Buonasera, scrivo perché ho un problema con i miei genitori. Sono una ragazza di 27 anni, vivo con i miei, ho un lavoretto ma non sufficientemente remunerativo per mantenermi, studio da casa perché la mia famiglia non può permettersi di pagarmi un affitto da fuori sede. Sono fidanzata da quasi 2 anni e questo è cominciato ad essere un problema, non posso fare più nulla da allora. Durante la settimana con il mio fidanzato ci vediamo solo la sera, perché è l’unico momento in cui siamo entrambi liberi. Di solito è lui che viene a casa mia a trovarmi perché io ho la patente ma non guido (sempre perché i miei non mi hanno mai permesso di usare la macchina ).Per i miei, che sono all’antica, ad un certo orario lui se ne deve andare, non possiamo guardarci un film in salotto perché siamo troppo isolati se i miei familiari sono in cucina, (se a casa ci sono solo io non può proprio venire), spesso vengo rimproverata perché non eravamo seduti composti sul divano ma magari appoggiati. No viaggi insieme e se i miei amici organizzano un weekend fuori io non posso andarci (prima di essere fidanzata potevo). Inoltre sono contrari alla convivenza, ho ricevuto pure minacce per aver detto di voler andare a convivere quando potrò. Mi sento disperata. Da un lato sento di essere lontana da una indipendenza economica e una realizzazione personale, sia perché ho difficoltà a trovare un lavoro che mi permetta di mantenermi sia perché fatico a dare le materie all’università lavorando e non frequentando le lezioni. Dall’altro lato per i miei devo studiare, lavorare e aspettare di sposarmi (se e quando me lo chiederà il mio fidanzato), posso uscire la sera e basta. Il mio fidanzato gli piace tra l’altro, ma per loro è una questione di dignità delle donne. Sono io esagerata? È normale tutto ciò? Io vorrei solo cercare di raggiungere i miei obbiettivi ma vivere anche la mia vita nel frattempo, senza dovermi per forza sposare per fare qualsiasi esperienza con i miei amici e il mio ragazzo.Trovo frustrante l’idea che per ancora anni non possa fare nulla ( se non lavorare e studiare), non possa andare da nessuna parte e sperare che la sera ci sia qualcuno in casa per poter stare due ore col mio ragazzo (tra l'altro sotto rigida supervisione). Inoltre trovo svilente dovermi sposare per questo. I miei non vogliono sentire ragioni, cosa posso fare?
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24 FEB 2025
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Cara Elena, dalle tue parole traspare tutta la sofferenza e il senso di frustrazione che questa situazione ti causa.
Capisco che non sia facile trovare un lavoro per poterti svincolare e non so bene in dettaglio quali competenze tu abbia ma il consiglio che posso darti è: crea un curriculum con tutte le esperienze e i titoli di studio che possiedi e mandalo a tappeto ovunque nella tua città/ paese. L'indipendenza economica è il primo step che ti permetterà anche lo svincolo mentale e poi effettivo dalla tua famiglia d'origine. Da ciò che scrivi, pare che i tuoi genitori siano genitori all'antica, per cui valideranno la tua relazione solo quando sarai sposata. Comprendo quanto possa essere limitante tutto ciò perché ti preclude tantissime esperienze con i tuoi pari. Prova a parlare con loro e a dire che non ti senti ancora pronta per il matrimonio ma che vuoi comunque avere delle esperienze come i ragazzi della tua età. Sarà difficile ma devi darti una possibilità. Resto a disposizione qualora tu voglia intraprendere un percorso di terapia per indagare lo stile di attaccamento dei tuoi genitori e il loro stile genitoriale nei tuoi confronti. Ti mando un abbraccio, dott.ssa Sciacca
25 FEB 2025
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Quello che stai vivendo è molto comprensibile e non sei affatto esagerata. È normale desiderare autonomia, indipendenza e la possibilità di vivere la tua relazione e le tue esperienze personali senza sentirti soffocata o costantemente controllata. I tuoi sentimenti di frustrazione derivano da un conflitto reale tra il tuo bisogno di libertà e le aspettative tradizionali dei tuoi genitori.
