Ha senso che io intraprenda un percorso di psicoterapia?
Inviata da Bableba · 30 apr 2021
Buongiorno,
Sono una ragazza di 22 anni e sto considerando di intraprendere un percorso di psicoterapia.
Quest’anno di pandemia mi ha dato tempo per riflettere e ho preso in considerazione cose che avevo prima ignorato.
Mi sono finalmente ammessa di essere bisessuale dopo aver evitato di pormi la domanda per anni e ho iniziato a dare più attenzione alle mie sensazioni e ai miei stati d’animo.
Premetto che non credo di avere alcun tipo di disturbo.
I temi che vorrei trattare non vanno ad inficiare pesantemente sulla mia vita ma solo in come la vivo.
Dopo mesi in cui sono stata a casa a seguire lezioni online mi sono resa conto di quanta ansia e stress mi provochi affrontare situazioni che non ho affrontato nei mesi precedenti.
Nel dover rientrare in università in presenza ho passato una paio di settimane perennemente tesa anche se non a livelli estremi.
Sono sempre stata un persona molto timida almeno dalle scuole elementari e ho sempre provato molto imbarazzo nel parlare con figure di autorità o persone nuove.
Questo non mi ha impedito di creare attorno a me una cerchia di amici che conservo proprio dagli anni delle elementari.
Parlare con nuove persone è diventato più facile con gli anni e con uno sforzo da parte mia ma mi è ancora molto difficile riuscire a sentirmi a mio agio con qualcuno se non dopo anni di ore giornaliere passate assieme.
Questo mi intristisce in quanto vorrei stringere più amicizie e magari anche avere una relazione, cosa che non ho mai provato prima proprio perché non riesco a stringere un rapporto se non dopo anni e in quel caso caso è sempre di amicizia.
Se volessi trovare una ragazza dovrei essere in grado di esternare la mia sessualità ma sono troppo timida per esternare le mie opinioni a volte quindi la vedo dura.
Anche con i miei amici non sono aperta come vorrei e mi sento ignorante e come rimasta indietro nell’ambito delle relazioni sociali.
Per dare un esempio pratico qualche settimana fa ho visto dei miei ex compagni delle medie che ho visto ogni giorno per 3 anni (alle medie appunto) ma con cui comunque non mi sento a mio agio. Durante la serata ho bevuto un po' di vino (non sono una grande bevitrice) e forse quello ha aiutato e sono riuscita ad essere un po’ più aperta e onesta anche grazie al fatto che anche i miei ex compagni lo erano con me.
Però per una parte della serata sentivo tutti i muscoli del corpo tesi e come se tremassi dalla tensione, cosa che mi è capitata qualche volta anche in passato anche in conversazioni dove esprimevo le mie opinioni con amici di lunga data.
Lo stress dell’università è quindi dato dalle interazioni sociali che ne conseguono ma anche dalle consegne di compiti a casa che tendo sempre a procrastinare spendendo ore e ore su internet.
Da anni cerco di limitare il mio utilizzo di app come Instagram o YouTube e quest’anno ho fatto dei progressi utilizzando app che mi impediscano di spendere più di tot tempo al giorno.
Vorrei comunque riuscire a gestire il mio tempo solo grazie a una mia forza di volontà nel futuro e vorrei smettere di preoccuparmi in modo esagerato per le valutazioni.
Non mi interessano i voti ma ho paura di non essere apprezzata o di deludere o infastidire in alcun modo gli altri.
Procrastino principalmente per evitare le sensazioni di preoccupazione che ogni consegna mi provoca, mi aspetto molto da me stessa e finisco per pensare che il mio lavoro sia vergognoso riuscendo a riacquistare una visione più oggettiva solo quando ho un feedback da un professore o un confronto con i miei compagni.
Confronto che non cerco perché timida.
Insomma la mia domanda è se abbia una senso per me provare a intraprendere un percorso di psicoterapia o se semplicemente devo continuare a provare approcci diversi.
Alla fine dei progressi li ho avuti anche da sola e cerco di indagare i motivi per i miei atteggiamenti.
Avere delle conferme da un professionista mi darebbe più sicurezza visto che io finisco sempre per mettere in dubbio le mie opinioni per poi mettere in dubbio il fatto che mi sono messa in dubbio in un ciclo che mi lascia solo molto confusa.
