Ha paura di amarmi o non mi ama abbastanza?
Una storia con uomo più giovane, intensa e passionale, iniziata a lavoro: mi sono lasciata trascinare dai suoi corteggiamenti, sempre pronta alle sue telefonate lunghe e quotidiane, caffè e pranzo insieme, è cresciuta un'amicizia. Dopo 5 mesi siamo finiti a letto e abbiamo trascorso 2 mesi splendidi e coinvolgenti. Poi lui cambia ufficio in altra città, lascia la ragazza, perché non riesce più a stare con lei nell'intimità. Ho lo stesso problema anch'io con mio marito ma, appunto, essendo mio marito e avendo un figlio di 15 anni, non posso risolvere il problema come fa lui.
Subito dopo lui inizia a prendere le distanze, atteggiamenti contraddittori, momenti di tensione perché io non capivo e lui diceva che mi voleva bene nonostante questa sensazione di distacco che avvertivo. Poi lui ha iniziato a nutrire rancore nei miei confronti e a mortificarmi: dopo una settimana ho messo un punto decisa a chiudere e lui si è aperto.
È terrorizzato: io sono sposata, sono una storia complicata, che gli mette ansia perché si sente in colpa per mio figlio, non vuole rovinare una famiglia, essere la causa della fine del mio matrimonio, non vuole essere quel genere di uomo. E sa per giunta di essere un disastro nelle relazioni, non varrebbe la pena avventurarsi in una storia destinata a finire: gli piacciono le donne, con cui ha successo, è un donnaiolo; l'ho sempre saputo e accettato a patto che non mi raccontasse nulla... un uomo così non cambia,poi è molto giovane e io... non sono diventata forse una traditrice anch'io anche se per la prima volta con mio marito?
Così decidiamo di frenare e fermarci un attimo o meglio decide lui, ma io capisco le sue motivazioni, razionali e comprensibili: andare avanti significherebbe amarsi, non solo volersi bene.
Abbiamo interrotto per un paio di settimane le frequentazioni, già più rare dopo il cambio lavoro/ufficio, ma mi cerca al telefono/videochat spesso, con varie scuse, mi ripete che mi vuole bene. Così, probabilmente, evitando l'intimità, spera di tutelarmi, spingendomi a riavvicinarmi a mio marito, dal quale sono distante da anni per lavoro e con il quale sto vivendo un periodo difficile, peggiorato dopo la storia con il mio amante (mi sente distaccata e lontana ed è così).
Tre giorni fa lui mi chiede di rivederci. Poi non si sente per due giorni.
Come comportarmi?
Da un lato mio marito che mi ama e rivorrebbe sua moglie, ora assente: non me la sento di dichiarare apertamente il mio distacco... spero passi, magari cercando di passare più tempo assieme nei prossimi mesi noi due, con nostro figlio, in famiglia...
Dall'altro, quest'uomo/ragazzo, di cui mi sento innamorata e che però cerca di allontanarmi... mi dispiace averlo caricato di una responsabilità che di fatto non è sua, ma mia.
È normale che un uomo, se innamorato, si comporti così in queste situazioni?
E poi ci sono io: sempre equilibrata e razionale, anche ora mi sento lucida, so che sto sbagliando.
Razionalmente dovrei chiudere e dedicarmi alla mia famiglia.
Eppure è incredibile con lui l'intesa intellettuale, emotiva e sessuale.
È sbagliato ed è una storia impossibile: io sposata, la grande differenza di età e il suo rapporto con le donne, il suo narcisismo.
Ma il mio cuore va da tutt'altra parte.