Salve ho 23 anni e non ho combinato niente fino ad ora. Mi sono iscritta alla facoltà di ingegneria dopo le superiori, ma non ho dato molti esami e onestamente non mi è mai piaciuta la facoltà. L'ho scelta perché pensavo fosse utile soprattutto visto che non ho mai avuto grandi sogni per inseguire strade specifiche.
Non so come dire ai miei che voglio smettere e anche se dovessi smettere cosa dovrei fare dopo? Non ho esperienze lavorative, che cosa dovrei fare? Dovrei iscrivermi ad un'altra università? Ho provato a parlare a mia madre di questo questa sera, ma anche se non è stata critica, ho visto la sua delusione e ha detto di provare a continuare quest'anno universitario. Per non parare che anche solo il pensiero di chiamare e aprire il discorso con mio padre, colui che paga l'università, mi fa vienire la nausea.
Sono così angosciata, non so cosa fare nella mia vita e mi sento indietro rispetto a tutti. Non ho capacità o abilita utili, non ho sogni... queste cose mi hanno sempre fatto sentire male. Come se non fossi adatta a vivere pienamente come gli altri.
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13 OTT 2022
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Gentilissima, solitamente, a 23 anni siamo ancora in una fase di esplorazione riguardo al futuro. Probabilmente l'idea che ha si sé stessa la porta a sopravvalutare i suoi coetanei, pensando che abbiano già capito tutto della vita, mentre lei è ancora molto incerta e confusa. Mi sento di rassicurarla su questo; io non credo che lei non abbia sogni, è più probabile che, credendo poco in se stessa, non si soffermi a pensare e ad interrogarsi su che cosa le piacerebbe fare; in una parola provare ad ascoltarsi. Per quanto riguarda la scelta universitaria capita spesso di accorgersi che non corrisponde ai nostri interessi e in questo caso anziché autoflagellarsi si dovrebbe cercare di capire che cosa ci interessa, parlando con i propri genitori e spiegando le difficoltà incontrate. Probabilmente il suo rapporto con loro non è aperto al dialogo, in quanto teme il loro giudizio ed ha paura di deluderli, ma invece dovrebbe affrontarli e spiegare la situazione mettendoli al corrente del suo disagio. Spesso facciamo fantasie su di loro senza pensare che invece potrebbero capire ed essere pronti ad ascoltare. Forse dovrebbe fidarsi un po' di più di loro, della loro capacità di comprendere la situazione; magari è proprio il giudizio negativo che ha di sé che la porta ad evitare un confronto con loro. Le sarebbe di grande utilità intraprendesse un percorso psicologico per fare un po' di chiarezza e conoscersi meglio, per rafforzare la sua autostima e scoprire le sue risorse e capacità che sicuramente ci sono. Le faccio tantissimi auguri e rimango a disposizione, senza alcun impegno, per ulteriori informazioni e approfondimenti. Dott.ssa Daniela Noccioli.
12 OTT 2022
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Buongiorno,
mi sento di dirti che oggi diverse ragazze/i si trovano nell impasse da te descritta. Anche se in questo momento fai fatica a vedere una via di uscita o un'alternava in realtà questa c'è, esiste ma in questo momento a causa della negatività dei tuoi pensieri e correlati emotivi non riesci a "vederla" o a "comprenderla". Ti consiglierei di lavorare con la mindfulness per raggiungere una maggiore consapevolezza di te stessa, profonda che ti permetta di capire quale direzione dare alla tua vita in termini professionali.
Rimango a disposizione.
Un caro saluto.
Monica Altare
12 OTT 2022
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Buongiorno, cara.
Sa, leggendo il suo racconto, io non penso che lei sia indietro rispetto a qualcuno, quanto piuttosto non abbia ancora trovato la sua strada. Come lei stessa suggerisce. Succede spesso di iniziare un percorso universitario e accorgersi che le motivazioni dietro la scelta di quella facoltà non le sentiamo poi cosi nostre, non sono autentiche. Come ci si può sentire a intraprendere una strada che ci fa sentire soffocati e non adeguati?
Le consiglio di intraprendere un percorso per far chiarezza in tutto questo e aprirsi a possibilità diverse
Resto a disposizione
Dottoressa Autelli
12 OTT 2022
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Buongiorno Pain, innanzitutto grazie per la tua condivisione. Comprendo la situazione che descrivi, e le fatiche annesse che riporti. Ha mai penato di rivolgersi ad uno specialista? parlare con un terapeuta potrebbe aiutarla ad esplorare ed elaborare, comprendere più a fondo le motivazioni sottostanti le sue fatiche e pensieri, che la stanno molto condizionando.
Resto a disposizione
AV
12 OTT 2022
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Gentile pain3,
Mi sembra che questo momento della sua vita sia legato ad uno smarrimento delle prospettive. Quello che le posso dire è che questi sono i momenti migliori per mettere in discussione quali sono e quali sono stati i bisogni, i desideri, le motivazioni e le spinte che hanno guidato la sua vita.
L'angoscia che prova è comprensibile ma è anche un segno che c'è una domanda inespressa,un desiderio ancora non compreso e abbastanza frustrato che guida in qualche modo la sua vita. Tramite un percorso di supporto psicologico si può fare chiarezza su questi aspetti che in superficie sembra che riguardino solo l'università ma forse anche aspetti più importanti.
12 OTT 2022
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Ciao Pain3 (nickname curioso...), da ciò che scrivi si percepisce che sei in un momento di transizione, in cui stai mettendo in discussione la scelta universitaria, probabilmente una delle scelte più importanti fatte finora per te. E' quindi comprensibile sentirsi alla deriva e spaesati, in un momento simile. Sembra che tu abbia in parte bisogno dell'approvazione/consenso dei tuoi genitori per poterti autorizzare a "smettere" davvero con ingegneria, come se l'università la stessi facendo per loro più che per te. Senti l'interruzione del percorso universitario come una potenziale delusione che daresti loro? Che ruolo hanno avuto i tuoi genitori (ed in particolare tuo padre) nella scelta della facoltà? Proverei a riflettere su questi temi, avendo a mente che probabilmente il tuo sentirti "inadatta" alla vita dipende anche da questo momento di crisi. Le crisi sono talvolta molto sofferenti, ma anche di enorme potenziale trasformativo.
12 OTT 2022
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Gentile Pain3, mi dispiace molto per come si sente e la ringrazio per aver condiviso qui una parte di della sua storia personale.
Ciò che descrive è molto importante: scegliere il proprio lavoro o Università, avere un sogno avere delle competenze, vivere pienamente. Può succedere nella vita di perdere un po’ la bussola e non riuscire ad orientarsi rispetto a tutti questi aspetti. Ma è affrontabile!
Un percorso di Psicoterapia potrà aiutarla a fare luce su questo aspetti di vita e a maturare, una volta che ci si è lavorato un po’, delle scelte orientate verso ciò che per lei è importante.
12 OTT 2022
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Salve Pain3, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