Potrebbe rendere più veloce il processo uno psicologo che mi possa guidare?
Se decidessi di cercare aiuto come dovrei muovermi?
Sono ignorante sui tipi di approcci e non saprei da dove iniziare a cercare e che criteri usare.
Grazie a chiunque si sia dato la pena di leggere questa domanda
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12 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 10 persone
Gentile Bableba,
dal suo racconto emergono diversi temi importanti che meritano un approfondimento e su cui si può discutere.
Il primo è quello dell'orientamento sessuale : sembrerebbe infatti che lei sia più attratta dalle donne per quanto dichiari apertamente di non aver mai avuto relazioni sentimentali significative di alcun tipo.
Emerge qui il secondo tema importante che è quello dell'ansia sociale che ovviamente condiziona a monte le sue relazioni interpersonali.
Il terzo tema è quello della insicurezza e bassa autostima, tema che è anch'esso correlato ai primi due.
Alla luce di tutto ciò intraprendere un percorso di psicoterapia non solo ha senso ma è anche necessario per sviluppare, trovare risposte e soluzioni alle tematiche citate in quanto non è certamente sufficiente l'apporto della sua sola introspezione.
Non è poi fondamentale la scelta del tipo di approccio perchè qualsiasi modello di psicoterapia potrà aiutarla a raggiungere questi obbiettivi di migliore conoscenza di sè e di benessere personale sebbene lei pensa di non avere alcun tipo di disturbo.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
13 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
timidezza, difficoltà a sentirsi a proprio agio in mezzo agli altri, tensione muscolare diffusa in situazioni di convivialità, scarsa fiducia in se stessa, timore del giudizio, ... con queste premesse la quotidianità diventa complicata e faticosa, sempre "in salita". Un percorso di psicoterapia potrebbe senza dubbio aiutarla nel comprendere l'origine di queste fatiche, per poterle poi affrontare e superare, recuperando una maggio serenità per affrontare la quotidianità.
Disponibile ad approfondire la questione, resto a disposizione.
Ricevo anche online.
Cordialmente,
dott.ssa Maria Micheloni
3 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Bableba,
leggendo il Suo racconto penso che Lei conosca già la risposta alla sua domanda. Si è dimostrata una persona molto consapevole delle proprie emozioni e sensazioni, e altrettando consapevolmente ci ha detto che un percorso psicologico la aiuterebbe ad avere maggiore sicurezza e, aggiungo, decidere quai sono le Sue priorità. Ci ha dato numerosi spunti da cui potremmo partire per parlare con Lei di Lei e della sua vita, ma credo si debba decidere prima su cosa concentrarsi, in modo tale da distribuire questo peso che si sente addosso. Anche in questo senso un percorso psicologico La aiuterebbe. L'approccio del terapeuta che sceglierà è indifferente, poichè gli studi ci dicono che ogni approccio è utile se, di base, vi è una buona alleanza terapeutica tra terapeuta e paziente. Grazie per la Sua condivisione, rimano a disposizione anche online, un caro saluto
Dottoressa Erica Simoni
3 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Mi par di capire che desideri un approccio psicoterapico che ti permetta di "conoscerti meglio". L'importante, però, è non cercare conferme dal o dalla professionista, ma, assieme a lui/lei, cercare di trovare i motivi per cui non riesci a trovare in te quelle conferme che desideri dagli altri. Sicuramente la psicoterapia renderebbe più veloce e approfondito questo processo, ma, direi, anche possibile, in quanto con l'autoanalisi riusciamo ad arrivare fino ad un certo punto, poi abbiamo bisogno che qualcuno ci aiuti a vedere ciò che non riusciamo a vedere noi.
Se dovessi decidere di cercare aiuto prova a vedere su internet quali sono le differenze tra i vari approcci, prova a sentire qualche psicoterapeuta, pensa se ti troveresti a tuo agio più con una femmina o con un maschio e, per quanto sia difficile, visto che tendi ad avere tanti dubbi sulle tue scelte, fidati del tuo istinto: non è obbligatorio scegliere quello/a gisto/a al primo colpo, si può cambiare idea e, soprattutto, farai comunque un percorso di conoscenza di te.
Sperando di averti aiutata almeno in parte ti auguro
Buona vita
3 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve!