### ✅ **Perché ti senti così?**
1. **Mancanza di autonomia**: Non avere il controllo sulle tue scelte quotidiane (come guidare, viaggiare o decidere come vivere la tua relazione) ti fa sentire bloccata e limitata.
2. **Doppio carico**: Stai cercando di bilanciare studio, lavoro e una relazione, senza il sostegno o la libertà per farlo serenamente.
3. **Valori contrastanti**: I tuoi desideri di indipendenza e realizzazione personale si scontrano con la mentalità più tradizionale dei tuoi genitori, che vedono il matrimonio come unica strada per l'autonomia relazionale.
24 FEB 2025
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Elena è una situazione davvero difficile da gestire, perchè è come se ti trovassi di fronte a delle scelte molto nette da prendere. Seguire i tuoi desideri e sentire di rischiare di perdere l'appoggio dei tuoi genitori o dover attendere un matrimonio per poter vivere, quindi accontentarli
E' un grande sacrificio quello che ti viene richiesto e ci sono passi davvero duri da affrontare. C'è da capire cosa conta per te. Esistono paesi in cui i fitti non sono così alti e sicuramente in due si riesce, cambiando residenza e andando a vivere da sola anche le tasse universitarie dovrebbero abbassarsi. Ma sei disposta a lanciarti nella vita o in parte ti è comoda quella protezione?
E se il tuo ragazzo non ti chiede di sposarti nei prossimi anni cosa succederà? lui sarebbe disposto ad affrontare ora una vita insieme e dividere le spese?
Prima o poi avrai bisogno di prendere i tuoi spazi sposata o meno e dato che mi sembra chiaro che la rigidità dei tuoi genitori non cambierà mai sta a te cambiare qualcosa.
24 FEB 2025
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Cara Elena, indubbiamente la sua situazione familiare appare abbastanza abbastanza rigida dal punto di vista delle regole di comportamento adottate dai genitori, tra l'altro sono molto discrepanti rispetto all'evoluzione della società attuale. Detto questo i rapporti familiari sono basati sull'affettività e molto spesso infrangere queste regole comporta dei sentimenti di mancanza di lealtà e ingratitudine. Questo non per istigarla ad una ribellione totale nei confronti dei suoi ma per cominciare a riflettere che in ogni caso la strada verso la sua indipendenza ed autonomia presenta questo tipo di difficoltà e che dovrà sicuramente trovare una strada per far capire ai suoi, molto spesso anche rimettendoci qualcosa, che il rapporto genitori figli deve essere basato sul riconoscimento di ognuno e sulla fiducia nel comportamento dell'altro, considerato per quanto riguarda la sua posizione la sua età ormai più che maggiorenne.
Tutto questo comporta da parte sua una riflessione su quanto ha aderito fino ad ora alle aspettative dei suoi e che vantaggi indubbiamente questo le ha portato. Per esempio all'età di 27 anni frequenta l'università e non può permettersi di non frequentare, ha scelto una materia impegnativa come medicina o ingegneria? Cosa c'è stato alla base di questa scelta? Come mai invece non ha deciso di scegliere materie che le permettessero di iniziare ad avere una parziale indipendenza economica fondamentale per la costruzione di una vita autonoma ed indipendente?
Tutto questo comporterà dei "sensi di colpa" nei confronti dei suoi per affrontare i quali potrebbe sicuramente essere d'aiuto uno psicoterapeuta per un sostegno individuale e molto più indicata potrebbe essere una terapia familiare cosa purtroppo molto difficile perchè a quanto pare per i suoi il loro metodo è quello giusto. Non è detto può darsi che dalle mosse che lei farà per liberarsi da tali imposizioni emergano dalla crisi delle difficoltà che anche la sua coppia genitori potrebbe sentire di dover affrontare con l'aiuto di qualcuno.
