigini, tremori…), e non si è pienamente consapevoli che tali modificazioni fisiologiche sono innocue e non possono causare alcuno dei terribili scenari che ci immaginiamo. L’ansia è però un importante campanello d’allarme che ci suggerisce che c’è qualcosa che non và, ma più in generale dello specifico momento in cui compare. E’ un emozione che vuole farci ragionare su come sta andando la nostra vita. Sei soddisfatta? Stai raggiungendo i tuoi obiettivi? Hai dei buoni rapporti familiari, amicali, amorosi? Stai vivendo con dei dubbi interiori? E’ successo qualche evento particolarmente spiacevole, come perdite importanti, licenziamenti, trasferimenti, ecc…? Questi sono solo alcuni esempi, le situazioni personali possono essere tantissime e varie. il suggerimento che mi sento di darti è quello di rivolgerti ad un terapeuta di persona, in modo da poter esplorare assieme, sia la paura del panico che le cause più profonde di questi timori, da dove provengono, a cosa sono legati.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Anonimo-127163 Psicologo a Fano

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6 MAR 2014

Buongiorno gentile Carmen,
il suo disagio sta invalidando la sua vita quotidiana e necessita dell'intervento di uno specialista psicologo psicoterapeuta per poter essere superato attraverso una psicoterapia che lavori sul suo profondo senso di ansia. Solo una precisazione: gli attacchi di panico sono una cosa, l'infarto è un'altra cosa. Proprio per questo le suggerisco di richiedere aiuto de visu. Lei è giovane e può superare e risolvere definitivamente il problema a patto che abbia la motivazione di lavorare in terapia.
Cordialmente

Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Psicologo a Roma

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