Ho letto la tua lettera e, si, mi pare che tu "sia cotta" al punto giusto per usufruire al meglio di una psicoterapia ad orientamento psicoanalitico. Ci sono varie Società professionali (Spi, SipRe, Sipp ed altre) che possono garantirti colleghi con questa formazione, che è quella che da le maggiori soddisfazioni in termini di autoconsapevolezza.
Un caro saluto
3 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno gentilissima, è molto interessante come lei riconosca che il problema non stia su cio che accade ma sul come affronta cio che accade. Il punto è infatti proprio quello...molte cose che abbiamo intorno, cosi come molti comportamenti dell'altro,sono eventi che spesso non possiamo cambiare. Ciò su cio invece possiamo concentrarci è il modo un cui leggiamo, interpretiamo e affrontiamo cio che accade, ed è quello che fa la differenza. Mi piace molto la sua capacita di lettura personale e le sue consapevolezze e, in merito alla sua domanda, sono certa che darsi la possibilità di avere uno spazio personale di dialogo, riflessione e condivisione possa davvero essere di grande aiuto...un'esperienza di crescita, benessere e possibilità di vedere se stessi senza alcun giudizio ma con accoglienza. Un percorso psicologico, che sia in presenza o anche con la comodità dell'online, andrebbe ad includere tutto questo. Dalle parole che scrive mi verrebbero in mente molti suoi mondi da esplorare con lei e su più piani...cosa sente ora, cosa vorrebbe, quali sono gli schemi e le credenze cresciute con lei negli anni che formano il suo modo di sentire,percepire, comportarsi e leggere la realtà. Ha aperto davvero molte porte interessanti nel raccontarsi in questo breve spazio e per questo la ringrazio per aver condiviso la ricchezza della sua storia. Rimango a disposizione anche in privato se dovesse averne bisogno. Le auguro per ora un buon primo maggio, dott.ssa Laura Paniccià.
1 MAG 2021
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Buongiorno,
mi sembra che abbia riflettuto molto su se stessa, mettendo in gioco le sue risorse per superare quelle che sente come delle aree di difficoltà. Se ritiene che con i suoi mezzi non riesce a pieno ad essere soddisfatta della sua vita, allora un professionista può aiutarla in questo.
Se dovesse decidere di fare riferimento ad un terapeuta esistono diverse modalità di ricerca; può cercare anche in questo portale filtrando in base alla sua città di provenienza se preferisce un percorso in presenza, molti di noi offrono anche un servizio di terapia online. Con il professionista dovrà instaurare una relazione di fiducia, quindi scelga quello che le sembra più adatto a lei, in base anche ai servizi che il terapeuta offre e alla sua formazione.
Sono a disposizione,
Dott.ssa Sara Cignini
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
ho letto la sua lettera e in particolare la sua domanda, se vale la pena intraprendere un percorso di psicoterapia. Da quanto scrive sembra impegnare costantemente una quantità notevole di energie e risorse per validare dubbi, messe in discussioni, incertezze, ..., Che sembrano avere un denominatore comune e che forse potrebbe essere esplorato e affrontato grazie ad un percorso di terapia.
Cordialmente,
Dott.ssa Maria Micheloni
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Bableba,
grazie per aver condiviso questi aspetti di te. Hai un'ottima metacognizione, termine psicologichese per dire che sei molto capace di riflettere sulle tue dinamiche interne, sui tuoi pensieri ed emozioni; e non solo, cerchi anche una soluzione a tutto questo!
Immagino però che non debba essere sempre semplice affrontare tutto questo da sola, a volte serve una piccola spinta che nel tuo caso potrebbe essere quella di un professionista che ti guidi in questi aspetti profondi di te, legati al tuo senso di insicurezza e di dubbio che mi sembra essere una costante.
Una volta comprese queste dinamiche molto spesso si inizia a vivere con maggior fluidità anche le altre aree della propria vita come può essere quella relazionale, sessuale e accademica nel tuo caso. Mi sentirei di consigliarti di valutare l'idea di iniziare un percorso psicologico che possa aiutarti a mettere a focus i tuoi bisogni del momento, comprenderli e soddisfarli e riacquisire una prospettiva di benessere che tanto meriti.