Un caro saluto
Dott. Gabriele Leardi
24 FEB 2025
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Mi dispiace per la sua situazione
È comprensibile che se i suoi genitori hanno un carattere un po’ all’antica tendono a essere molto restrittivi
Le consiglio di provare a parlarci e cercare di fargli capire che certi comportamenti come lo stare in salotto a vedere un film non c’è niente di male.
Anche uscire un po’ di più, non soltanto la sera è una cosa normale per una ragazza di 27 anni
Comprendo che non è semplice
Tuttavia, le consiglio di perseverare nello studio e anche e di laurearsi di realizzarsi.
Un percorso psicologico può essere utile per aiutarla ad affrontare questa situazione
Per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere
24 FEB 2025
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Cara Elena,
è del tutto comprensibile che lei si senta frustrata da questa situazione: è normale volersi fare una vita alla sua età ed essere autonoma e indipendente senza sentirsi soffocata dai suoi genitori. Ormai lei è più che maggiorenne ma i suoi genitori sembrano trattarla ancora come una bambina. penso che potrebbe far notare ai suoi genitori che lei ha 27 anni e che loro non hanno più il diritto di dirle cosa può o non può fare, e far capire loro che devono avere fiducia in lei. Dal suo scritto pare che lei obbedisca loro ad ogni condizione: le suggerisco di iniziare a far sentire la sua a piccoli passi. Faccio un esempio: lei ha scritto che i suoi genitori non vogliono che guardi la televisione da sola col suo ragazzo. Potrebbe iniziare a farlo, e se i suoi genitori la sgridano, far capire loro che ha 27 anni, è in grado di decidere da sola cos'è meglio per lei e che vuole guardare un film col suo ragazzo, e non c'è nulla di male.
Suggerisco anche una psicoterapia familiare che possa aiutarvi a ricostruire confini sani all'interno della vostra famiglia e che aiutia ristabilire relazioni sane e funzionali.
24 FEB 2025
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Elena, capisco perfettamente quanto possa essere frustrante e soffocante sentirsi intrappolata in una situazione che limita la tua libertà e il tuo percorso personale. È normale voler raggiungere l’indipendenza e costruire una vita che rispecchi i tuoi sogni e obiettivi, senza dover necessariamente conformarti a modelli antiquati.
Non sei esagerata: sentirsi limitata e desiderare più autonomia è un bisogno legittimo. È importante riconoscere e accettare questi sentimenti senza giudicarti, poiché fanno parte del tuo percorso di crescita personale.
Anche se al momento la situazione economica e organizzativa non ti permette di trasferirti, potresti pensare a piccoli passi verso l’autonomia: cerca di mettere da parte anche piccole somme, pianificando il futuro con obiettivi a medio termine. Valuta se ci sono possibilità di lavoro o stage che possano migliorare la tua situazione economica e offrirti maggiori prospettive.
Continua a investire sui tuoi studi e competenze; questo potrà aprirti nuove porte e darti la forza di prendere decisioni più autonome.
Prova a spiegare ai tuoi genitori che, pur apprezzando il loro affetto, hai bisogno di spazio per crescere e vivere esperienze che ritieni fondamentali per la tua realizzazione personale.
Trova momenti per te e per la tua vita sociale. Anche se attualmente il tempo che puoi passare con il tuo fidanzato è limitato, prova a ricreare degli spazi dove tu e lui possiate vivere momenti significativi al di fuori dell’ambiente familiare: Organizzate uscite o brevi gite in posti dove la presenza familiare non interferisca, così da rafforzare il vostro legame senza pressioni esterne. Considera il supporto di un esperto : potrebbe essere utile parlare con un consulente o un terapeuta: un supporto professionale può aiutarti a gestire lo stress, a elaborare le difficoltà relazionali con i tuoi genitori e a definire una strategia per il tuo futuro, senza sentirti in colpa o inadeguata.
Ricorda che meriti di costruire una vita che ti faccia sentire realizzata e libera. È difficile cambiare una situazione radicata, ma ogni piccolo passo verso l’indipendenza e l’affermazione dei tuoi bisogni è un investimento sul tuo futuro. Non sei sola in questo percorso e, anche se la strada può sembrare lunga e piena di ostacoli, con il tempo e il giusto supporto potrai trovare un equilibrio che rispecchi davvero chi sei.
Sono qui se hai bisogno di ulteriori spunti o se vuoi approfondire qualche aspetto in particolare.
24 FEB 2025
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Salve Elena, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott Logiudice
24 FEB 2025
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Buongiorno Elena,
leggere il tuo racconto è stato toccante ed emozionante. Traspaiono sicuramente molto, comprensibile dato il quadro che hai fatto, ma anche una grande maturità e consapevolezza che sicuramente ti aiuteranno ad affrontare questa situazione e trovare una tua dimensione. Hai descritto molto approfonditamente la forma mentis dei tuoi genitori e il modo in cui loro concepiscono la tua vita, ma non hai descritto come tu reagisci alle loro comunicazioni quando loro ti dicono cosa puoi o non puoi fare/progettare, quando "vieni rimproverata". Cosa fai, cosa pensi in quei momenti? Ne parli con il tuo ragazzo di questa tua sofferenza, di questo senso di oppressione? Sono temi a mio avviso importanti e che mi interesserebbe molto affrontare in una sede opportuna.
24 FEB 2025
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Cara Elena,
quello che stai vivendo non è esagerato né "sbagliato". È normale sentirsi frustrata e soffocata quando le proprie aspirazioni di autonomia e crescita personale vengono ostacolate da regole familiari rigide. I tuoi genitori, con le loro idee e timori, non puoi cambiarli, ma puoi scegliere come muoverti all'interno della famiglia e come accogliere le loro paure. Mostrare comprensione verso le loro preoccupazioni, senza rinunciare ai tuoi bisogni, può aiutare a creare un dialogo più aperto e costruttivo, il tuo desiderio di vivere pienamente la tua vita è legittimo e rappresenta un segnale di maturità.
Potrebbe esserti utile comunicare il tuo punto di vista ai tuoi genitori con assertività, ovvero in modo chiaro ma rispettoso e deciso. Cerca di parlare di te, non di loro, utilizzando frasi in prima persona come "Io sento il bisogno di…", "Per me è importante poter…", evitando così di alimentare il conflitto.
Può essere utile iniziare a stabilire dei confini con richieste concrete (ad esempio, poter uscire per un weekend con gli amici), per aiutarli ad abituarsi gradualmente alla tua maggiore indipendenza. Spiega le tue intenzioni rassicurandoli: il tuo desiderio di autonomia non è un rifiuto nei loro confronti, ma un passo necessario per la tua crescita personale.
Per quanto riguarda il lavoro, anche se l’indipendenza economica può sembrare lontana, potresti valutare opportunità più flessibili che si adattino meglio ai tuoi impegni di studio.
Hai già dimostrato molto coraggio condividendo ciò che provi. Continuare a parlarne con qualcuno che ti ascolti senza giudicarti può offrirti ulteriore forza e chiarezza. Se hai bisogno, faccio le sedute anche online.
24 FEB 2025
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Gent.ma Elena,
il suo è un normale problema di emancipazione, vissuto da tanti ragazzi e ragazze come lei. Certo che a 27 anni sta ancora studiando, spero che il suo percorso di studi la qualifichi talmente bene da consentirle una volta terminato una reale indipendenza economica.
Ci sono pochi consigli e tante possibilità che richiedo sacrifici e coraggio: può andare all'estero e terminare gli studi lavorando, cercando una opportunità che solitamente in Italia non si trova, può valutare di completare gli studi in una Università telematica che ha una struttura più semplice per chi lavora potendo anche seguire le lezioni via internet.