Rispetto la scelta del professionista, datti un'occhiata ai diversi profili e scegli quello che senti più adeguato per te. Per quanto riguarda l'approccio, recenti ricerche hanno dimostrato che non esiste un approccio psicologico migliore di un altro, ma che sono tutti parimenti efficaci a patto che ci sia un buon legame terapeutico.
Resto a disposizione e ti auguro il meglio,
Dott.ssa Monteleone (disponibile per terapia online)
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno. Credo che per arrivare alle consapevolezze di cui lei ha parlato si sia saputa ascoltare interiormente con molta attenzione. E la consapevolezza di chi siamo, dei nostri bisogni e desideri rappresenta una parte del percorso di esplorazione terapeutica che può condurre a delle scelte importanti per la sua vita. Alla luce dello stato di tensione che lei dice di avvertire, nella relazione con gli altri, trovo del tutto comprensibile la sua difficoltà nel riaffrontare la quotidianità. Un percorso terapeutico può aiutarla ad esplorare e comprendere più a fondo come mai questo accade. E anche ad orientarsi verso nuove scelte per la sua vita.
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile ragazza,
Paradossalmente, intraprendere un percorso psicoterapeutico potrebbe essere la chiave di volta proprio per trovare quel "senso" che nomina inizialmente. Non esattamente il senso del percorso in sé, ma il senso delle cose e della vita e dei disagi che vive, se pur sopportabili.
Forse le potrebbe giovare anche per acquisire sicurezza in se stessa.
Circa l'approccio psicoterapeutico da ricercare, non saprei, mi sembra che il suo modo di pensare abbia affinità con il modello umanistico-esistenziale (ad es. la Psicosintesi) o con la Psicoanalisi, tuttavia, dato che esprime sintomatologia ansiosa, le suggerirei anche di valutare approcci che utilizzano tecniche mirate, come quelle di mindfulness.
Detto ciò, sarebbe interessante che scegliesse il/la professionista fidandosi di se stessa.... In quanto, la fondamentale base di ogni terapia è la relazione e il suo istinto la potrà guidare meglio di ogni razionale.
Le faccio i miei auguri.
Restando a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento, la saluto cordialmente.
Dott.ssa Verusca Giuntini
1 MAG 2021
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Carissima, mi lasci dire che é molto bello decidere di darsi uno spazio in cui andare ad elaborare e modificare degli aspetti per migliorare la propria vita, orientandosi sempre piú al proprio benessere personale e relazionale. Sono diverse le tecniche che i diversi approcci in psicoterapia si mettono in atto, ognuno con la Sua efficacia. In sintesi possiamo dire che ci sono quelli maggiormente orientati sul qui e ora, sul benessere istantaneo (es. Cognito-comportamentale) e quello che, invece, vanno a lavorare sulla causa di un determinato aspetto o malessere, per elaborare e risolvere profondamente ciò che La Persona porta (es. Approccio psicodinamico). É Lei a dover decidere come affrontare il Suo cambiamento per migliorarsi.
Buona fortuna!
Dr.ssa Amanda D'Ambra.
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentilissima, ho letto quello che ha scritto e mi sento di consigliarLe quanto segue: consulti uno psicologo e intraprenda anzitutto un percorso diagnostico. Con l’aiuto del professionista, in poche sedute, Le sarà possibile, in tal modo, stabilire SE Lei ha necessità di una terapia e QUALE sia l’approccio più adatto a Lei. I miei migliori auguri per tutto e un caro saluto.
1 MAG 2021
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Bableba, si nota da quello che hai scritto che comunque da un po’ di tempo ti stai “auto analizzando” e hai cercato strategie per gestire le tue difficoltà sei stata molto brava ma ti aiuterebbe un confronto con un professionista perché rischi di vedere solo alcune parti delle tue difficoltà e solo alcune strategie. Mancano le competenze per andare a fondo al problema che sono proprie di un professionista. Leggendo la tua lettera ci sono tre concetti che meritano di essere approfonditi in sede di psicoterapia: vergogna, controllo e ansia. Io ti consiglio una psicoterapia cognitivo comportamentale ed EMDR che è più specifica per affrontare questi temi. Ti consiglio di prenderti il tempo necessario per snocciolare questi aspetti.
Buon lavoro e buona vita
Dr.ssa Romina Bove ( Modena)