Sta crescendo e il mondo in cui l'hanno rinchiusa è sempre più piccolo, come tutti gli adulti dovrà fare delle scelte e perseguire con un po' di tenacia quello che ha scelto oppure sceglie di rimanere nel ruolo della figlia ubbidiente e delega il resto delle scelte alla sua famiglia.
AG
24 FEB 2025
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Mi dispiace tanto per la situazione che stai vivendo, perché capisco quanto possa essere frustrante sentirsi bloccata, senza libertà di vivere la propria vita in modo autonomo. Il problema che descrivi tocca diversi aspetti: indipendenza economica, relazioni familiari, cultura e autonomia personale. Cercherò di darti qualche spunto di riflessione e strategia per affrontare la situazione.
1. Prendere Consapevolezza del Contesto
È importante riconoscere che quello che stai vivendo non è "normale" nel senso che non è l'unico modo possibile di vivere. Il fatto che i tuoi abbiano convinzioni rigide, soprattutto legate al ruolo della donna, non significa che tu debba necessariamente adeguarti. Sei adulta, hai diritto a vivere la tua vita secondo i tuoi valori.
2. Indipendenza Economica e Prospettive di Autonomia
Uno degli ostacoli principali che ti impediscono di vivere come vorresti è la dipendenza economica. Purtroppo, senza la possibilità di mantenerti, l'opzione di andare a vivere da sola o con il tuo fidanzato è molto difficile. Ti consiglio di concentrarti su:
- Cercare un lavoro più remunerativo, magari anche temporaneo, che ti dia più indipendenza.
- Valutare lavori flessibili (es. ripetizioni, babysitting, lavori online, call center) che ti permettano di guadagnare mentre studi.
- Finanziamenti per lo studio: se l’università è un obiettivo importante, informarti su borse di studio o agevolazioni potrebbe aiutarti.
3. Gestire il Rapporto con i Tuoi Genitori
Dal momento che loro sembrano rigidi, puoi dimostrare progressivamente la tua autonomia senza scontri eccessivi.
Alcuni suggerimenti pratici:
- Evita di affrontare il tema della convivenza direttamente per ora se li manda su tutte le furie.
- Chiedi piccoli spazi di libertà e prova a conquistarli piano piano (es. uscire un weekend con amici senza toccare argomenti più delicati).
- Non smettere di parlare con loro, anche se sembrano irremovibili. A volte, nel tempo, le cose si smussano.
4. Trovare Supporto Esterno
Se ti senti soffocata e senza via d’uscita:
- Parlane con amici o parenti di fiducia che possano supportarti.
- Valuta se esistono servizi di supporto psicologico per studenti o donne in situazioni di controllo familiare.
- Il tuo fidanzato può essere una risorsa emotiva, ma cerca di non farlo diventare l'unico punto di riferimento per la tua indipendenza.
5. Darsi un Piano di Uscita
Anche se ora sembra impossibile, cerca di pensare a una strategia per l’indipendenza. Non significa che te ne andrai domani, ma avere un piano concreto (anche se a lungo termine) ti aiuterà a sentirti meno in trappola.
Capisco che questa situazione sia estenuante, ma non sei esagerata. Hai diritto a vivere la tua vita e costruire il tuo futuro. Molte ragazze si trovano nella tua stessa situazione. Non sentirti in colpa o sbagliata per desiderare una vita diversa da quella che i tuoi genitori hanno immaginato per te. Hai il diritto di essere felice e di realizzare i tuoi sogni.
24 FEB 2025
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Buongiorno Elena, che fatica! Desiderare l'autonomia o quanto meno un po' di spazio personale e vederselo negato.
Dice che i suoi genitori sono diventati più controllanti da quando ha il fidanzato (...) potrebbe indagare le loro paure e rassicurarli rispetto a com'è lei e, soprattutto, condividere con loro le sue necessità. Tuttavia, sul fatto che 'non vogliano sentire ragioni' penso si debba approfondire. Uno spazio di terapia personale le sarebbe utile per fare chiarezza. Un caro saluto e a disposizione anche on line. Maria dr. Zaupa
24 FEB 2025
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Cara Elena,
Mi dispiace sentire quanto ti senti intrappolata in questa situazione, e voglio dirti subito che il tuo vissuto è del tutto comprensibile. Stai vivendo un momento in cui senti il bisogno di affermare la tua autonomia, di esplorare la tua vita in modo più libero e autentico, ma ti trovi bloccata in un contesto familiare che non ti lascia lo spazio di cui avresti bisogno. Questo conflitto tra il tuo desiderio di indipendenza e le regole imposte dalla tua famiglia è sicuramente molto frustrante e può generare una grande sofferenza interiore.
Quello che descrivi sembra essere una dinamica familiare molto rigida, in cui i tuoi genitori vedono il ruolo della donna e della famiglia secondo schemi tradizionali che non corrispondono a ciò che senti giusto per te. Questo può farti sentire soffocata, impotente e incompresa, perché non ti viene riconosciuta la libertà di essere adulta e di prendere le tue decisioni in autonomia. E quando i bisogni di una persona vengono costantemente ignorati o negati, è normale sentirsi frustrati, tristi o addirittura disperati.
Quello che stai cercando di fare, ovvero costruire la tua indipendenza senza dover rinunciare alla tua vita affettiva e sociale, è assolutamente legittimo. Il bisogno di autonomia è un aspetto fondamentale della crescita di ogni persona, e non può essere rimandato o condizionato da aspettative esterne. È difficile, però, far valere questo diritto quando si vive ancora in casa con i genitori e si dipende economicamente da loro. Ed è qui che nasce la vera sfida: trovare il modo di riconquistare il tuo spazio, passo dopo passo, senza perdere te stessa nel dolore e nella rabbia.
Forse, in questo momento, è utile chiederti: come posso prendermi cura di me stessa in questa situazione?
- Può essere utile provare a parlare con i tuoi genitori in un momento di calma, cercando di far emergere i tuoi bisogni senza scontrarti con il loro sistema di valori. Non perché tu debba convincerli, ma perché a volte un dialogo diverso può aprire nuove possibilità.
- Se però sai già che non c’è margine di ascolto, potrebbe essere più funzionale accettare che in questo momento loro non sono in grado di comprendere il tuo punto di vista, e quindi concentrarti su ciò che puoi fare per costruire un’uscita graduale da questa situazione.
- Potresti provare a progettare la tua indipendenza economica e abitativa con piccoli passi, valutando le opzioni disponibili: cercare lavori che possano darti più stabilità, esplorare soluzioni di coabitazione, informarti su borse di studio o altre opportunità che potrebbero aiutarti a raggiungere il tuo obiettivo.
Nel frattempo, è fondamentale proteggere il tuo spazio interiore. Anche se ora sei costretta a vivere in un ambiente che ti limita, non devi permettere che questo definisca chi sei o che spenga il tuo desiderio di libertà. Trovare momenti e luoghi in cui puoi sentirti te stessa, circondarti di persone che ti supportano e non perdere mai di vista il fatto che questa è una fase temporanea della tua vita possono aiutarti a mantenere il focus su ciò che davvero desideri.
Non sei esagerata nel sentire questa sofferenza. È giusto volere una vita in cui tu possa scegliere per te stessa. Ed è possibile, anche se oggi può sembrare lontano.
24 FEB 2025
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Cara Elena, mi spiace proprio per questa assurda situazione e vigilanza dei tuoi. I genitori non si possono cambiare ma tu puoi, a 27 anni, certamente scegliere come vivere. Se questo non ti è possibile perché non riesci ad autorizzarti, credo sia opportuno che tu chieda supporto per un percorso psicologico. L'autonomia è fondamentale per sviluppare e definire l'essere adulti. Forse potresti cominciare dalla lettura di alcuni libri sul tema. Se interessata scrivimi pure. Un caro saluto Silvia Chiavacci